Schifano confronta il "non umano" del capitalismo coi fermenti rivoluzionari del terzo mondo.Il risultato,tra psichedelia,pittoricismi,citazioni a non finire(classici,Land Art),immagini televisive e materiale eterogeneo è un po' prolisso.E i proclami rivoluzionari sono datati,ma molte trovate restano azzeccate(la mancanza di commento da parte del regista,la festa e il finale tra i manifestanti senza sonoro).Buffe le apparizioni di Mick Jagger e Keith Richards.Commovente e indimenticabile quella del poeta Sandro Penna,che legge i suoi versi vecchio e malato ma sempre umile e fiero.Quasi in contrasto con l'ingordigia di immagini di Schifano.Carmelo Bene,non accreditato,è protagonista di un siparietto che ha poco da invidiare a quelli dei film da lui diretti.
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Schifano confronta il "non umano" del capitalismo coi fermenti rivoluzionari del terzo mondo.Il risultato,tra psichedelia,pittoricismi,citazioni a non finire(classici,Land Art),immagini televisive e materiale eterogeneo è un po' prolisso.E i proclami rivoluzionari sono datati,ma molte trovate restano azzeccate(la mancanza di commento da parte del regista,la festa e il finale tra i manifestanti senza sonoro).Buffe le apparizioni di Mick Jagger e Keith Richards.Commovente e indimenticabile quella del poeta Sandro Penna,che legge i suoi versi vecchio e malato ma sempre umile e fiero.Quasi in contrasto con l'ingordigia di immagini di Schifano.Carmelo Bene,non accreditato,è protagonista di un siparietto che ha poco da invidiare a quelli dei film da lui diretti.Profeticamente pessimiste le parole fuori campo del portavoce degli operai dell'Apollon e dello S.P.E.S.(dei quali lo sciopero è inframmezzato nel film),quando parla dell'apparente vittoria seguita dalla successiva immediata fregatura.Il capitalismo era umano non umano allora e lo sarà sempre.Finchè esisterà.
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