Tutto accadde un venerdì

Commedia Disney per famiglie che punta su una comicità grossolana, tipicamente americana, basata sul susseguirsi di situazioni paradossali e disastrose che determinano uno scenario surreale ed al contempo divertente per il grande pubblico.
L’idea che sta alla base della storia è favolosa, nel senso letterale dl termine, ovvero che sembra mutuata da una favola (ed in effetti è tratta da un romanzo per ragazzi della scrittrice britannica Mary Rodgers). Si tratta di una trovata dalla forza dirompente che verrà copiata in numerose altre opere anche cinematografiche (tra le altre si ricorda il fortunato “Big” di Penny Marshall), ma che in questa pellicola non viene valorizzata al meglio. [+]

Commedia Disney per famiglie che punta su una comicità grossolana, tipicamente americana, basata sul susseguirsi di situazioni paradossali e disastrose che determinano uno scenario surreale ed al contempo divertente per il grande pubblico.
L’idea che sta alla base della storia è favolosa, nel senso letterale dl termine, ovvero che sembra mutuata da una favola (ed in effetti è tratta da un romanzo per ragazzi della scrittrice britannica Mary Rodgers). Si tratta di una trovata dalla forza dirompente che verrà copiata in numerose altre opere anche cinematografiche (tra le altre si ricorda il fortunato “Big” di Penny Marshall), ma che in questa pellicola non viene valorizzata al meglio. La sceneggiatura difatti si accontenta di andare sul sicuro, proponendo una sequela di scenette comiche che strappano facili sorrisi, ma che lasciano la sensazione che si potesse fare certamente molto di meglio. La storia non è sviluppata adeguatamente ed anche i dialoghi sono ben poca cosa.
La regia, alquanto deludente, è del modesto Gary Nelson.
Certamente il livello della recitazione è migliore rispetto a quello della regia, merito della squadra di attori che la Disney riesce ad allestire, capeggiata dalle due protagoniste: la bravissima Barbara Harris e la giovanissima Jodie Foster. La Harris al tempo era all’apice della carriera e poteva certamente essere considerata una delle migliori interpreti di commedie brillanti di tutta Hollywood; dal canto suo Jodie Foster, benché ancora attrice bambina, aveva già diversi film al suo attivo, tra cui anche pellicole ben più complesse ed adatte ad un pubblico maturo come il capolavoro di Martin Scorsese “Taxi driver”, che venne girato lo stesso anno di questa pellicola, sicché la Foster si trovò a recitare, in tempi molto ravvicinati, due ruoli agli antipodi tra di loro.
Nel cast si ricorda anche John Astin il noto Gomez de “La famiglia Addams”.  
Il rapporto madre figlia è affrontato in modo soltanto superficiale; l’opera infatti non ha intenti o velleità educative, accontentandosi di offrire un divertimento puro e semplice, anzi sempliciotto.
Nei primi anni duemila la Disney ha girato un remake, di buon successo, con Jamie Lee Curtis e Lindsay Lohan nei ruoli della madre e figlia protagoniste.
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La locandina che si vede è quella del remake "Quel pazzo venerdì". Sarebbe il caso di inserire la locandina del 1977 con Jodie Foster.

Nel suo genere un gradevolissimo prodotto. A parte la talentuosa Jody Foster, compaiono volti poi diventati noti (es. Alfred di Happy Days). Perchè non è più possibile produrre film di questo tipo (senza parolacce, violenza, sesso etc)?

LIINDSAY LOHAN HA RECITATO BENISSIMO IN TUTTI I SUOI FILM MA IN QUESTO è STATA PARTICOLARMENTE BRAVA! APPARTE LEI LA TRAMA DEL FILM è COINVOLGENTE XKè è VERO CHE LE TENAGEER SONS COSì NELL'ADOLESCENZA.