I tulipani di Haarlem

E' una storia sull'impossibilità di una comunicazione che non sia patologica. Il povero, ingenuo impiegato pieno di slanci ma anche di autoinganni si dedicherà a una stupenda Carol Andre credendo autisticamente di dare un senso alla propria vita. Ossia di tramutare i suoi monologhi in un dialogo che lo confermi , lo incrementi e in cui trovare uno specchio più saldo e alto. Il prezzo che pagherà sarà così salato da sfuggirgli, dopo le crudeli prove a cui verrà sottoposto. Brusati capovolge il clima fiabesco di Bruges per offrirci una storia di autodistruzione totale. Nessuna indulgenza ma solo una fotografia sulla crudeltà dei sentimenti. Bellissima la colonna sonora. Sottile la regia che passo dopo passo fa intravedere in un crescendo cosa si nasconde dietro la patina di una presunta purezza giovanile. [+]

E' una storia sull'impossibilità di una comunicazione che non sia patologica. Il povero, ingenuo impiegato pieno di slanci ma anche di autoinganni si dedicherà a una stupenda Carol Andre credendo autisticamente di dare un senso alla propria vita. Ossia di tramutare i suoi monologhi in un dialogo che lo confermi , lo incrementi e in cui trovare uno specchio più saldo e alto. Il prezzo che pagherà sarà così salato da sfuggirgli, dopo le crudeli prove a cui verrà sottoposto. Brusati capovolge il clima fiabesco di Bruges per offrirci una storia di autodistruzione totale. Nessuna indulgenza ma solo una fotografia sulla crudeltà dei sentimenti. Bellissima la colonna sonora. Sottile la regia che passo dopo passo fa intravedere in un crescendo cosa si nasconde dietro la patina di una presunta purezza giovanile. Avanguardistico. Malinconico e stupendo alla maniera di Brusati cha mai ci racconta favole. [-]

Avevo 15 anni quando ho visto questo film in un giorno qualsiasi della mia vita e mi è rimasto nel cuore sia per la bellezza di Carole Andrè che non avevo mai visto, sia per la particolare bellezza di film d'amore così pieno di poesia e fantasia ma anche di un amore malato che alla fine diventa spietato, un piccolo capolavoro di cui pochi si sono accorti tanto da non meritarsi neanche uno sporadico passaggio televisivo, davvero un peccato perchè ci pone il dilemma di cosa possa essere l'amore ma sta allo spettatore cercare la risposta, senza condanne o falsi moralismi, semplicemente stupendo. Filippade

Ho visto questo film alla sua uscita, avevo 15 anni ma devo dire che dai miei ricordi non sono più riuscito a cancellarlo, tanto mi ha piacevolmente sconvolto la cinicità malvagia che ci riserva la protagonista del film, una splendida Carole Andrè alla sua prima esperienza, una grande artista che i più ricordano per il modesto personaggio nel Sandokan televisivo, che peccato che non l'abbiamo vista crescere artisticamente.