arnaco
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giovedì 15 maggio 2014
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falso storico
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Il titolo originale è "They died with their boots on", che è una verità storicamente accertata. Nel nostro misero Paese c'è, tra gli altri, il malvezzo di stravolgere il senso dei film traducendone il titolo. In questo caso, concesso che "Morirono con addosso i loro stivali" non sarebbe stato un titolo molto attrattivo, si sarebbe potuto però chiamarlo "La leggenda del generale Custer", dicendo con esattezza quello che è. Perché è stato invece chiamato "Storia" quando è zeppo di falsità storiche e soprattutto di capziose omissioni storiche? Per ignoranza o sudditanza al padrone d'oltre oceano? Questo eroe leggendario attaccava e sterminava i villaggi inermi al mattino, tanto che gli Indiani lo chiamavano "Figlio della stella del mattino".
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Il titolo originale è "They died with their boots on", che è una verità storicamente accertata. Nel nostro misero Paese c'è, tra gli altri, il malvezzo di stravolgere il senso dei film traducendone il titolo. In questo caso, concesso che "Morirono con addosso i loro stivali" non sarebbe stato un titolo molto attrattivo, si sarebbe potuto però chiamarlo "La leggenda del generale Custer", dicendo con esattezza quello che è. Perché è stato invece chiamato "Storia" quando è zeppo di falsità storiche e soprattutto di capziose omissioni storiche? Per ignoranza o sudditanza al padrone d'oltre oceano? Questo eroe leggendario attaccava e sterminava i villaggi inermi al mattino, tanto che gli Indiani lo chiamavano "Figlio della stella del mattino". L'unico sprazzo di verità di tutto il film è quando un suo ufficiale Inglese dice a Custer, che lo definisce straniero, "gli unici Americani autentici qui stanno dall'altra parte del fiume con le piume in testa".
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muttley72
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giovedì 17 gennaio 2013
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bellissimo film, anche se non valido storicamente
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Il film è, a mio avviso, da 4/5 stelle.
Malgrado la pellicola sia in bianco e nero (e risalga al 1941), vanta un'ottima sceneggiatura, con una narrazione ordinata, avvincente, mai noiosa. Gli attori sono tutti di alto livello e recitano a livello "teatrale".....nel senso positivo del termine (molto belle anche le voci dei doppiatori italiani dell'epoca).
Siamo quindi di fronte ad un classico dei film di avventura (che qui è ambientata in "ambiente western" prima, durante e dpo la "Guerra di secessione"). Si ripercorre la carriera militare e privata di Custer, con l'entrata all'accademia di West Point, le imprese durate la Guerra civile e il disagio del combattente (decorato) privato (nel dopoguerra) del suo comando e quindi del suo lavoro.
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Il film è, a mio avviso, da 4/5 stelle.
Malgrado la pellicola sia in bianco e nero (e risalga al 1941), vanta un'ottima sceneggiatura, con una narrazione ordinata, avvincente, mai noiosa. Gli attori sono tutti di alto livello e recitano a livello "teatrale".....nel senso positivo del termine (molto belle anche le voci dei doppiatori italiani dell'epoca).
Siamo quindi di fronte ad un classico dei film di avventura (che qui è ambientata in "ambiente western" prima, durante e dpo la "Guerra di secessione"). Si ripercorre la carriera militare e privata di Custer, con l'entrata all'accademia di West Point, le imprese durate la Guerra civile e il disagio del combattente (decorato) privato (nel dopoguerra) del suo comando e quindi del suo lavoro. Infine l'assegnazione di un nuovo comando nel territorio di confine pone Custer (felice e risanato dalla depressione e dall'acolismo in cui era caduto)davanti al problema costituito dagli indiani e della sicurezza nei territori di confine.
Diversamente da film come "Il piccolo grande uomo" (con Dustin Hoffmann) e "Balla coi lupi" (con K. Costner), entrambi dalla parte dei nativi americani, qui il tema degli indiani è affrontato in modo totalmente falso dal punto di vista storico: Errol Flinn (nei panni Custer) è dipinto come un militare che rispetta e si preoccupa degli indiani, ma politicanti, speculatori e mercanti provocano la guerra con i pellirossa, costringendo il generale (ed i suoi uomini del 7° cavalleggeri) alla battaglia e all'estremo sacrificio. Storicamente, invece, pare che Custer non fosse poi tanto filo-indiano e che utilizzasse (abbastanza cinicamente) le campagne militari contro gli indiani per fare carriera, salvo poi essere sconfitto nella famosa battaglia che gli fu fatale.
Forse nel 1941 (2° G.M.) occorreva agli USA glorificare il famoso generale e non interessava invece denunciarne i crimini (o semplicemente il "cinismo"). Se visto come film semplicemente di avventura e non storico (come del resto dovrebbe essere visto qualsiasi altro film di Flinn, come quelli da lui girati sul tema dei pirati), il film è migliore di molti altri prodotti più recenti...
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enrico
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martedì 10 giugno 2008
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generale custer
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Eccezionale per il suo tempo. peccato non poterlo ottenere in DVD
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(di ruggero)
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