State buoni se potete

Dal laico e marxista Luigi Magni era legittimo non attendersi un film agiografico: e difatti questo"State buoni se potete"(1983), ispirato dalla vita di San Fillippo Neri, vissuto nella seconda metà del 1500, qua-ndo l'inquisizione(sancta inquisitio...) era di casa, tragicamente, non è in alcun modo agiografico nè"religioso", ma interessato, come sempre nei film di Magni, al contesto storico e all'ambiente culturale dell'epoca. Si accentua, però, soprattutto, la bontà"angelica"di Fillippo Neri, santificato post mortem, il contrasto con i gesuiti(dove Philippe Leroy interpreta Ignacio de Loyola, ll"miles Christi"fonfdatore, appunto, dell'ordine gesuitico, ma la componente "inquisizione"è curiosamente non dico tralascita ma lasciata sullo sfondo, mentre entra(rientra, se si vuole)curiosamente in campo nello sceneggiator RAI del 2010(quindi posteriore di quasi 30 anni)diretto da Giacomo Campiotti sullo stesso tema e personaggio, "Preferisco il paradiso"; sarebbe ingeneroso stabilire paragoni tra Dorelli(comunque molto bravo), che è Filiilppo Neri in questo film di Magni e l'"immane"Gigi Proietti dello sceneggiato RAI. [+]

Dal laico e marxista Luigi Magni era legittimo non attendersi un film agiografico: e difatti questo"State buoni se potete"(1983), ispirato dalla vita di San Fillippo Neri, vissuto nella seconda metà del 1500, qua-ndo l'inquisizione(sancta inquisitio...) era di casa, tragicamente, non è in alcun modo agiografico nè"religioso", ma interessato, come sempre nei film di Magni, al contesto storico e all'ambiente culturale dell'epoca. Si accentua, però, soprattutto, la bontà"angelica"di Fillippo Neri, santificato post mortem, il contrasto con i gesuiti(dove Philippe Leroy interpreta Ignacio de Loyola, ll"miles Christi"fonfdatore, appunto, dell'ordine gesuitico, ma la componente "inquisizione"è curiosamente non dico tralascita ma lasciata sullo sfondo, mentre entra(rientra, se si vuole)curiosamente in campo nello sceneggiator RAI del 2010(quindi posteriore di quasi 30 anni)diretto da Giacomo Campiotti sullo stesso tema e personaggio, "Preferisco il paradiso"; sarebbe ingeneroso stabilire paragoni tra Dorelli(comunque molto bravo), che è Filiilppo Neri in questo film di Magni e l'"immane"Gigi Proietti dello sceneggiato RAI., mentre sul fatto storico citato e decisamente più presente nello scneggiatiiato viene da dire(ma frse è troppo banale)che ormai 8 anni fa i temi erano comunque cambiati...Per il resto, qui(film di Magni)ci sono Adorf, che fa Sisto V° e Renzo Montagnani, più bravo e impegnato che in altri film da lui interpretati. UN Magni e Dorelli(e non solo, appunto)da vedere-rivedere, appena possibile.    El  Gato [-]

bene,auguri a tutti, buoni e ((cattivi)).e speriamo negli artisti, anche! oltre che ai Santi. Film che vedo e rivedo con gioia nel cuore, con le sue musiche di Branduardi, Luigi Magni era uno dei geni della cinematografia.1986?..--""Che se guardi quello fatto 20anni dopo ((capito mi hai)),non dico neanche il nome ,fai subito il paragone!!!. Monocorde, noioso. privo di personaggi, accentrato su di una trama esigua, con un attore che se un di' si facesse la barba , a noi ci si allungherebbe di meno,la barba ! negativo muso, e stile.ecc. ecc.firmato,""AngeloVero""- Pazienza. L'avesse pagato qualcuno..???

hanno tentato di imitarlo poco tempo fa, ma con scarso risultato. Dorelli qui recita una parte godibilissima e Montagnani è bravissimo nella sua ultima apparizione (purtroppo) per non parlare di Iris Peynado (che fa la parte del Diavolo che fa i dolci)
se si vuol comprendere bene il film bisogna capire e conoscere la simbologia del Diavolo nella credenza cristiana. è uno splendido film che andrebbe trasmesso un po' più spesso, ma come al solito i film che meritano non li fanno vedere mai

qui c'e' Luigi Magni,Jonni Dorelli ,uno dei migliori attori bistrattato dalla critica e dagli italia-cani-ora noi piu' maturi,possiamo rivedere a distanza di 20 25 anni i capolavori fatti allora, quando eravamo bravi, in tutti i sensi cinema fotografia attori,cantautori, e l'Italia era Lei.ovvero Noi, e sfido il Dorelli, c'aveva la Gloria Guida, sto' fortunato-meravigliose labbra.....bravo dorelli, mi sento meglio.-con te. Ph.Angelo Veronelli. con Leroy, Montagnani gia maturissimo, e sta' bimba che fine ha fatto? Leonetta....Vai Branduardi che con De Andre'i francesi non ci vedono,fatemi saper di Leonetta. grazie

molto bello!

Ci sono film - non molti, purtroppo - che non si può confessare di non aver mai visto. Ebbene, "State buoni se potete" è uno di quelli. Neanche adolescente, ne vidi la versione televisiva e ne rimasi folgorato. Con la magra paghetta di allora acquistai la versione VHS ... l'ho visto e rivisto fino a consumare il nastro sempre con grande commozione. Poi è passato a quattro nipoti con lo stesso effetto. Mia sorella, insegnante elementare, negli ultimi 15 anni lo ha mostrato diverse volte ai bambini delle 5° provocando la medesima folgorazione. Su Youtube, i commenti alle scene mostrate sono innumerevoli e tutti commossi. Moltissimi quelli di persone provenienti dai paesi dell'est ove il film è considerato un cult. [+]

Ci sono film - non molti, purtroppo - che non si può confessare di non aver mai visto. Ebbene, "State buoni se potete" è uno di quelli. Neanche adolescente, ne vidi la versione televisiva e ne rimasi folgorato. Con la magra paghetta di allora acquistai la versione VHS ... l'ho visto e rivisto fino a consumare il nastro sempre con grande commozione. Poi è passato a quattro nipoti con lo stesso effetto. Mia sorella, insegnante elementare, negli ultimi 15 anni lo ha mostrato diverse volte ai bambini delle 5° provocando la medesima folgorazione. Su Youtube, i commenti alle scene mostrate sono innumerevoli e tutti commossi. Moltissimi quelli di persone provenienti dai paesi dell'est ove il film è considerato un cult. Vorrà dire qualcosa? Certamente: "State buoni se potete" è un vero capolavoro! Un capolavoro perchè non conosce tempo e confini, perchè è il pubblico a ritenerlo tale, checcè ne dica certa critica intellettualoide. In effetti chi l'ha detto che la vita dei santi è un assieme di dolore, martirio, privazioni e atti di fede cieca? Che i santi fossero sempre corrucciati o in estasi? L'agiografia - la letteratura della vita dei santi - lo smentisce in molteplici casi: San Filippo Neri è storicamente conosciuto come il santo dell'allegria e dunque il grande Magni ha semplicemente raccontato in chiave cinematografica degli episodi storicamente documentati. Certo, attorno al Santo egli ha intessuto la storia d'amore di Leonetta e Cirifischio (per l'epoca niente affatto fantasiosa considerato il malcostume dell'alto clero romano o la miseria dilagante in una Roma ridotta ad un cumulo di macerie olezzose alla mercè dei briganti). Ha aggiunto la splendida musica del menestrello Angelo Branduardi, i costumi da straccioni assai verosimili, la fotografia con scorci mirabili di una Roma al culmine della sua decadenza, e un cast che ha in Philippe Leroy e in Johnny Dorelly le colonne portanti supportati da un Adorf e un Montagnani davvero notevoli. Forse Magni ha ecceduto nelle scene musicali? Affatto: San Filippo, ricordiamolo, ha inventato l'oratorio e come dice il Santo nel film, "cantando una lauda e raccontando la vita dei santi si sta assieme, in allegria e in grazie del Signore". Forse Magni ha ecceduto mettendo in bocca ai personaggi frasi romanesche scurrili o espressioni fin troppo triviali? I popolani romani di allora, rammentiamolo, di certo non parlavano un italiano forbito ... e probabilmente neanche l'italiano. Non lo fanno oggi, figuriamoci! Forse Magni ha portato troppi santi attorno alla tavola di San Filippo? Forse ... ma allora in che epoca sarebbe vissuta la masnada di santi che ha reso l'Italia, per l'appunto, il paese dei santi, poeti e navigatori? Tutta in epoca paleocristriana? Qualcuno sarà stato pure coevo o addirittura coetaneo di San Filippo, o no? Insomma se Magni ha ecceduto in qualcosa lo ha fatto mostrandoci la cruda realtà di un periodo che non può ritenersi quello migliore della storia dell'umanità. La vera forza di questo film sta nella mescolanza di giocosità e tragicità, di verità storica e invenzione cinematografica, di musica trascinante e battute memorabili, di situazioni scabrose ma anche spassose. Insomma un film per tutti, da vedere e rivedere, da tramandare alle future generazioni, da portare nell'isola deserta o da mostrare agli alieni dello spazio profondo affinchè capiscano come un uomo possa essere considerato dai suoi simili un "santo", e come tale amato, riverito e invocato. [-]

L'ho visto con mio figio di 12 anni e siamo rimasti entusiasti,era un compito assegnato dalla proff di italiano. mi sfugge i il rapporto tra F.neri e il papa, come si comporta durante il suo pontificato. se qualcuno mi aiuta a rispondere al quesito che mio figlio deve fare per domani e non abbiamo piu' il film.

un film indimenticabile grande interpretazione di dorelli e renzo montagnani commevente e divertente allo stesso tempo! film così non si dimenticano facilmente

ottimo cast,ottimo esempio di santità pratica e grandezza nella figura di San Filippo.....Dorelli è un grande perfetto nella parte sa far commuovere....un speciale menzione anche per i bravi attori che interpretano Crifischio e Leonetta

un film viene mal giudicato... Come si fà?.. Un film pieno di momenti di riflessione con uno splendido Dorelli, con dei bimbi graziosissimi... Boh..