Rosemary's Baby - Nastro rosso a New York

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Un film di Roman Polanski. Con Mia Farrow, John Cassavetes, Ruth Gordon, Sidney Blackmer, Maurice Evans.
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Titolo originale Rosemary's Baby. Fantastico, durata 136 min. - USA 1968. MYMONETRO Rosemary's Baby - Nastro rosso a New York * * * * - valutazione media: 4,13 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   
figliounico lunedì 15 maggio 2023
la paura dell'altro Valutazione 5 stelle su cinque
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L’appartamento, simbolo dell’accogliente, sicuro, protettivo grembo materno ed al contempo proiezione nello spazio esterno del proprio mondo interiore, confina sempre pericolosamente con quello, apparentemente innocuo, del nostro prossimo, i vicini diabolici di Rosemary’s baby, i condomini cinici del L’inquilino del terzo piano, gli ospiti corrotti della villa sul mare in Che?.
La location, ricorrente nell’opera di Polanski, della casa, la cui intimità, in Carnage, è violata dai genitori del compagno di scuola del figlio, e, negli altri film, è assediata, in un contesto più ampio, dalla bonarietà invadente del vicino, in realtà presenza aliena minacciosa ed inquietante, è una metafora della precarietà esistenziale dell’individuo e del primo nucleo familiare nelle comunità ancestrali, alla mercé dei suoi riti esoterici, in balìa della selvatica bestialità tribale degli uomini, per natura più vicini ai demoni che agli dei, appena celata sotto l’ipocrita consuetudine delle buone maniere con cui la civiltà ha imbellettato la vera natura dei rapporti umani. [+]

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devo27 domenica 20 settembre 2020
atmosfera da brividi, finale deludente Valutazione 3 stelle su cinque
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Atmosfera da brividi, finale deludente.

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howlingfantod giovedì 27 dicembre 2018
sembra che ti abbia morso un topo!!!
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I grandi film a ogni visione aggiungono qualcosa. Rosemary’s baby appartiene alla categoria. Forse perché parla anche del nostro tempi intrisi di paranoia e sfondi distopici. La paranoia è la protagonista principale del film, più dell’eterea, bellissima e giovanissima Mia Farrow nei panni di Rosemary Woodhouse che con il novello marito Guy, un sanguigno John Cassevetes nei panni di un attore in crisi di parti va a vivere in un appartamento nuovo a Manhattan. L’appartamento, lo spazio chiuso emblema dell’ossessione, uno degli archetipi del cinema di Polanski da “The Locataire” in avanti, diventa il proscenio del gioco al massacro che si scatenerà. L’appartamento dei vicini è abitato da due anziani e invadenti coniugi con lui Roman Castevet (significativa in chiave interpretativa la traslitterazione del cognome del co-protagonsita Guy-Cassevetes e il nome di Polanski stesso) e la moglie Minnie nei suoi grotteschi abiti. [+]

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elgatoloco giovedì 9 novembre 2017
caèolavoro assoluto Valutazione 0 stelle su cinque
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Tratto da un bel libro di Ira Levin(conosco il romanzo e posso assicurare che esso, scritto un anno prima del grande film di Polanskyi ne è degnissimo, certo nella diversità di stilemi espressivi), "Rosemary's Baby"(1968, il che dovrebbe far pensare a qualcosa...)è purtroppo più famoso per la vicenda legata alla moglie del regista-creatore Roman Polasnki,SHaron Tate,  barbaramente uccisa da Charles Manson e dalle sue girls che per il valore intirnesco dell'opera. E'invece il film della crisi, della metafora della dissoluzione , sociale e personale, che per il pessimista Polanski(e Levin, con modalità dvierse)è destinata non a"rosse primavere", ma all'ekypurosis, alla combustione intesa come autocombustione-il tutto esemplificato dalla "presenza satanica", con l'incredibile coppia di vecchiette, che fungono da antefatto al disastro. [+]

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no_data martedì 20 dicembre 2016
brividi. autentici brividi. Valutazione 5 stelle su cinque
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Scuote qeusto film. Un'ansia che cresce fino a materializzarsi nel finale. Il terrore, il male assoluto si manifesta solo nelle ultime scene. L'armonia e la spensieratezza del principio della pellicola si perde mano a mano che avanza la carriera del protagonista.
Un vero capolavoro, un film che come una sottilissima lama inizia a trafiggerti per darti il colpo di grazia dopo il "The End". Brividi che continuano per ore. Vero terrore che rende i successivi "horror" alla stregua di macchiette.
Lo sconsiglio vivamente a chi si lascia impressionare. Grande, grande Polanski.

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francis metal sabato 26 novembre 2016
mi ha segnato la vita, io amo rosemary Valutazione 5 stelle su cinque
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Questa volta non posso risparmiare le lodi, è un perfetto thriller/horror, da tutti i punti di vista, non saprei dove iniziare a parlare bene di questo film: la regia è perfetta, le musiche anche, la recitazione, la sceneggiatura, i riferimenti alla stregoneria che VERAMENTE veniva praticata in quell'epoca, la scelta della location, dove poi morirà John Lennon... Tra l'altro si tratta di un romanzo mediocre reso capolavoro da Polanski. 
Anche se dopo anni il regista ha rivelato quale delle due possibili interpretazioni è quella corretta sulla base degli elementi del film si può giungere ad entrambe le conclusioni: Rosemary era matta o era vittima della stregoneria? 

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lunedì 17 ottobre 2016
accademia dell'horror Valutazione 4 stelle su cinque
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Rosemary è una giovane donna che si trasferisce in un elegante palazzo di New York assieme al marito (attore alle prime armi), pronti ad iniziare la loro vita di coppia adulta ...
Ad accoglierli nel nuovo condominio (dove recentemente ci sono stati casi di morti inquietanti ...) una coppia di simpatici ed affabili signori anziani, che con il passare dei giorni, entrano a far parte sempre di più nella vita di tutti i giorni della giovane coppia ... Fra stranezze e fatti inaspettati, Rosemary rimane incinta. Sarà l'inizio (ovvero il "fine") di un viaggio all'interno di un inevitabile incubo domestico.
Pochi film nella storia del cinema sono stati in grado di inquetare e suscitare un crescente senso di angoscia quanto il film di Polansky !! Pietra miliare del cinema del soprannaturale, che può essere confrontato solamente con un altro capolavoro del genere, L'Esorcista di Friedkin. [+]

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great steven domenica 31 gennaio 2016
un incubo all'ultimo respiro in piena regola. Valutazione 4 stelle su cinque
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ROSEMARY'S BABY – NASTRO ROSSO A NEW YORK (USA, 1968) diretto da ROMAN POLANSKI. Interpretato da MIA FARROW, JOHN CASSAVETES, RUTH GORDON, SIDNEY BLACKMER, MAURICE EVANS, RALPH BELLAMY, ANGELA DORIAN, PATSY KELL, ELISHA COOK JR.
Rosemary ha sposato di recente l’attore Guy Woodhouse, e la coppia sta per stabilirsi in un appartamento di New York. I due non hanno figli, ma sperano di metterne al mondo al più presto. Un giorno Rosemary fa amicizia con Teresa, un’ex vagabonda tossicodipendente che ora vive insieme ai signori Castavetes, Roman e Minnie, che l’hanno adottata praticamente come una figlia. Ma quando Teresa si defenestra dal balcone e muore suicida, l’evento tragico segna il definitivo ingresso dei Castavetes nella vita, anche intima, di Rosemary e Guy. [+]

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alfa999 giovedì 20 agosto 2015
fantastico. Valutazione 5 stelle su cinque
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Un diamante infinito dell'arte cinematografica.
Profondità concettuale massima paragonabile solo all' "esorcista" per grandezza ed esemplarità.
Pellicola sconvolgente per perfezione e profondità: una discesa agli inferi della attuale struttura sociale contrassegnata da contraddizioni disumane di inaudita potenza.
Accanto al grandioso progresso tecnico infatti emerge sempre più evidente l'obsolescenza catastrofica della forma sociale presente segnata dal trionfo oggettivo e ispo tempore alimentato da una sorta di brainwashing permanente delle superstizioni ideologiche più aberranti e incredibili.
Al centro di questo universo di violenza e manipolazione dirompente il film director pone una giovane splendida donna la cui libertà di movimento viene progressivamente a ridursi fino al trionfo della violenza e della manipolazione. [+]

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il befe domenica 1 marzo 2015
capolavoro Valutazione 5 stelle su cinque
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bello

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