eugen
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lunedì 15 agosto 2022
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film modesto, senza se e senza ma
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Se pensiamo alla pletora di autori che hanno scritto questo Rimini Rimini di Sergio Corbucci(Maio Amendola, Bruno e Sergio Corbucci, Massimo Franciosa, Maurizo Micheli, che forse ha scritto il proprio sketch, Marco Risi, Gianni Romoli e Bernardino Zapponi)il risultato e'veramente molto modersto per questo film di grnade successo di 35 anni fa(e'del 1987): Episodi che si svolgono a Rimini, che pero'non sono separati. ma si svolgono contemporaneamente e si incrociano, a volte: c'e'la prostitutqa che si finde moglie di un aspirante facitore di ricchi contratti , il guitto sfortunato, la ricca impresaria di locali hard e non solo, il pretore ipermoralista che pero'alla sua eta'a certe tentazioni non sa reistere, anche perche'ben"servite", un prete molto romagnolo che anche lui, strane suore e altro ancora.
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Se pensiamo alla pletora di autori che hanno scritto questo Rimini Rimini di Sergio Corbucci(Maio Amendola, Bruno e Sergio Corbucci, Massimo Franciosa, Maurizo Micheli, che forse ha scritto il proprio sketch, Marco Risi, Gianni Romoli e Bernardino Zapponi)il risultato e'veramente molto modersto per questo film di grnade successo di 35 anni fa(e'del 1987): Episodi che si svolgono a Rimini, che pero'non sono separati. ma si svolgono contemporaneamente e si incrociano, a volte: c'e'la prostitutqa che si finde moglie di un aspirante facitore di ricchi contratti , il guitto sfortunato, la ricca impresaria di locali hard e non solo, il pretore ipermoralista che pero'alla sua eta'a certe tentazioni non sa reistere, anche perche'ben"servite", un prete molto romagnolo che anche lui, strane suore e altro ancora... un campionario umano molto vario che si incontra, magari senza conoscersi e non sa fare molto, salvo litigare, far male le cose ma comunque intrecciare rapporti sessuali e amorosi di ogni tipo. Decisamente con "Rimini Rimini"troviamo luoghi comuni ripetuti e visti-rivisti , triti e ritriti, dove anche la gradevolezza romagnola nell'affrontare tranquillam,ente certe tematiche viene un po'maltrattata, perche'non compresa, ma in complesso si ride(quando e sempre ammesso che ci si riesca, a ridere)quasi frorzatamente, cosi'"per non lasciare", il che evide ntemente non va bnee. A parte Paolo Villaggio, qui comunque mai al meglio delle sue possibilita'nella parte del pretore piu'che altro inflessibile perche'"complessato", incapace di "orgasmare"come dice lui steso, a parte maurizio Micheli,. nella parte riuscita dell'attore da poco, dove c'e'parecchio, a parte a tratti Andrea Roncato e piu'raramente il suo partner di sempre Gigi Sanmarchi, francamente c'e'poco da ridere e anche meno su cui riflettere, sempre ammesso che un film cosi'avesse anche questo intento, quello di far pensare... Film di routine ma di grnade successo, dove questo secondo elmento dovrebbe far riflettere, ma.... El Gato
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fedeleto
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domenica 20 marzo 2016
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vacanze a rimini
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Nella Rimini d'estate,si muovono personaggi e storie differenti. Un pretore severo viene sedotto da una donna prosperosa che vuole vendicarsi di lui,uno yuppies tenta di concludere un'affare di miliardi dando sua moglie in cambio,un prete cede alla tentazione dopo aver soccorso una ragazza sul mare,e una donna disperata per la scomparsa del suo uomo si consola con un comico,scegliendo però alla fine l'ex,e una donna cerca la storia di sesso ma non la trova se non in maniera ambigua.Sergio Corbucci (sing, sing,questo e quello) gira una pellicola dal sapore estivo,che avrebbe la pretesa di far ridere o quanto meno divertire.La noia non subentra,ma la prevedibilità è a due passi.
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Nella Rimini d'estate,si muovono personaggi e storie differenti. Un pretore severo viene sedotto da una donna prosperosa che vuole vendicarsi di lui,uno yuppies tenta di concludere un'affare di miliardi dando sua moglie in cambio,un prete cede alla tentazione dopo aver soccorso una ragazza sul mare,e una donna disperata per la scomparsa del suo uomo si consola con un comico,scegliendo però alla fine l'ex,e una donna cerca la storia di sesso ma non la trova se non in maniera ambigua.Sergio Corbucci (sing, sing,questo e quello) gira una pellicola dal sapore estivo,che avrebbe la pretesa di far ridere o quanto meno divertire.La noia non subentra,ma la prevedibilità è a due passi.Come se non bastasse anche una scena alla 9 settimane e mezzo (lo spogliarello della Grandi).Forse la miglior vicenda appare quella di Villaggio.La Antonelli sottotono,Calà troppo scontato ma simpatico,Roncato prevedibile,brava La Brigliadori,e sensuale come sempre la Grandi che regala qualche nudo di interesse per il pubblico maschile attirato da quella prosperità.Ma nel complesso il film si disperde e non ha tutta questa originalità.Imbarazzante la moltitudine di sceneggiatori: Zapponi,Romoli,Sergio e Bruno Corbucci, Amendola ,Franciosa, Micheli,Risi.Per i più temerari esiste anche una versione televisiva di 170 minuti.Consigliato solo a chi ha voglia di mare.
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great steven
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lunedì 13 aprile 2015
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girato alla carlona e privo di qualunque comicità.
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RIMINI RIMINI (IT, 1987) diretto da SERGIO CORBUCCI. Interpretato da PAOLO VILLAGGIO, JERRY CALà, SERENA GRANDI, ANDREA RONCATO, LAURA ANTONELLI, MAURIZIO MICHELI, ARNALDO NINCHI, GIGI SAMMARCHI, MONICA SCATTINI, ELEONORA BRIGLIADORI, PAOLO BONACELLI, SYLVA KOSCINA, ELVIRE AUDRAY, ADRIANO PAPPALARDO, SEBASTIANO SOMMA, GIULIANA CALANDRA, CAMILLO MILLI, ALEX VITALECinque episodi: 1.) Un severo e inflessibile pretore, difensore del comune senso del pudore contro la pornografia più scandalosa, è sedotto e malamente abbandonato da una spogliarellista che aveva precedentemente querelato dopo una sua esibizione particolarmente sconcia; 2.) Un prete, mentre guida un motoscafo in mare aperto, salva una suora punta da una medusa e vive un’avventura sentimentale con lei destinata probabilmente a una continuazione all’estero; 3.
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RIMINI RIMINI (IT, 1987) diretto da SERGIO CORBUCCI. Interpretato da PAOLO VILLAGGIO, JERRY CALà, SERENA GRANDI, ANDREA RONCATO, LAURA ANTONELLI, MAURIZIO MICHELI, ARNALDO NINCHI, GIGI SAMMARCHI, MONICA SCATTINI, ELEONORA BRIGLIADORI, PAOLO BONACELLI, SYLVA KOSCINA, ELVIRE AUDRAY, ADRIANO PAPPALARDO, SEBASTIANO SOMMA, GIULIANA CALANDRA, CAMILLO MILLI, ALEX VITALECinque episodi: 1.) Un severo e inflessibile pretore, difensore del comune senso del pudore contro la pornografia più scandalosa, è sedotto e malamente abbandonato da una spogliarellista che aveva precedentemente querelato dopo una sua esibizione particolarmente sconcia; 2.) Un prete, mentre guida un motoscafo in mare aperto, salva una suora punta da una medusa e vive un’avventura sentimentale con lei destinata probabilmente a una continuazione all’estero; 3.) Un giovane e rampante imprenditore non esita ad ingaggiare una prostituta romanista per concludere un affare con un finanziere possessore di uno yacht, ma poi quest’ultimo gli soffia la meretrice e lui ne è ripagato dalla moglie che gli si rivela come l’unica effettiva proprietaria della ricchezza a cui è interessato; 4.) Una signorina alla ricerca di avventure frizzanti, mal consigliata da un’amica, capita fra le braccia di un culturista troppo amante dei suoi muscoli, per poi finire sedotta e ricattata dal dodicenne figlio dell’amica, aspirante gigolò; 5.) Tre fratelli in sovrappeso, per rallegrare la sorella caduta in depressione alla notizia della presunta morte del marito, convocano un modesto attore di varietà, ma poi il naufrago ricompare nel momento meno adatto e il mediocre artista è costretto, dopo aver ingranato con la donna, a farsi da parte. Si sono messi in nove a scrivere questa commediaccia balneare, che annovera fra i suoi obiettivi la pretesa di critica di costume, come già capitò prima e dopo ad altri filmetti del medesimo stampo; ed è l’ulteriore dimostrazione che, quando troppi sceneggiatori lavorano ad un singolo film, il risultato che ne esce raggiunge, non solo sfiora, l’inettitudine più imbarazzante e palese. Tipi pittoreschi e improbabili frequentatori di spiagge popolano la bassezza di una pellicola che non aggiunge né toglie nulla ad una commedia all’italiana che doveva dichiararsi ormai agli sgoccioli e fare posto ad una "collega di genere", talvolta spensierata talvolta più impegnata e disposta soprattutto a contaminazioni da parte del drammatico, come poi è effettivamente successo quando si è conclusa la stagione delle commedie erotiche all’italiana e delle commedie ambientate sulle varie riviere italiane. Oltre che seni al vento, corna, facezie da spiaggia, cosce lunghe e barzellette sceneggiate, non c’è altro che meriti una nota quantomeno neutra in una recensione che non può non rilevare un disastroso fallimento, tanto a livello narrativo quanto sul piano umoristico. Decisamente un modo poco elegante e onorevole per S. Corbucci per chiudere una carriera dove senza ombra di dubbio ha saputo tirar fuori dalla sua fucina di comicità esilarante esempi molto più calzanti e convincenti di film capaci di divertire senza appesantire troppo. Gli attori sono tutti spinti, dalla regia e dalla sceneggiatura, a recitare svergognatamente sopra le righe, con la conseguenza che il tono del film è tenuto artificiosamente alto in mancanza di un’autentica situazione spassosa che riesca a concentrare, anche solo in pochi minuti, il divertimento su un personaggio o una gag. Praticamente nessuna trovata va a buon fine, e l’unica reazione che uno spettatore con un po’ di cervello può legittimamente provare è una noia abissale. Il talento, pur effettivo e convalidato, di alcuni fra gli interpreti (Villaggio, Roncato e la Koscina specialmente), è rovinato da una messinscena tremenda che genera esclusivamente un fastidio tormentoso e improponibile.
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great steven
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lunedì 8 settembre 2014
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del tutto perdibile, non merita un buon giudizio.
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RIMINI RIMINI (IT, 1987) diretto da SERGIO CORBUCCI. Interpretato da PAOLO VILLAGGIO – MAURIZIO MICHELI – ELEONORA BRIGLIADORI – ANDREA RONCATO – ARNALDO NINCHI – ELVIRE AUDRAY – SERENA GRANDI – GIGI SAMMARCHI – JERRY CALà – PAOLO BONACELLI – LIVIA ROMANO – SYLVA KOSCINA – LAURA ANTONELLI – ADRIANO PAPPALARDO – MONICA SCATTINI – SEBASTIANO SOMMA – GIULIANA CALANDRA – CAMILLO MILLI § Cinque episodi: 1.) un pretore in vacanza, strenuo difensore del buon costume e assolutamente contrario alla pornografia, viene sedotto e abbandonato da una danzatrice/spogliarellista alla quale aveva chiuso in passato un nightclub, e arriva per lei a commettere follie sconsiderate; 2.
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RIMINI RIMINI (IT, 1987) diretto da SERGIO CORBUCCI. Interpretato da PAOLO VILLAGGIO – MAURIZIO MICHELI – ELEONORA BRIGLIADORI – ANDREA RONCATO – ARNALDO NINCHI – ELVIRE AUDRAY – SERENA GRANDI – GIGI SAMMARCHI – JERRY CALà – PAOLO BONACELLI – LIVIA ROMANO – SYLVA KOSCINA – LAURA ANTONELLI – ADRIANO PAPPALARDO – MONICA SCATTINI – SEBASTIANO SOMMA – GIULIANA CALANDRA – CAMILLO MILLI § Cinque episodi: 1.) un pretore in vacanza, strenuo difensore del buon costume e assolutamente contrario alla pornografia, viene sedotto e abbandonato da una danzatrice/spogliarellista alla quale aveva chiuso in passato un nightclub, e arriva per lei a commettere follie sconsiderate; 2.) un imprenditore scapestrato e vivace affitta una prostituta per concludere un affare con un ricco possidente di barche in coppia con la moglie benestante; 3.) un giovane prete ha un’avventura in motoscafo con una suora straniera, che tenta di sedurlo; 4.) tre fratelli cercano di rallegrare la sorella presunta vedova, che pare abbia perso il marito in un incidente navale (il quale ricompare però nel peggiore dei momenti), e reclutano un modesto artista di varietà per farla ridere; 5.) una giovane signora è spinta da un’amica non troppo fidata tra le braccia di un culturista troppo amante dei suoi muscoli, per poi finire circuita e corrotta dal figlio dodicenne della compagna. Si sono messi in nove a scrivere la sceneggiatura di questa episodica commediaccia balneare: bocce al vento, cosce lunghe, corna, facezie da spiaggia, barzellette sceneggiate. Ulteriore dimostrazione che un copione al quale lavorano troppe persone finisce spesso, o quasi sempre, per essere languido, inconsistente e frivolo oltre ogni possibile confine del buon gusto. Quasi tutti gli attori recitano da cani, nonostante la presenza di personaggi del cinema italiano che si sono distinti per bravura e talento. Le storie sono tutte mediocri e di infima qualità, e non innescano il sano divertimento che si promettevano, condito con una pretesa imbecille e stolta di critica di costume, la quale si traduce invece in un’accozzaglia di kitsch, cattivo cinema e tremenda raffigurazione della vita vacanziera sulle rive della nota cittadina marittima romagnola. Volendo essere proprio buoni, quelli che se la cavano meglio sono Villaggio, Calà e Roncato, mentre le donne fanno tutte tappezzeria coi loro corpi nudi che svolazzano carnali e invitanti sotto il sole estivo. Solo lontanamente ridanciano e spassoso. Uno degli ultimi passi falsi di Corbucci, alla sua terzultima regia, il quale l’ha diretto con superficialità, vigliaccheria e sadismo feroce, credendo di illudere gli spettatori con una comicità debole, ammiccata e priva di fibre nervose d’una certa caratura. Penoso e inguardabile già dopo i primi trenta minuti di proiezione.
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ultimoboyscout
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venerdì 17 agosto 2012
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il gatto della pineta!
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Siamo agli sgoccioli della tanto amata commedia all'italiana, che in questo caso si fonde col nascente e crescente genere vanziniano. Ci sono tanto attori comico-brillanti, i più in voga, a formare un cast ricco per raccontare episodi di un'estate italiana riminese. Celebra senza mezzi termini i nuovi ricchi di casa nostra, che più che signori sembrano cafoni arricchiti vittime del consumismo imperante e di miti d'oltreoceano, come dimostra la parodia di "9 settimane e mezzo" con strip tease della splendida Serena Grandi, per l'episodio più divertente dell'intero film. Scritto da ben 8 persone, tra i quali i fratelli Corbucci, Mario Amendola e Maurizio Micheli, avrebbe potuto essere un tantino migliore poichè gli sketch sono i soliti ed anche la caratterizzazione dei personaggi sa di già visto (vedi il personaggio di Villaggio che è un clone del solito Fantozzi).
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Siamo agli sgoccioli della tanto amata commedia all'italiana, che in questo caso si fonde col nascente e crescente genere vanziniano. Ci sono tanto attori comico-brillanti, i più in voga, a formare un cast ricco per raccontare episodi di un'estate italiana riminese. Celebra senza mezzi termini i nuovi ricchi di casa nostra, che più che signori sembrano cafoni arricchiti vittime del consumismo imperante e di miti d'oltreoceano, come dimostra la parodia di "9 settimane e mezzo" con strip tease della splendida Serena Grandi, per l'episodio più divertente dell'intero film. Scritto da ben 8 persone, tra i quali i fratelli Corbucci, Mario Amendola e Maurizio Micheli, avrebbe potuto essere un tantino migliore poichè gli sketch sono i soliti ed anche la caratterizzazione dei personaggi sa di già visto (vedi il personaggio di Villaggio che è un clone del solito Fantozzi). A proposito di Micheli, è davvero irresistibile nella sua interpretazione del cantante-cabarettista pugliese, quando intona la famosissima "Champagne" di Peppino DiCapri è qualcosa di eccezionale, è una delle sue migliori interpretazioni ed è uno dei personaggi meglio riusciti della pellicola. Non mancano volgarità e mezzucci da commediaccia, risulta una pellicola profetica che anticipa i tempi del clima supercafone che di li a poco avrebbe preso il sopravvento. I bei tempi del miglior Corbucci sono finiti, non ha mai fatto cinema di primissima qualità, ma ci ha mostrato prodotti decisamente superiori a questo che si lascia guardare con qualche riserva. Questo è uno dei primi, se non il primo cinecocomero (definizione tanto cara oggi) formato da cinque episodi non brutti ma nemmeno riuscitissimi, indubbiamente prevedibili, con una comicità pericolosamente pecoreccia e dalla struttura televisiva (in origine doveva essere proprio così).
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frank
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giovedì 5 marzo 2009
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divertentissimo
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Divertentissimo! Un motivo in più per vedere il film sono le tette di quella gran gnocca di Serena Grandi.
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gatto
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venerdì 12 settembre 2008
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come si chiamano i fratelli bovi
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non riesco a prender sonno se non so il nome dei tre fratelli aiutatemi
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cbv
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giovedì 24 aprile 2008
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molto bello
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è sicuramente da guardare
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brindisi
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mercoledì 5 settembre 2007
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film epico
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grandissimo film che ai quei tempi riscosse un gran successo.Molto divertente l'intepretazione di Micheli e quella di Calà.Finale spassoso quello con micheli&Villaggio che si ripete in Roba da Ricchi.Leggendario Roncato nel prete non casto
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anonimo
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domenica 30 ottobre 2005
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rimini rimini
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Uno dei capolavori del cinema trash anni '80. Si spazia da Jerry Calà, che è coinvolto in un affare, a Paolo Villaggio, pretore che si caccia in varie disavventure, a Laura Antonelli che ritrova il marito scomparso, a Brigliadori che cerca avventure amorose e Roncato, prete che preferisce le amiche del fratello. Il tutto per 114 minuti di divertimento.
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(di paolo)
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