Un film sulla scoperta dell'anima, più celata che mai nella malattia mentale, condizione in cui in cui un essere umano sofferente frena in continuazione l'adattamento alle difficoltà quotidiane delle persone che devono occuparsi di lui. Momento in cui si fa fatica a considerare il "diverso" come una "diversa" epressione dell'anima.
E' un film che, delicatamente, molto delicatamente, trascina le emozioni, facendo vivere al di sotto del livello concettuale del linguaggio, un' esperienza di condivisione della sacralità laica della vita, scavalcando piè pari il naturale senso di difesa che potrebbe suscitare la visione un film sull'handicap. Un film capace di trasformare ,anche fosse per un momento, il "caso" o la "cosa" in un altro uomo.
[+]
Un film sulla scoperta dell'anima, più celata che mai nella malattia mentale, condizione in cui in cui un essere umano sofferente frena in continuazione l'adattamento alle difficoltà quotidiane delle persone che devono occuparsi di lui. Momento in cui si fa fatica a considerare il "diverso" come una "diversa" epressione dell'anima.
E' un film che, delicatamente, molto delicatamente, trascina le emozioni, facendo vivere al di sotto del livello concettuale del linguaggio, un' esperienza di condivisione della sacralità laica della vita, scavalcando piè pari il naturale senso di difesa che potrebbe suscitare la visione un film sull'handicap. Un film capace di trasformare ,anche fosse per un momento, il "caso" o la "cosa" in un altro uomo.
L'intuizione che passa al di sotto dei concetti, è forte. Il desiderio di volare, di librarsi.
Il sogno con cui l'anima metaforicamente accompagna l'uomo in ogni azione dal sapore di vita.
Un film apparentemente senza pretese, dalla superba colonna sonora (meraviglioso l'assolo di flauto contralto), ingiustamente dimenticato, da far vedere ai propri figli e che starebbe bene in ogni videoteca scolastica. Non esagero.
Dario
[-]
|
|