andrea furcht
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venerdì 27 maggio 2022
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film amatissimo
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Leggo in questo stesso sito la giusta osservazione di Renato Corriero, che sottolinea il legame evidente con la comicità del cinema muto: saremmo quindi davanti a un caso di omaggio retrospettivo, analogo a quello - di forza poderosa - tributato da "Chi ha incastrato Roger Rabbit?" al mondo al crepuscolo dei cartoni animati del secondo dopoguerra.
Se dovessi riassumere in un termine la mia opinione sul film, questo sarebbe "incantevole". Invito a cercare i meriti del film non solo nella comicità in sé, sparsa peraltro assolutamente a piene mani, ma anche in una vena di critica sottile non tanto alla società del tempo quanto alla natura umana; critica tuttavia circonfusa di bonarietà, senza mai momenti amari o velenosi (ed è anzi questa vena che trovo particolarmente pregevole).
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Leggo in questo stesso sito la giusta osservazione di Renato Corriero, che sottolinea il legame evidente con la comicità del cinema muto: saremmo quindi davanti a un caso di omaggio retrospettivo, analogo a quello - di forza poderosa - tributato da "Chi ha incastrato Roger Rabbit?" al mondo al crepuscolo dei cartoni animati del secondo dopoguerra.
Se dovessi riassumere in un termine la mia opinione sul film, questo sarebbe "incantevole". Invito a cercare i meriti del film non solo nella comicità in sé, sparsa peraltro assolutamente a piene mani, ma anche in una vena di critica sottile non tanto alla società del tempo quanto alla natura umana; critica tuttavia circonfusa di bonarietà, senza mai momenti amari o velenosi (ed è anzi questa vena che trovo particolarmente pregevole). E anche, nell'equilibrio tra coralità - del resto erano gli anni de "Il giorno più lungo" - e definizione dei caratteri individuali: da questo punto di vista, un film sinfonico come l'altro appena menzionato.
Non nascondo che nell'esprimere un giudizio sono condizionato da una coincidenza personale: questo è stato uno dei primissimi film che ho visto (date alla mano, avevo sei anni). L'impressione di allora, era quella di una riuscita perfetta, al confine del capolavoro. Rivisto decenni dopo, quell'impressione è sostanzialmente confermata - per quanto appena meno sostenuta dall'alone di magia che a volte affiora nei giudizi infantili; e se nel mio giudizio facesse capolino anche una sorta di nostalgia per quella Età dell'oro che furono i primi anni Sessanta, perdonatemelo.
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bertold john
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domenica 3 agosto 2014
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da ricordare
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uno di qui film senza tempo!!
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bargiu
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domenica 5 gennaio 2014
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questo pazzo mondo cui è piaciuto questo film
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Trasecolo a leggere commenti quali "la vera sana comicità" oppure "Si ride dall'inizio alla fine". Io, a suo tempo, sono andato al cinema a vederlo, armato delle migliori intenzioni, perché ho apprezzato Stanley Kramer, ho super apprezzato Spencer Tracy e non parliamo di molti altri attori, come Peter Falk o Buster Keaton (mio idolo muto ed imperturbabile), ma, di mano in mano che la storia procedeva, mi sono disamorato, fino ad annoiarmi. Ricordo ancora la penosa scena finale dei protagonisti, tutti nel letto di ospedale perché variamente feriti negli inseguimenti e negli incidenti del film, con Spencer Tracy che pronuncia la a battuta, che dovrebbe introdurre l'apoteosi della comicità: "Dopo tutto questo non riuscirò a ridere mai più"; in quel momento, entra la caposala-dittatore che comincia a sparare ordini ai pazienti e che scivola su qualcosa (buccia di banana?) e tutti scoppiano a ridere.
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Trasecolo a leggere commenti quali "la vera sana comicità" oppure "Si ride dall'inizio alla fine". Io, a suo tempo, sono andato al cinema a vederlo, armato delle migliori intenzioni, perché ho apprezzato Stanley Kramer, ho super apprezzato Spencer Tracy e non parliamo di molti altri attori, come Peter Falk o Buster Keaton (mio idolo muto ed imperturbabile), ma, di mano in mano che la storia procedeva, mi sono disamorato, fino ad annoiarmi. Ricordo ancora la penosa scena finale dei protagonisti, tutti nel letto di ospedale perché variamente feriti negli inseguimenti e negli incidenti del film, con Spencer Tracy che pronuncia la a battuta, che dovrebbe introdurre l'apoteosi della comicità: "Dopo tutto questo non riuscirò a ridere mai più"; in quel momento, entra la caposala-dittatore che comincia a sparare ordini ai pazienti e che scivola su qualcosa (buccia di banana?) e tutti scoppiano a ridere. Ah, che distanza da "Nessuno è perfetto" di "A qualcuno piace caldo" ed altre storiche chiusure di ben altri film !.
giubar
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arwen88
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mercoledì 22 febbraio 2012
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bellissimo
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dandy
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sabato 16 maggio 2009
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pietra miliare della comicità veccho stile
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Non solo uno spumeggiante omaggio alla commedia del cinema muto,ma anche un ritratto surreale e caustico sull'avidità umana.Col tempo ha perso inevitabilmente parte della sua forza,ma le risate sono comunque assicurate e abbondanti(ovviamente per quelli che amano il cinema comico serio,non certo i film di Natale),e la lunghezza non pesa e non infierisce quasi mai.Tutto il cast in gran forma.Il futuro Tenete Colombo Peter Falk è il tassita italiano.Buster Keaton è Jimmy.Per Tracy,già malato gravemente,fù il penultimo film.Solo un oscar per il sonoro.Ne avrebbe meritati molti altri.Girato in gran parte intorno a Las Vegas e nel deserto di Mojave.Andrebbe visto col megaschermo perchè in TV si perde molto dell'effetto visivo,e come se non bastasse circola sempre accorciato(154 minuti,o se si è fortunati 175).
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Non solo uno spumeggiante omaggio alla commedia del cinema muto,ma anche un ritratto surreale e caustico sull'avidità umana.Col tempo ha perso inevitabilmente parte della sua forza,ma le risate sono comunque assicurate e abbondanti(ovviamente per quelli che amano il cinema comico serio,non certo i film di Natale),e la lunghezza non pesa e non infierisce quasi mai.Tutto il cast in gran forma.Il futuro Tenete Colombo Peter Falk è il tassita italiano.Buster Keaton è Jimmy.Per Tracy,già malato gravemente,fù il penultimo film.Solo un oscar per il sonoro.Ne avrebbe meritati molti altri.Girato in gran parte intorno a Las Vegas e nel deserto di Mojave.Andrebbe visto col megaschermo perchè in TV si perde molto dell'effetto visivo,e come se non bastasse circola sempre accorciato(154 minuti,o se si è fortunati 175).La versione integrale dura 192'.
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jangadeiro
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venerdì 11 gennaio 2008
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un classico del cinema comico americano
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una parata di stelle comiche e...insolitamente in questi casi, un film divertentissimo,un classico della comicità oserei dire.ottimamente diretto dal bravissimo stanley kramer(indovina chi viene a cena etc. etc.).e con uno spencer tracy in grande forma!vivamente consigliato a tutti,bambini al seguito(che gradiranno e impareranno).splendida e memorabile anche la musica,a mio avviso da oscar(ebbe la nomination)
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renato corriero
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domenica 29 aprile 2007
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viva la comicità semplice!
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E' un film che che ricalca lo stile delle vecchie comiche, quelle che fanno ridere a crepapelle in modo semplice.
Tuttavia fa anche vedere come persone che sono abituate ad una vita normale senza pretese, di fronte alla prospettiva di avere di colpo tanto denaro facile,impazziscono all'improvviso e non capiscono più niente. Bellissima la figura del capitano di polizia interpretato da Spencer Tracy, che, prima serio ed intergerrimo, quando si trova di fronte ,ad una serie di delusioni: la mancata pensione, la figlia coi problemi adolescenziali, la moglie che gli rifiuta la sospirata vacanza alle Haway alla fine pensa di prendersi lui il denaro e fuggire in Messico! Buono comunque il finale con la morale:"Chi troppo vuole,nulla stringe!"
Una nota: Alla sua uscita il films è stato presentato in Cinerama anche se in 70 mm.
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E' un film che che ricalca lo stile delle vecchie comiche, quelle che fanno ridere a crepapelle in modo semplice.
Tuttavia fa anche vedere come persone che sono abituate ad una vita normale senza pretese, di fronte alla prospettiva di avere di colpo tanto denaro facile,impazziscono all'improvviso e non capiscono più niente. Bellissima la figura del capitano di polizia interpretato da Spencer Tracy, che, prima serio ed intergerrimo, quando si trova di fronte ,ad una serie di delusioni: la mancata pensione, la figlia coi problemi adolescenziali, la moglie che gli rifiuta la sospirata vacanza alle Haway alla fine pensa di prendersi lui il denaro e fuggire in Messico! Buono comunque il finale con la morale:"Chi troppo vuole,nulla stringe!"
Una nota: Alla sua uscita il films è stato presentato in Cinerama anche se in 70 mm. e non più con i tre proiettori; ebbene una delle principali cartteristiche del Cinerama era la dinamicità delle scene, cioè le riprese dagli aerei, dai treni, dalle auto ecc. che davano l'impressione che fosse la sala in movimento. Purtroppo in questo film pieno di fughe in macchina, in aereo ecc. riprese di questo genere non ne sono praticamente state fatte sminuendo così la validutà del Cinerama che aggiungeva una ulteriore parte di spettacolo al cinema classico! Peccato! Forse il Cinerama non è durato molto perchè non è stato sfruttato nel modo giusto nonstante le sue ampie possibilità!
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[+] miglior film comico internazionale
(di salvatore urzí )
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lux1980
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sabato 3 marzo 2007
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raffinata comicità
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Film molto divertente,
dalla comicità attualissima ma imparagonabilmente più raffinata di certi film del giorno d'oggi. Una commedia divertende ambientata negli anni 50-60 ove ogni personaggio rappresenta un prototipo tipo dell'americano di quegli anni. Ognuno con i propri limiti e potenzialità che si traducono in un ventagio di situazioni ed eventi comici con talvolta qualche vena di amarcord. Lo consiglio...
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(di lux1980)
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