Data la scarsa attenzione che i libri del "politicamente scorretto" Forsyth ricevono a livello cinematografico, a giudicare dal ridotto numero di suoi titoli tradotti in pellicole nonostante molti di essi si prestino perfettamente allo scopo, per gli amanti del genere spionistico è già qualcosa che questa trasposizione dell'ottimo romanzo omonimo esista. Trattasi di film anni '80, non certo megatecnologico o trasudante spettacolarità. Ma, per chi conosce Forsyth, è facile apprezzare come l'atmosfera grigia e la luce fredda in cui la complessa vicenda si dipana e che caratterizzano questo film ben si adattino agli scenari e all'epoca, quella degli ultimi anni della Guerra Fredda, alla cui descrizione questo grande autore inglese, ex-pilota e corrispondente di guerra, ha dedicato buona parte del suo estro creativo.
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Data la scarsa attenzione che i libri del "politicamente scorretto" Forsyth ricevono a livello cinematografico, a giudicare dal ridotto numero di suoi titoli tradotti in pellicole nonostante molti di essi si prestino perfettamente allo scopo, per gli amanti del genere spionistico è già qualcosa che questa trasposizione dell'ottimo romanzo omonimo esista. Trattasi di film anni '80, non certo megatecnologico o trasudante spettacolarità. Ma, per chi conosce Forsyth, è facile apprezzare come l'atmosfera grigia e la luce fredda in cui la complessa vicenda si dipana e che caratterizzano questo film ben si adattino agli scenari e all'epoca, quella degli ultimi anni della Guerra Fredda, alla cui descrizione questo grande autore inglese, ex-pilota e corrispondente di guerra, ha dedicato buona parte del suo estro creativo. Contribuisce alla riuscita la bravura di Caine, ottimo nella parte dell'agente sbrindellato, "very british" e tipicamente Forsythiano, affezionato alla vita sul campo, che fatica a digerire la routine e la burocrazia, senza per questo essere un guerrafondaio tutto muscoli e addestramento, o un improbabile elegantone, irresistibile quanto improbabile, alla 007. Interessante Brosnan - gelido agente sovietico - ancora inconsapevole della sua carica gigionesca (a dipendere dalle occasioni) rilasciata solo in anni più recenti (tra l'altro, nei suoi quattro James Bond). Anche la colonna sonora, molto rarefatta, si intona al tessuto grigio della trama: un complotto che rischia di sfociare in un evento epocale viene sventato in sordina, senza che il mondo se ne accorga, e senza che qualcuno vinca completamente, senza riserve. Nel complesso quindi, una buona resa del ritratto "realista" che Forsyth propone del mondo dello spionaggio.
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