miles teg
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martedì 23 giugno 2015
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piccolo grande film
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Non sarà mai annoverato tra i capolavori, nonostante la teatralità di Nino Taranto e il "gioiello" (altro che cameo) del nobile decaduto Tadini (Alberto Sordi) e i suoi motti, eppure questo film è di quelli che vorremmo uscissero al cinema ancora oggi. Una commedia semplice, ma non stupida, che parla, sorridendo, dei problemi della gente, degli scioperi, del traffico. C'è un micro-cosmo in questo commissariato, che vale la pena di rivivere di tanto in tanto, con un po' di nostalgia.
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ultimoboyscout
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sabato 24 settembre 2011
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buongiorno signor commissario!
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La classica, laboriosa giornata di un Commissario napoletano in un Commissariato di Roma: carina l'idea, senza infamia e senza lode il film. Buona l'interpretazione e il taglio che Taranto riesce a dare al personaggio del Commissario, strepitoso Sordi nel (già visto) personaggio del venditore di bolle di sapone. Apparentemente un film a episodi, colpisce il caleidoscopio di varia umanità che si riversa nell'ufficio di Polizia per questo o quel problema e la grazia pratica con la quale il poliziotto Taranto riesce a mettere le più classiche delle toppe a ogni situazione. Da segnalare, nell'episodio dello sciopero, la presenza di Billi e Riva, una delle coppie comiche più note ein voga dell'epoca, sopra le righe anche il personaggio di Walter Chiari nell'episodio più cinico e graffiante del film ma come detto il più surreale è il personaggio di Alberto Sordi che riesce a rendere tutto l'episodio grottesco, fortemente comico e fuori da ogni regola.
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La classica, laboriosa giornata di un Commissario napoletano in un Commissariato di Roma: carina l'idea, senza infamia e senza lode il film. Buona l'interpretazione e il taglio che Taranto riesce a dare al personaggio del Commissario, strepitoso Sordi nel (già visto) personaggio del venditore di bolle di sapone. Apparentemente un film a episodi, colpisce il caleidoscopio di varia umanità che si riversa nell'ufficio di Polizia per questo o quel problema e la grazia pratica con la quale il poliziotto Taranto riesce a mettere le più classiche delle toppe a ogni situazione. Da segnalare, nell'episodio dello sciopero, la presenza di Billi e Riva, una delle coppie comiche più note ein voga dell'epoca, sopra le righe anche il personaggio di Walter Chiari nell'episodio più cinico e graffiante del film ma come detto il più surreale è il personaggio di Alberto Sordi che riesce a rendere tutto l'episodio grottesco, fortemente comico e fuori da ogni regola. Il tutto scandito dalla presenza di un bimbetto di circa un anno risultato abbandonato e la paura del Commissario che gli rubino la sua nuova, fiammante 1100 nera, unici elementi di continuità presenti per tutta la durata del film. Se non fosse stato per un paio di buone trovate e le più che valide interpretazioni sarebbe stato assolutamente mediocre.
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