the_matrix85
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domenica 8 novembre 2009
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una storia della prima guerra mondiale
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Tratto da un romanzo di Salvator Gotta del 1926,il Piccolo alpino racconta la storia di un giovane ragazzino di Milano che ha un notevole spirito patriottico nonostante la sua piccola età.
Ambientato nell'anno in cui l'italia partecipa al primo conflitto mondiale,il razzino viene travolto da una valanga durante un escursionealpina con suo padre.Salvato da un giovane uomo,presto si ritroverà da solo a dover affrontare le durezze della vita in continuo cambiamento che si appresta a vivere senza alcun punto di riferimento,dato che la madre era morta anni prima e il padre travolto dalla valanga.
Nel frattempo l'italia entra in guerra,ci sono trento e trieste da recuperare,gli alpini di cui l'uomo che lo ha salvato ne fa parte partono alla volta del fronte orientale a combattere contro gli austriaci.
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Tratto da un romanzo di Salvator Gotta del 1926,il Piccolo alpino racconta la storia di un giovane ragazzino di Milano che ha un notevole spirito patriottico nonostante la sua piccola età.
Ambientato nell'anno in cui l'italia partecipa al primo conflitto mondiale,il razzino viene travolto da una valanga durante un escursionealpina con suo padre.Salvato da un giovane uomo,presto si ritroverà da solo a dover affrontare le durezze della vita in continuo cambiamento che si appresta a vivere senza alcun punto di riferimento,dato che la madre era morta anni prima e il padre travolto dalla valanga.
Nel frattempo l'italia entra in guerra,ci sono trento e trieste da recuperare,gli alpini di cui l'uomo che lo ha salvato ne fa parte partono alla volta del fronte orientale a combattere contro gli austriaci.
Il piccolo Giacomino,con la vivacità e la sfrontatezza che lo caratterizzano,decide di accompagnarli e di dare il suo piccolo contributo alla nazione.
Ma i superiori del reggimento in cui è ospite sono contrari alla sua permanenza,e dopo 2 tentativi falliti di fargli prendere il treno del ritorno per Milano,rimane nel reggimento e in una particolare occasione da un aiuto nello smascherare 2 pericols spie nemiche.
In questo modo riesce a fare amicizia con il comandante,riuscendo a fargli parlare del proprio figlio deceduto anni prima d cui porta una sua foto nel proprio portasigarette.
Disperso durante una rappresaglia nemica,viene allevato in un orfanotrofio austriaco,poi fugge,ritorna in Italia dove incontra un giovane nei pressi di Conegliano che voleva oltrepassare il Piave presidiato dai nemici per raggiungere la madre a Vicenza.
E infine,dopo la tragica attraversata dove il suo amico viene ferito a morte,in un ospedale rivede finalmente suo padre che credeva morto nella valanga.
Il film,prodotto nel 1940,vuole rappresentare la potenza e le virtù dell'esercito italiano,dello spirito di fratellanza e di collaborazione sottolineato dalla conora sonora composta principalmente da canzoni militari che hanno come tema la patria e la famiglia.
Nonostante sia stato girato in piena epoca fascista,nel film non ci sono tante e chiare allusioni a questo periodo,dato che la maggior parte dei film prodotto in quegli anni erano più propagandistici al regime che fini a se stessi.
Per gli amanti del bianco e nero made in italy anni 30/40,è un film leggero,a volte anche ironico,da gustare stando seduti accanto ad un caminetto e con il gatto appollaiato sulle ginocchia....
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domenica 8 novembre 2009
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una storia della prima guerra mondiale
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Da un romanzo di Salvator Gotta del 1926,il iccolo alpino racconta la storia di un ragazzino di Milano un pò vivace,ma ià con notevole spirito patriottico nonostante la sua giovane età,che durante un escursione alpina con il padre viene travolto da una valanga.Ritrovato da un giovane uomo,e credendo il padre morto,rimane solo e senza alcun punto di riferimento,dato che la madre era morta anni prima e a Milano viveva con il padre e una zia molto severa di cui aveva molto paura.
In quel frangente,l'uomo che lo ha salvato viene chiamato alle armi;l'Italia è appena entrata in guerra,gli alpini di cui il suo salvatore fa parte si apprestano a dare il loro contributo.Così affronta il viaggio verso il fronte orientale con lo spirito patriottistico che lo ha sempre accompagnato nonostante il divieto dei vari superiori che gli raccomandavano di prendere il primo treno per Milano alla prima occasione,sempre rimandata per via dell'astuzia del giovanotto che una volta manda di un ora indietro la sveglia facendogli saltare la stazione di Milano,e una seconda volta che fa ubriacare un soldato nell'attesa di prendere un treno diretto sempre a Milano.
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Da un romanzo di Salvator Gotta del 1926,il iccolo alpino racconta la storia di un ragazzino di Milano un pò vivace,ma ià con notevole spirito patriottico nonostante la sua giovane età,che durante un escursione alpina con il padre viene travolto da una valanga.Ritrovato da un giovane uomo,e credendo il padre morto,rimane solo e senza alcun punto di riferimento,dato che la madre era morta anni prima e a Milano viveva con il padre e una zia molto severa di cui aveva molto paura.
In quel frangente,l'uomo che lo ha salvato viene chiamato alle armi;l'Italia è appena entrata in guerra,gli alpini di cui il suo salvatore fa parte si apprestano a dare il loro contributo.Così affronta il viaggio verso il fronte orientale con lo spirito patriottistico che lo ha sempre accompagnato nonostante il divieto dei vari superiori che gli raccomandavano di prendere il primo treno per Milano alla prima occasione,sempre rimandata per via dell'astuzia del giovanotto che una volta manda di un ora indietro la sveglia facendogli saltare la stazione di Milano,e una seconda volta che fa ubriacare un soldato nell'attesa di prendere un treno diretto sempre a Milano.
Con questi trucchetti,alla fine viene accettato dal capitano,figura abbastanza severa,madal cuore buono;infat il piccolo Giacomino instaura con lui un bel rapporto padre-figlio,riuscendo a fargli parlare del proprio figlioletto scomparso di cui porta una foto nel portasigarette.
Il film,prodotto nel 1940,vuole esaltare la forza dell'esercito italiano che nella prima guerra mondiale si batte per la riconquista di trento e trieste;durante quasi tutta la sua durata come musica di fondo ci sono molte canzoni di alpini,di guerra che hanno come tema l'attaccamnto alle armi,alla famiglia e alla patria.
Nonostante sia stato prodotto in piena epoca fascista,nel film ci sono poche allusioni a questo periodo,che come si sa finanziava opere più propagandiste che fini se stesse.
Lo consiglio a persone nostalgiche e amanti del bianco e nero made in italy anni 30/40.
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