Pianese Nunzio 14 anni a maggio

Attraverso le vicende del giovane Nunzio Pianese, Antonio Capuano anticipa con coraggio temi che verranno fuori solo anni dopo nel cinema. Come la crudeltà della camorra, diventata poi una serie Tv. O la pedofilia nella Chiesa.
La pellicola, fatta con poche risorse, inscena comunque la forza del racconto. Un po' in stile teatro, un po' in stile corto.

Un film abbastanza toccante con una bella colonna sonora "Consigliato: No" è parecchio severo mettendo che l'argomento tratta nel 95' un problema ancora attuale e per poco risolto, non sono d'accordo sulla tesi dell'eroe ingannato e non credo che quello fosse l'intento del regista o di chicchessia...eroe contro il crimine, ma colpevole di pederastia.

mah...non so cosa mi aspettassi da questo film..che sicuramente non manca di originalità.Avrebbe potuto colpirmi di più,se il regista Capuano avesse evitato dei dialoghi fra personaggi del tutto irrilevanti,di una volgarità imbarazzante.Premetto che sono napoletana,dunque capisco che la realtà del rione Sanità sia quella...però avrei gradito spessore,appunto quello "spessore" che invece ho trovato solo ed unicamente nelle parole del prete.Mah...un 5 a questo film,dunque un 2 stelle.Un po' deludente..

Sono il fotografo di scena del film in oggetto. E' stata la mia unica esperienza nel cinema, ma la conservo con un ottimo ricordo tra l'altro documentato dalle centinaia di immagini scattate specie fuori scena durante il film. Ricordo di quando il tosto Gianni Minervini (il co-produttore, reduce di un oscar per Mediterraneo di Salvatores) arrivava sul set e mi faceva cazziatoni (sgridate) per il fatto che non vedeva le immagini del film tra quelle che riceveva: il figlio Alessandro (purtroppo scomparso dopo poco) lo tranquillizzava dicendogli che le foto c'erano e che i "fuori scena" andavano bene e gli piacevano. Uno dei pochi che si complimentava per il mio lavoro ma che non risparmiava urlate per quelle 2-3 volte che i miei clik facevano un pò troppo rumore. [+]

Sono il fotografo di scena del film in oggetto. E' stata la mia unica esperienza nel cinema, ma la conservo con un ottimo ricordo tra l'altro documentato dalle centinaia di immagini scattate specie fuori scena durante il film. Ricordo di quando il tosto Gianni Minervini (il co-produttore, reduce di un oscar per Mediterraneo di Salvatores) arrivava sul set e mi faceva cazziatoni (sgridate) per il fatto che non vedeva le immagini del film tra quelle che riceveva: il figlio Alessandro (purtroppo scomparso dopo poco) lo tranquillizzava dicendogli che le foto c'erano e che i "fuori scena" andavano bene e gli piacevano. Uno dei pochi che si complimentava per il mio lavoro ma che non risparmiava urlate per quelle 2-3 volte che i miei clik facevano un pò troppo rumore. Poi, bisogna fare un plauso a il fonico di presa diretta Tiziano Crotti, che ho perso di vista. Una persona eccezionale che mi diede non pochi consigli per come muovermi sul set. E che dire dell'affetto e simpatia di Antonio e Pietro Baldoni (l'operatore di ripresa)... Un saluto affettuoso a tutto il cast, sperando di poterli presto reincontrare. [-]