anomalit�
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sabato 15 settembre 2012
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nevrosi fatta a swinton
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Lo trovai su una rete locale qualche anno fa verso le tre di notte. Segnale disturbato. Colori del film spenti. Vestiti buffamente anni novanta. Titolo fuorviante.
Ok, è a luci rosse - pensai.
E invece scoprii un film che chiaramente non è un capolavoro, ma ha il suo perchè (che risiede quasi interamente nel fascino psicotico delle Swinton). Vedere questa avvocato in carriera con pulsioni da fase anale freudiana e nevrosi maniaco-ossessive, rimanda alla migliore letteratura psicanalitica.
Un paio di scene lesbo, e la pillola va giù.
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stevesteve
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mercoledì 2 novembre 2011
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luoghi comuni pretenziosi
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un'accozzaglia di luoghi comuni conditi di pretenziosità. Niente altro.
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mary22
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lunedì 5 ottobre 2009
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colonna sonora
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La Meravigliosa sigla iniziale con un mix tra immagini (oniriche, plastiche e pittoriche) e musica(stupenda:Debbie Wiseman) e i respiri di Tilda Swinton, che la recita valgono l'intero film. Un film fatto da donne e comprensibile solo dalle donne. La voce che parla nella protagonista in contrapposizione al suo comportamento è la chiave di un film tutto interiorizzato. Bello. Sopraffino.
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swanz
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mercoledì 28 novembre 2007
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le catene della noia
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Ecco uno di quei film di cui non si può parlar male. Si rischia di essere scambiati per ignoranti o sessisti, ed emarginati dalla compagnia delle amichette impegnate e intellettualoidi. Che tanto non ci sarebbero state, essendo anche un po' lesbichine, tanto per provocare un po' il maschio fallocentrico. Che dire di più? La parte simbolico/onirica del film è semplice psicologismo da dopocena, le promesse pruriginose non valgono una casta pugnetta (è il maschio europeo che parla in me, l'atavico onanista che relega le donne come la bella Tilda a mostrarsi nude nei film d'arte!).
Il risultato è già visto, già sentito, pretenzioso e tutto sommato inutile, nonostante vada ammesso che il film si lascia vedere senza eccessive fatiche.
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Ecco uno di quei film di cui non si può parlar male. Si rischia di essere scambiati per ignoranti o sessisti, ed emarginati dalla compagnia delle amichette impegnate e intellettualoidi. Che tanto non ci sarebbero state, essendo anche un po' lesbichine, tanto per provocare un po' il maschio fallocentrico. Che dire di più? La parte simbolico/onirica del film è semplice psicologismo da dopocena, le promesse pruriginose non valgono una casta pugnetta (è il maschio europeo che parla in me, l'atavico onanista che relega le donne come la bella Tilda a mostrarsi nude nei film d'arte!).
Il risultato è già visto, già sentito, pretenzioso e tutto sommato inutile, nonostante vada ammesso che il film si lascia vedere senza eccessive fatiche. Il problema è che solo un Autore può fare un film d'autore. E quanto alle tette, be', c'è di meglio!
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swanz
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mercoledì 28 novembre 2007
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le catene della noia
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Ecco uno di quei film di cui non si può parlar male. Si rischia di essere scambiati per ignoranti o sessisti, ed emarginati dalla compagnia delle amichette impegnate e intellettualoidi. Che tanto non ci sarebbero state, essendo anche un po' lesbichine, tanto per provocare un po' il maschio fallocentrico. Che dire di più? La parte simbolico/onirica del film è semplice psicologismo da dopocena, le promesse pruriginose non valgono una casta pugnetta (è il maschio europeo che parla in me, l'atavico onanista che relega le donne come la bella Tilda a mostrarsi nude nei film d'arte!).
Il risultato è già visto, già sentito, pretenzioso e tutto sommato inutile, nonostante vada ammesso che il film si lascia vedere senza eccessive fatiche.
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Ecco uno di quei film di cui non si può parlar male. Si rischia di essere scambiati per ignoranti o sessisti, ed emarginati dalla compagnia delle amichette impegnate e intellettualoidi. Che tanto non ci sarebbero state, essendo anche un po' lesbichine, tanto per provocare un po' il maschio fallocentrico. Che dire di più? La parte simbolico/onirica del film è semplice psicologismo da dopocena, le promesse pruriginose non valgono una casta pugnetta (è il maschio europeo che parla in me, l'atavico onanista che relega le donne come la bella Tilda a mostrarsi nude nei film d'arte!).
Il risultato è già visto, già sentito, pretenzioso e tutto sommato inutile, nonostante vada ammesso che il film si lascia vedere senza eccessive fatiche. Il problema è che solo un Autore può fare un film d'autore. E quanto alle tette, be', c'è di meglio!
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(di nathanael)
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