paolp78
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sabato 27 maggio 2023
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protagonisti sbagliati
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Questa frizzante commedia hollywoodiana ha il pregio di giovarsi di una simpatica trama, molto ben sceneggiata, ma ciò nonostante la pellicola non decolla a causa della coppia protagonista composta da Kirk Douglas e Mitzi Gaynor, che in questo contesto non funzionano né singolarmente, né l’uno accanto all’altra dove non trovano la giusta intesa e non riescono a dar vita a dei personaggi realmente accattivanti e capaci di ottenere la simpatia del pubblico.
Il grande Kirk Douglas ha sempre dato il meglio in parti drammatiche o in film di genere che contemplano risvolti avventurosi o comunque scene d’azione, per le quali è adattissimo in virtù del suo aspetto e fisicità che lo rendono molto credibile, viceversa il suo impiego pare fuori luogo in una commedia brillante come questa, classicamente incentrata su equivoci, gag divertenti e la classica storiella d’amore.
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Questa frizzante commedia hollywoodiana ha il pregio di giovarsi di una simpatica trama, molto ben sceneggiata, ma ciò nonostante la pellicola non decolla a causa della coppia protagonista composta da Kirk Douglas e Mitzi Gaynor, che in questo contesto non funzionano né singolarmente, né l’uno accanto all’altra dove non trovano la giusta intesa e non riescono a dar vita a dei personaggi realmente accattivanti e capaci di ottenere la simpatia del pubblico.
Il grande Kirk Douglas ha sempre dato il meglio in parti drammatiche o in film di genere che contemplano risvolti avventurosi o comunque scene d’azione, per le quali è adattissimo in virtù del suo aspetto e fisicità che lo rendono molto credibile, viceversa il suo impiego pare fuori luogo in una commedia brillante come questa, classicamente incentrata su equivoci, gag divertenti e la classica storiella d’amore.
Mitzi Gaynor, che dopo questa pellicola abbandonerà definitivamente il cinema, è sicuramente adatta a questo genere di film, ma non mi è parsa credibile come partner dell’atletico e vissuto Kirk Douglas, con il quale la sofisticata Gaynor mal si accoppia proprio sul piano visivo. Sono certo che se la parte di Douglas fosse stata assegnata a Jack Lemmon o allo stesso Gig Young, impiegato nella pellicola in un ruolo di secondo piano, l’intera opera ne avrebbe molto beneficiato.
Come si diceva infatti il film per il resto è molto convincente: la sceneggiatura è ben scritta e sebbene sia un po’ stravagante, è comunque perfetta per questo genere cinematografico.
Ottimamente calibrata anche la direzione di Michael Gordon, regista di buon mestiere ed abbastanza esperto del genere, nonostante che la sua carriera sia stata in parte compromessa per essere restato tagliato fuori dal giro hollywoodiano in quanto vittima del maccartismo durante gli anni ’50.
Certamente più convincente il resto del cast, rispetto alla coppia protagonista. La sceneggiatura ben strutturata propone una storia con numerosi ruoli di un certo rilievo ricoperti da altrettanti ottimi interpreti: oltre al già ricordato Gig Young, ben figurano l’esperta caratterista Thelma Ritter, molto divertente nella parte assegnatale; nei fondamentali ruoli delle sorelle della protagonista troviamo Leslie Parrish e Julie Newmar entrambe molto brave, con la seconda che si fa maggiormente notare per via della sua prorompente fisicità; infine devono essere citati in ruoli minori William Bendix, William Windom e Dick Sargent, con quest’ultimo che è sicuramente il più in parte dei tre.
La pellicola parte forte, con ottimi spunti ed un ritmo deciso, ma a lungo andare si spenge ed il finale pare un po’ stanco e deludente.
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elgatoloco
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mercoledì 3 aprile 2019
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deliziosa commedia
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"For love or money"(1963, Michael Gordon), deliziosa commedia in cui lo scambio di situazioni e di personaggi, insomma gli ingredienti tipici della commedia dell'arte e di quanto ne proviene(moltissimo, come noto)è pienamente rispettato e replicato. Anche la situazione èp nota: un'anziana richissima signora vuol fare sposare"per bene"le sue figlie e per ognuna ha pronto il"pollo"; per realizzare i suoi scopi assolda un avvocato sempre indebitato, dato che è un playboy incallito e lo "assolda"molto bene; ma alla fine, "falling in love", il prode playboy cede e sposerà una delle ragazze, rinunciando al"piatto ricco"in palio.
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"For love or money"(1963, Michael Gordon), deliziosa commedia in cui lo scambio di situazioni e di personaggi, insomma gli ingredienti tipici della commedia dell'arte e di quanto ne proviene(moltissimo, come noto)è pienamente rispettato e replicato. Anche la situazione èp nota: un'anziana richissima signora vuol fare sposare"per bene"le sue figlie e per ognuna ha pronto il"pollo"; per realizzare i suoi scopi assolda un avvocato sempre indebitato, dato che è un playboy incallito e lo "assolda"molto bene; ma alla fine, "falling in love", il prode playboy cede e sposerà una delle ragazze, rinunciando al"piatto ricco"in palio... "Nihil novi sub sole"(nulla di nuovo sotto il sole, Qohelet), ma servito deliziosamente, con interpreti, maschili(Kirk Douglas, Gig Young,)e soprattutto femminili(Mitzi Gaynor, Thelma Ritter, Leslie Parrish, altre ancora)che rendono i rispettivi ruoli con la relativa caratterizzazione di genere(donne molto femminili, uomini"verdaderos machos"), insomma lo"spirito del tempo"di quell'epoca-metà anni 1960)quando, nei Sixities , la rivoluzione hippie era ancora in fase di fermentazione, non ancora"sbocciata"e veniva comunque messa"fra parentesi"dalla classe dominante USA, come naturalmente le rivolte studentesche di Berkeley, non ancora scoppiate, non"sbocciate"ma ormai in divenire, "work in progress", di cui però l'élite politica e pseudo.culturale non voleva in alcun modo accorgersi. Del resto il potere si fonda anche sull'intrattenimento, che si esprime anche in queste forme, forme, però, bisogna dirlo, oltremodo"rispettabili"in cui chi si affacciava alla scena teatrale, filmica o televisiva sapeva il fatto suo, virtù che ooggi, a tratti(meno negli USA, bisogna ammetterlo, anche per lo stermianto"parco attori"di cui dispongono)sembra delicsamente venir meno o essere in cirisi. Società più semplici, come quella di più di 55 anni fa, erano gestibili diveramente da ora... El Gato
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