giomo891
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lunedì 19 settembre 2022
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un messaggio positivo recensione di giomo891
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The Abyss è un film diretto da James Cameron del 1989.
Una pellicola del genere fantascientifico; sì perché ci sono gli Alieni, che se, nella realtà dovessero esistere ci farebbero riflettere ancora una volta sulla violenza del genere umano, spesso, come in questo caso, come istinto primario di annientare chi è diverso da noi.
Invece se esistessero davvero, il che è molto probabile, li vorremmo esattamente come quelli descritti in questo splendido film.
Ed Harris e Mary Elizabeth Mastrantonio sono due ingegneri petroliferi precedentemente sposati e con ancora alcuni problemi da risolvere. La coppia deve assistere un SEAL della Marina americana nello svolgimento di un'operazione particolarmente delicata, ossia il recupero di un sottomarino nucleare affondato in circostanze misteriose.
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The Abyss è un film diretto da James Cameron del 1989.
Una pellicola del genere fantascientifico; sì perché ci sono gli Alieni, che se, nella realtà dovessero esistere ci farebbero riflettere ancora una volta sulla violenza del genere umano, spesso, come in questo caso, come istinto primario di annientare chi è diverso da noi.
Invece se esistessero davvero, il che è molto probabile, li vorremmo esattamente come quelli descritti in questo splendido film.
Ed Harris e Mary Elizabeth Mastrantonio sono due ingegneri petroliferi precedentemente sposati e con ancora alcuni problemi da risolvere. La coppia deve assistere un SEAL della Marina americana nello svolgimento di un'operazione particolarmente delicata, ossia il recupero di un sottomarino nucleare affondato in circostanze misteriose...
Ma la sorpresa è che strani esseri extra-terrestri sono in fondo all' Oceano; ma non si tratta di alieni invasori, c'è qualcosa di mistico in loro, e, man mano, che Harris e la Mastrantonio si trovano nei guai, grazie al loro invisibile intervento, vengono protetti e salvati.
Forse Cameron ha voluto mandare un reale messaggio di positività, nascosto dietro ad un film fantastico e ben riuscito.
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fulicchio
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venerdì 29 novembre 2019
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1989 fine della guerra fredda
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Un film semplice nella struttura narrativa ma estremamente complesso nella realizzazione tecnica, quasi tre anni di lavoro, difficoltà enormi e stress degli attori per un risultato però sicuramente efficace. Erano gli anni della fin e delll'incubo nucleare e della guerra fredda e il film trasmette un messaggio di speranza e ottimismo, film che oggi lascia una malinconico rimpianto.
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elgatoloco
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martedì 26 marzo 2019
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cameron come sempre interessante, autore e regista
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Questo"The Abyss"(1989)di Cameron è da intendere in senso proprio come anche, forse è persino inutile sottolinearlo. metaforico, dove i due livelli nel film in questione si intrecciano e sin fondono pienamente. James Cameron, da sempre grande specialista di effetti speciali, ma anche autore di cinema quale sceneggiatore, qui va in qualhce modo oltre sé stesso, unendo avventura, azione, spettacolarità (la vicenda del sommerigibile che deve recuperare un suo"collega"nucleare, glii amori, i "disastri", i pericoli, resi con mezzi tecnici nuovissimi, tanto che anche le sequenze subacquee-o subaquee, ormai entrambe le forme sono"omologate"-sono particolarmente convincent, il che non avviene in realtà sempre, anzi)e poesia, con l'apparizione di queste"farfalle"colorate in modo estremamente avvincente-con tonalità tendenti al rosa e al violetto, di per sè evocative-che sono in realtà specie aliene in fondo al mare.
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Questo"The Abyss"(1989)di Cameron è da intendere in senso proprio come anche, forse è persino inutile sottolinearlo. metaforico, dove i due livelli nel film in questione si intrecciano e sin fondono pienamente. James Cameron, da sempre grande specialista di effetti speciali, ma anche autore di cinema quale sceneggiatore, qui va in qualhce modo oltre sé stesso, unendo avventura, azione, spettacolarità (la vicenda del sommerigibile che deve recuperare un suo"collega"nucleare, glii amori, i "disastri", i pericoli, resi con mezzi tecnici nuovissimi, tanto che anche le sequenze subacquee-o subaquee, ormai entrambe le forme sono"omologate"-sono particolarmente convincent, il che non avviene in realtà sempre, anzi)e poesia, con l'apparizione di queste"farfalle"colorate in modo estremamente avvincente-con tonalità tendenti al rosa e al violetto, di per sè evocative-che sono in realtà specie aliene in fondo al mare. Senza particolari determinazioni geografiche o oceanografiche(anni dopo Cameron avrebbe firmato il non memorabile"Titanic", "trainato"dall'allora poco più che ventenne Di Caprio...), senza l'insistenza sul pericolo delle armi nucleari-il riferimento c'è, ma è abbastanza vago-l'autore crea qui dunque un film particolare, evocativo, in qualche modo anche"nuovo"(diffi cile, ormai, parlare di" novità"tout court....), e quindi tocca sensibilità da riscoprire, senza voler peraltro inauguare un genere cinematografico"nuovo". Ed Harris e Mary Elisabeth Mastantonio, attori in qualche modo"classici"di Cameron, svolgono i rispettivi ruoli con professionalità esemplare, come anche Michael Bien. Regia, sceneggiatura, fotografia"concorrono"Un a volta tanto pienamente e in modo congruente alla creazione di un'opera. El Gato
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contrammiraglio
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giovedì 4 maggio 2017
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nzomma
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Il buon Cameron ha decisamente fatto di meglio e di nuovo: militari birboni ed ottusi, buona tensione, sagra dei lieti fine con trionfo di kitsch.
Visto perché andava visto, ma niente di che, peccato.
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gustibus
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sabato 7 gennaio 2017
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cinema...da favola!!!!
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Stasera in streaming mi sono visto nella versione 162minuti....un favoloso FILM gia'visto una decina di volte..MA mai con i25minuti di extended!!..ah che spettacolo..REGIA superstar(con EASTWOOD,SPIELBERG,anche Cameron lo annovero tra i 3registi piu'bravi al mondo!)...musiche da OSCAR...effetti si!che hanno preso L'OSCAR....se non fosse stato nel finale con il racconto sulla fine dell'umanita'...un po' troppo AMERICANO...MERITAVA le 5stelle!...stavolta sono contrario alle 3stelle date da voi.....w...w...wiva il vero e solo CINEMA da smoking in poltrona per godersi uno tra i 100film PIU'BELLI.
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raysugark
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domenica 17 febbraio 2013
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il miglior film degli anni80
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Uno dei film di fantascienza più iinimaginabile che abbia mai visto una bellissima avventura negli abissi più profondi, James Cameron è un vero genio con questo film è un vero capolavoro di fantascienza degli anni 80.
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nicolas bilchi
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lunedì 5 settembre 2011
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the abyss.
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Dei 140 minuti (o 170 nella Director's Cut, che è ancora più straziante...) di cui il film The Abyss è composto, solamente la scena della discesa di Brigman verso il fondale marino e quella del suo incontro con gli alieni possono essere veramente definite come pagine di buon cinema; esse ci indicano tristemente ciò che questo film avrebbe dovuto essere e non è stato affatto. Probabilmente seguendo il vecchio adagio "caval che vince non si cambia", Cameron, forte del successo del suo film precedente, Aliens - Scontro finale, ripropone la stessa impostazione del film, solo cambiando la cornice entro cui si sviluppano gli eventi.
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Dei 140 minuti (o 170 nella Director's Cut, che è ancora più straziante...) di cui il film The Abyss è composto, solamente la scena della discesa di Brigman verso il fondale marino e quella del suo incontro con gli alieni possono essere veramente definite come pagine di buon cinema; esse ci indicano tristemente ciò che questo film avrebbe dovuto essere e non è stato affatto. Probabilmente seguendo il vecchio adagio "caval che vince non si cambia", Cameron, forte del successo del suo film precedente, Aliens - Scontro finale, ripropone la stessa impostazione del film, solo cambiando la cornice entro cui si sviluppano gli eventi... e neanche troppo, in fin dei conti: come nel sequel del film di Ridley Scott un corpo di baldanzosi marines veniva spedito nello spazio siderale con la missione segreta (anche per molti di loro) di sterminare la proliferante stirpe extratterestre, così i tecnici di The Abyss vengono spediti in un altro "spazio", stavolta sottomarino, calandosi in un universo sconosciuto e oscuro. Per il resto, la trama si sviluppa secondo la struttura trita e ritrita di tanti action-movies di serie B: c'è la coppia in crisi che, bloccata in una situazione di estremo pericolo, è costretta a riavvicinarsi e a scoprire sentimenti ancora vivi, solo sottesi all'orgoglio degli ex coniugi (a tal proposito, va menzionata per la sua insopportabile sdolcineria la scena finale, con Bud e Lindsey che si baciano sopra la gigantesca astronave emersa dalle acque, in un contrasto visivo difficilmente digeribile); c'è il classico cattivone interno alla squadra col suo fido scagnozzo, c'è l'immancabile scazzottata risolutiva e - perchè no? - anche qualche ordigno nucleare qua e là, che mette sempre una certa angoscia. Il tono ironico è inevitabile di fronte ad un film così malriuscito, frutto di una base di partenza errata, cioè credere che l'atmosfera d'azione di Aliens potesse essere riproposta anche negli abissi, e che delude fortemente tenendo conto delle opere precedentemente realizzate da James Cameron, che qui realizza il primo (e certo non l'ultimo) di una serie di più o meno gravi passi falsi che costelleranno la sua carriera, minandone il valore come regista nella riflessione su quale posto egli debba occupare nella storia del cinema. L'idea di fondo del contatto con entità più sviluppate di quella umana, che ci mettono in guardia dal nostro stesso potere tecnico-scientifico, diretto in senso autodistruttivo, ha un sapore vagamente kubrickiano e riecheggia con una certa forza l'atmosfera di allarmismo ed indignazione etica propria di grandi capolavori del passato come Ultimatun alla Terra di Wise; ma in quelle pellicole prevaleva, come era doveroso che fosse, l'aspetto riflessivo e contemplativo, con la conseguenza visiva di una maggiore lentezza dell'opera rispetto a tanti altri film di genere. Cameron invece, compiendo un errore tanto clamoroso quanto grossolano, dimostra di non avere abbastanza acutezza intellettual-cinematografica da rendersi conto dell'impossibilità di conciliare un messaggio morale di questo tipo con il ritmo forsennato e con tutti gli stereotipi d'obbligo nel cinema d'azione, creando una contrapposizione che gioca a svantaggio di ambedue gli elementi: da un lato tutta la parte avventerusa risulta secondaria e priva di mordente per l'osservatore, dall'altro il "cuore" del film viene raggiunto solo nel finale, cioè dopo 120 o 150 minuti di pura spossatezza psicologica per il povero pubblico, costretto a sorbirsi una valanga interminabile di situazioni banali e stridenti con l'atmosfera "sacra" del mondo sconosciuto del mare.
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(di eraserhead89)
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hannibal
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martedì 14 settembre 2010
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viaggio negli abissi del mondo
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E' un film molto bello. Stupefacenti gli effetti scenici nonostante la tecnologia retrò di quei tempi. Da non perdere.
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f.vassia 81
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giovedì 6 maggio 2010
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il fascino degli abissi
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Data la sua celebre passione per le profondità marine, Cameron non ha avuto difficoltà a regalarci immagini davvero affascinanti;la sceneggiatura, però, non convince del tutto, specie sul versante fantascientifico. Poco approfonditi i personaggi, mentre è meritatissimo l'Oscar per gli effetti speciali.
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roberta gilmore
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giovedì 25 febbraio 2010
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buonismo americano, ma molto ben strutturato
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in effetti è vero: gli alieni non ci stanno di certo aspettando a 7500 metri di profondità con il messaggio "pace e amore" stampati in volto, eppure questo film a me è piaciuto, io l'ho apprezzato ed ammirato. forse perchè ci presenta un uomo in versione nuova, pacifico con gli "alieni" e che riesce probabilmente a dar loro il coraggio, la speranza di potersi mostrare all'umanità perchè saranno accettati. in effetti, gli alieni hanno vissuto chissà quanti secoli nell'abisso dell'oceano, eppure, soltanto grazie alla coppia in crisi che riscopre il sentimento dell'Amore, essi decidono di mostrarsi all'umanità, perchè questo sentimento che si risveglia nei protagonisti li porta ad accettare l'altro e a non temerlo, ma a comprenderlo.
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in effetti è vero: gli alieni non ci stanno di certo aspettando a 7500 metri di profondità con il messaggio "pace e amore" stampati in volto, eppure questo film a me è piaciuto, io l'ho apprezzato ed ammirato. forse perchè ci presenta un uomo in versione nuova, pacifico con gli "alieni" e che riesce probabilmente a dar loro il coraggio, la speranza di potersi mostrare all'umanità perchè saranno accettati. in effetti, gli alieni hanno vissuto chissà quanti secoli nell'abisso dell'oceano, eppure, soltanto grazie alla coppia in crisi che riscopre il sentimento dell'Amore, essi decidono di mostrarsi all'umanità, perchè questo sentimento che si risveglia nei protagonisti li porta ad accettare l'altro e a non temerlo, ma a comprenderlo. per me, un ottimo film, consigliato a tutti gli amanti del cinema!!
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