Le onde del destino

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Un film di Lars von Trier. Con Katrin Cartlidge, Stellan Skarsgård, Emily Watson, Jean-Marc Barr, Udo Kier.
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Titolo originale Breaking the Waves. Drammatico, durata 158 min. - Danimarca 1996. - Lucky Red uscita venerdì 11 ottobre 1996. MYMONETRO Le onde del destino * * * - - valutazione media: 3,40 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari. Acquista »
   
   
   
carloalberto martedì 9 giugno 2020
uno più uno fa uno Valutazione 4 stelle su cinque
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 Breaking the Waves, ovvero le onde, Bess e Jan, che si frangono l’una nell’altra e, per poco, sembrano sopraffarsi e l’una vincere sull’altra. Poi, non riesci a distinguerle e non sai più quale delle due ha preso il sopravvento, perché di due ce n’è una soltanto e confluisce subito nelle altre, confondendosi nel mare. Così è l’amore, la forza dell’attrazione naturale, che coinvolge i due protagonisti, sino al punto che non sai se l’uno vive ormai assorbito nel mondo dell’altro, obbedendo alle sue leggi e si comporta come una marionetta piegandosi ad ogni suo volere, o è l’altro, sopravvissuto per miracolo, per qualche istante, che, nell’immaginazione premorte, nel volgere di pochi istanti, non sogna il paradiso dei cristiani, ma, nella simbiosi totale con l’essere amato, viene inglobato dalla personalità in apparenza più debole, vive le sensazioni, le emozioni e perfino le allucinazioni della sua donna, che credeva di parlare con Dio chiamandolo padre. [+]

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ennio venerdì 26 gennaio 2018
emily watson e basta Valutazione 4 stelle su cinque
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Il film è di qualità, ma non so che destino avrebbe avuto senza la grande interpretazione della Watson al suo esordio, inquadrata quasi di continuo nella sua maschera tragicomica e intensamente spirituale. E' un pò stantìo il dibattito se qui si narri del grande dono dell'amore e della bontà o semplicemente di una ragazza mezza scema, o se più probabilmente le due cose coesistono. La descrizione dell'ambiente conservatore e retrivo nelle lontane lande scozzesi appare eccessivo e un pò fuori tempo.

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il befe lunedì 9 marzo 2015
capolavoro Valutazione 5 stelle su cinque
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bello

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lucadrago lunedì 21 luglio 2014
uno dei migliori film mai visti Valutazione 5 stelle su cinque
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Cos'è L'amore? Cosa si arriva a fare per qualcuno? Fin dove vi spingereste per non perdere la speranza? Io vedendo questo gioiello di 3 ore (che si sentono tutte) alle 9 di mattina, dopo aver esplorato la "grazia" (Grace-kidman) con dogville, l'amore materno e il sacrificio di Dancer in the dark e la perdita di un figlio con Antichrist mi sono deciso, mandando a quel paese aldo giovanni e giacomo a vedere Le onde del destino. Tre cose: appartenenza, egoismo e disperazione. L'appartenenza è legata alla comunità di cui Bess (una Straordinaria Emily Watson) fa parte, cinica, impietosa e tiranna (già vista a tratti in Dogville), ma anche a un uomo e a Dio. [+]

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paskmark domenica 27 aprile 2014
vuoto Valutazione 1 stelle su cinque
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Partiamo dalla trama: una psicopatica ninfomane scopre il sesso con un rachitico danese dalle mani gonfie cognitivamente inabile a gestire la sua follia e si lascia trasportare dalle perversioni dell'uomo dopo che un incidente l'ha reso impotente ma infoiato innestandole su un delirio mistico che rasenta (come nella realtà di tutti giorni) l'assurdità, il tutto sullo sfondo di un bigottissimo villaggio protestante che è responsabile di un inutile sacrificio finale. Perchè inutile? Perchè una donna è proprietaria della propria vagina e può farci quello che vuole. Proseguiamo con la morale: le donne sono tutte delle povere sceme mezze matte e demoniache che si abbasserebbero a qualunque nefandezza pur di assecondare gli uomini; il tutto giustificato dalla profonda fede che permette loro di trasfigurare la perversione nel sacrificio fino alla miracolosa salvezza finale. [+]

[+] dimenticavo (di paskmark)
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jacopo b98 martedì 27 agosto 2013
grandiosa prova di emily watson! Valutazione 2 stelle su cinque
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 In un villaggio scozzese Bess (Watson), ragazza malata di mente, sposa Jan (Skarsgård). Quando quest’ultimo rimane paralizzato in seguito ad un incidente sul lavoro, ella si degrada a prostituta per aver esperienze sessuali da raccontare al marito. Osannato dalla critica a Cannes ’96 è un film celebrativo, emozionante, coinvolgente, sadico e vergognoso. Von Trier (anche sceneggiatore) dirige una storia “sporca” di sesso e violenza. La parte migliore, si potrebbe dire, fino all’incidente di Jan. Poi arriva la vergognosa seconda parte in cui il regista ci serve una pietanza fredda e la condisce con una malsana ironia: il sadismo di Jan è impressionante, eppure lui alla fine è innamorato di Bess: ma che senso ha? Prima la fa rinchiudere in manicomio e la riduce e prostituta, poi piange sul suo cadavere. [+]

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shiningeyes giovedì 2 maggio 2013
la devozione e il sacrificio Valutazione 4 stelle su cinque
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Con questo film sale alla ribalta il nome del regista danese Lars Von Trier, le sue manie e perversioni, consegnandoci un'opera di rara bellezza e triste come non poche.

In sintesi, il film, è una riflessione sulla devozione, divisa a metà tra, amore e Dio, in questo caso. La protagonista, Bess Mcneill (interpretata magnificamente da Emily Watson) è un'anima pura che non conosce altro che l'amore, che lei sempre ha dato e che quando gli viene dato, gli piace così tanto che non se ne vuole separare (la partenza per lavoro del marito), tanto che, per un caso o per volere divino, suo marito rientrerà tetraplegico per un incidente di lavoro. [+]

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arnaco giovedì 10 gennaio 2013
amore e fede Valutazione 3 stelle su cinque
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Oltre al tema dell'amore (ampiamente commentato in tutti gli interventi) il regista tratta in modo altrettanto crudo e provocatorio il tema della fede, contrapponendo la fede pura e spontanea di Bess a quella convenzionale degli altri appartenenti alla comunità. Bess ha un rapporto diretto con un suo Dio che non esiste al di fuori della sua spiritualità, tant'è che è lei stessa a darsi le risposte alle sue stesse domande. Anche se tutti i dialoghi/monologhi avvengono in chiesa Bess non è di nessuna chiesa, tanto meno di quella chiesa che in nome di una religione (cattolica da quanto ho potuto capire) si erge a giudice severo del comportamento degli uomini, fino a condannarli irrevocabilmente all'inferno, se hanno peccato. [+]

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maximilione martedì 16 ottobre 2012
d'amore, sull'amore, oltre l'amore. Valutazione 0 stelle su cinque
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E' il 1996 l'anno in cui la poetica estrema, distruttiva e anticonvenzionale di Lars von Trier si propaga come fenomeno d'interesse internazionale, in seguito al prestigioso riconoscimento che la Giuria di Cannes assegna a un folle, sgangherato e stupendo melodramma del regista danese, stupidamente distribuito in Italia come Le onde del destino, titolo che disperde tutta la carica eversiva di cui

invece la denominazione originale sembra caricarsi, al pari di un'esplicita dichiarazione di poetica. [+]

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luca scial� giovedì 12 luglio 2012
un legame disperatamente indissolubile Valutazione 4 stelle su cinque
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In una piccola comunità bigotta scozzese vive Bess, ragazza un po' ritardata di mente che sposa Jan, aitante operaio sulle piattaforme petrolifere. I due si amano, nonostante la diffidenza delle persone che li circondano. Ma Bess non riesce a sopportare che lui parta per lavoro e stia fuori. Si augura che torni per sempre da lui e in un certo modo le sue preghiere vengono ascoltate: Jan ha un incidente sul lavoro e rimane paralizzato. Il loro amore diventa così sofferto, ma anche simbiotico fino alla perversione e al drammatico epilogo.
Con un film intenso lungo due ore e mezzo, un prologo, 8 capitoli e un epilogo , Lars von Trier ci racconta una storia d'amore drammatica e tormentata. [+]

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