stefano capasso
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venerdì 20 settembre 2019
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un amore sofferto che fa crescere
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Tomek ha 19 anni ed è innamorato della dirimpettaia, una donna matura, che spia tutte le sere con un binocolo. Riesce ad entrare in contatto con lei e ad avere un appuntamento. Ma le diverse concezioni dell’amore porteranno ad un esito non positivo.
Kieslowski riprende il suo film del decalogo e lo amplia. L’incontro tra il giovane e la donna matura diventa il paradigma di due concezioni diverse dell’amore e tutto sommato della vita. Il ragazzo ha un sentimento puro, che non chiede molto, mentre la donna ormai disillusa non crede all’amore e il suo approccio è cinico e disinibito. Nonostante il finale drammatico il film, messo in scena dal regista con l’acume psicologico che gli è proprio, l’incontro permette ai due protagonisti di fare un passo avanti nella loro esistenza.
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Tomek ha 19 anni ed è innamorato della dirimpettaia, una donna matura, che spia tutte le sere con un binocolo. Riesce ad entrare in contatto con lei e ad avere un appuntamento. Ma le diverse concezioni dell’amore porteranno ad un esito non positivo.
Kieslowski riprende il suo film del decalogo e lo amplia. L’incontro tra il giovane e la donna matura diventa il paradigma di due concezioni diverse dell’amore e tutto sommato della vita. Il ragazzo ha un sentimento puro, che non chiede molto, mentre la donna ormai disillusa non crede all’amore e il suo approccio è cinico e disinibito. Nonostante il finale drammatico il film, messo in scena dal regista con l’acume psicologico che gli è proprio, l’incontro permette ai due protagonisti di fare un passo avanti nella loro esistenza. Tomek sembra avere difficoltà ad esperire emozioni, cosi come la donna del resto. L’unicità e anche il dolore che scaturisce da questa storia consente ai due di accedere ad emozioni come non avveniva prima, aprendo la strada a nuove possibilità di incontri più soddisfacenti
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m.d.c
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giovedì 29 aprile 2010
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lo sguardo di kiesloski sull'amore
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Una insondabile passione spinge il diciannovenne Tomek a spiare la provocante e disinvolta dirimpettaia Magda. Il giovane, all'insaputa della donna, la tampina, ne interrompe gli incontri amorosi, la convoca con dei falsi avvisi allo sportello dell'ufficio postale dove lavora, le consegna di prima mattina il latte solo per ammirarla, ancora assonnata, in vestaglia. Dopo una disperata confessione e un pestaggio subito da uno degli accompagnatori della donna,il tormentato Tomek ottiene un incontro con l'amata che si risolve in un fallimento. Fuggito per la vergogna, con un gesto estremo si taglia le vene ed è condotto in ospedale. Nel frattempo,quasi imprevedibilmente, è Magada a cercarlo con insistenza, a spiare dalla sua finestra l'appartamento di fronte in attesa di rivedere l'ombra del suo introverso corteggiatore.
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Una insondabile passione spinge il diciannovenne Tomek a spiare la provocante e disinvolta dirimpettaia Magda. Il giovane, all'insaputa della donna, la tampina, ne interrompe gli incontri amorosi, la convoca con dei falsi avvisi allo sportello dell'ufficio postale dove lavora, le consegna di prima mattina il latte solo per ammirarla, ancora assonnata, in vestaglia. Dopo una disperata confessione e un pestaggio subito da uno degli accompagnatori della donna,il tormentato Tomek ottiene un incontro con l'amata che si risolve in un fallimento. Fuggito per la vergogna, con un gesto estremo si taglia le vene ed è condotto in ospedale. Nel frattempo,quasi imprevedibilmente, è Magada a cercarlo con insistenza, a spiare dalla sua finestra l'appartamento di fronte in attesa di rivedere l'ombra del suo introverso corteggiatore. Quando si convince del suo ritorno bussa alla sua porta e, senza riuscire a parlargli (ancora segnato da quell'esperienza lui sta dormendo)immagina sorridente cosa potrà riservarle il futuro, accanto a quel fragile ragazzo. Con il suo Breve film sull'amore (in modo improvvido titolato da noi come il nono comandamento) Kieslowki non risparmia allo spettatore un'analisi lucidissima e spietata delle sfaccettature dell'amore,delle segrete alchimie che goveranno le relazioni,inscenando un confronto fra l'impeto della giovinezza e la disillusione della maturità che si conclude con un cauto invito alla speranza (mentre amaro e raggelante è l'epilogo nella versione breve che appartiene al Decalogo). Come di consueto (almeno per i suoi osservatori più attenti) il grande autore polocco sorveglia i suoi personaggi dalle retrovie con un occhio vigile e privo di indulgenza, mostrandoli nei loro slanci e nelle affannose contorsioni emotive con la sottigliezza tipica dell'osservatore che registra senza giudicare. E, attraverso il suo sguardo dolente, ci consegna con naturalezza un'altra trama di sentimenti memorabile.
Matteo De Chiara
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