paolp78
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domenica 19 novembre 2023
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poco genuino, ma se la cava lo stesso
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Commedia sentimentale diretta dall’esperto del genere Garry Marshall, famoso per numerose pellicole dello stesso genere e di grande successo, tra cui la più celebre resta sicuramente “Pretty Woman”.
Anche in questo film di metà anni ’80, come nei successivi, Marshall adotta una narrazione briosa e divertente, che mette di buon umore, innestando in questo contesto la storia principale. In questo caso al centro della pellicola non c’è però una storia d’amore, che seppur in secondo piano è comunque presente, bensì il rapporto affettivo tra il protagonista ed i genitori, in particolare il padre.
Si tratta di un argomento notoriamente molto commovente ed intimo, dove il legame è profondo e molto particolare: Marshall nel trattarlo si affida ad abusati luoghi comuni e situazioni stereotipate, tuttavia l'opera nel suo complesso funziona abbastanza, essenzialmente grazie alla bravura dei due interpreti Tom Hanks, ancora giovane ed in rampa di lancio, ed il vecchio Jackie Gleason, qui alla sua ultima interpretazione.
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Commedia sentimentale diretta dall’esperto del genere Garry Marshall, famoso per numerose pellicole dello stesso genere e di grande successo, tra cui la più celebre resta sicuramente “Pretty Woman”.
Anche in questo film di metà anni ’80, come nei successivi, Marshall adotta una narrazione briosa e divertente, che mette di buon umore, innestando in questo contesto la storia principale. In questo caso al centro della pellicola non c’è però una storia d’amore, che seppur in secondo piano è comunque presente, bensì il rapporto affettivo tra il protagonista ed i genitori, in particolare il padre.
Si tratta di un argomento notoriamente molto commovente ed intimo, dove il legame è profondo e molto particolare: Marshall nel trattarlo si affida ad abusati luoghi comuni e situazioni stereotipate, tuttavia l'opera nel suo complesso funziona abbastanza, essenzialmente grazie alla bravura dei due interpreti Tom Hanks, ancora giovane ed in rampa di lancio, ed il vecchio Jackie Gleason, qui alla sua ultima interpretazione.
Benché Hanks usufruisca di un minutaggio molto superiore davanti alla macchina da presa, risultando il vero protagonista del film, Gleason lascia il segno e ruba quasi la scena con la sua forte personalità e l’ingombrante ed elegante presenza scenica.
La pellicola per il resto non funziona molto.
La sceneggiatura non incanta e i dialoghi appaiono artefatti e superficiali, da pubblicità progresso. Anche le parti di alleggerimento comico si risolvono in scenette poco ficcanti, caratterizzate da una comicità scontata e piatta.
Il messaggio del film è quello certamente condivisibile di non restare succubi del carrierismo imposto dalla frenetica società moderna e ritagliarsi invece del tempo per coltivare i veri affetti e rapporti umani; nulla da eccepire nel merito, ma le modalità con cui l’operazione viene realizzata lasciano a desiderare.
Nel cast c’è anche Eva Marie Saint nella parte della madre di Hanks e moglie di Gleason; le altre due parti femminili di rilievo sono ricoperte da due attrici la cui carriera non è mai decollata, Bess Armstrong e Sela Ward. Infine si ricorda la partecipazione del caratterista Héctor Elizondo, attore utilizzatissimo da Marshall.
Il buon finale riesce anche a commuovere un po’.
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