luismario
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domenica 22 febbraio 2015
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viaggio in marocco,tour nel deserto marrakech 4x4
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Il tour organizzato con www.Tour-Marocco.com da Moustapha Oulfakir si puo’ definire con un solo aggettivo: PERFETTO!
Perfetto per la professionalità dimostrata in tutte le fasi del tour :dai contatti iniziali via mail,dalla proposta iniziale di viaggio ben dettagliata,dalla scelta degli alberghi,dagli spostamenti in macchina,e dagli appuntamenti.
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Il tour organizzato con www.Tour-Marocco.com da Moustapha Oulfakir si puo’ definire con un solo aggettivo: PERFETTO!
Perfetto per la professionalità dimostrata in tutte le fasi del tour :dai contatti iniziali via mail,dalla proposta iniziale di viaggio ben dettagliata,dalla scelta degli alberghi,dagli spostamenti in macchina,e dagli appuntamenti.Per noi quattro era la prima volta che andavamo in Marocco per cui abbiamo scelto il tour propostoci da Moustapha di 12 giorni che è risultato come spesa conveniente e che prevedeva nell’ordine: la visita delle Città Imperiali,Rabat,Meknes,Volubilis, Fes,Midelt,la valle di Ziz,le Dune di Merzouga (Erg Chebbi )all’inizio del deserto,tour in 4x4 nel deserto ,notte in tenda nel deserto con trasferimento su dromedari,Gole di Todra,Valle di Dades e Valle delle Rose,Alto Atlante.E ancora Skoura, Quarzazate,Ait Benhaddou,Marrakeck e Essaouira.Un itinerario veramente ben studiato che ci ha permesso di conoscere appieno le bellezze di quella parte del Marocco.E’ stato lo stesso Moustapha Oulfakir a venirci ad accogliere all’aeroporto di Casablanca con il suo comodo 4x4 Toyota Prado ed è stato lui ad accompagnarci per tutto il tour : grande disponibilità,simpatia,entusiasmo,molto discreto,mai invadente,prudente sicurissimo nella guida sia su strada che sulle piste ,sempre disponibile a dare informazioni ,conversare (parla 3 lingue e in particolare bene l’ italiano),fermarsi per mercati, per fare foto . Anche la scelta dei Riad si è dimostrata vincente: molto belli,tanti con piscina e con buoni ristoranti,puliti e con ottima accoglienza ;nelle città imperiali scelti vicino alle Medine e quindi in posizione strategica per la visita.Nelle Città Imperiali Moustapha ci affidava per la visita a guide professioniste del posto ,quindi sicurezza, nessuna perdita di tempo e soprattutto visita a tutto cio’ che c’era da vedere senza…perdersi .Molto interessante il giro nel deserto fatto con il 4x4 con Mohamed fratello minore di Mustapha e l’incontro con i nomadi berberi. Indimenticabile l'esperienza della notte nel campo tendato con bella passeggiata su dromedario :arrivo a sera inoltrata ,cena,musica e ritorno al mattino presto sempre in dromedario per ammirare una suggestiva alba sulle dune. Emozionante lo spostamento in 4x4 su antica pista sull’Atlante con simpatica accoglienza ,con offerta di te, da parte di nomadi che vivono in grotte.Se andrete in queste terre ricordatevi di portare con voi piccoli regalini o caramelle per i bambini, i loro sorrisi vi apriranno il cuore !Per chi vuole scoprire le bellezze del Marocco o il fascino del deserto consiglio vivamente di contattare Moustapha che grazie Tour-Marocco.com anche a lui e al suo staff potrete viaggiare con tutta tranquillità.Potrete affidarvi a loro con la massima fiducia perché sono persone molto professionali e affidabili che svolgono il loro lavoro con entusiasmo e in maniera eccellente per cui consiglieremo vivamente i nostri conoscenti a fare un viaggio con questa Agenzia!!!!
Nella speranza di tornare presto in Marocco Grazia,Ketty ,Giancarlo e Dino ringraziamo ancora Moustapha ….. inch’Allah
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fabio secchi frau
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giovedì 25 agosto 2005
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esiste una legione straniera di noi donne
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Tratto da un romanzo di Benno Vigny, il film ha per protagonista la cantante di cabaret, Amy Jolly (Marlene Dietrich) che arriva nell’afoso Marocco spagnolo e si innamora del legionario semplice ed incallito dongiovanni Tom Brown (Gary Cooper). Ma per via della poca sicurezza di costui si fa mantenere da un ricco e agiato pittore, con il quale arriva perfino a fidanzarsi, lasciando il mondo dello spettacolo. Quando però Gary Cooper torna da una missione pericolosa, lo raggiunge e, abbandonate tutte le ricchezze materiali, lo segue (scalza) nel Sahara per stargli vicina, assieme ad altre donne marocchine innamorate dei loro uomini. L’amore trionfa sempre!
Primo film fra sei prodotti dalla Paramount della coppia Sternberg-Dietrich che avevano già lavorato assieme ne “L’Angelo Azzurro”.
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Tratto da un romanzo di Benno Vigny, il film ha per protagonista la cantante di cabaret, Amy Jolly (Marlene Dietrich) che arriva nell’afoso Marocco spagnolo e si innamora del legionario semplice ed incallito dongiovanni Tom Brown (Gary Cooper). Ma per via della poca sicurezza di costui si fa mantenere da un ricco e agiato pittore, con il quale arriva perfino a fidanzarsi, lasciando il mondo dello spettacolo. Quando però Gary Cooper torna da una missione pericolosa, lo raggiunge e, abbandonate tutte le ricchezze materiali, lo segue (scalza) nel Sahara per stargli vicina, assieme ad altre donne marocchine innamorate dei loro uomini. L’amore trionfa sempre!
Primo film fra sei prodotti dalla Paramount della coppia Sternberg-Dietrich che avevano già lavorato assieme ne “L’Angelo Azzurro”. Marlene Dietrich mantiene ancora l’aspetto di una femme fatale, un po’ ambigua (si veste in frac e ci scappa anche un bacio saffico con una donna del pubblico durante il suo show) e un po’ tragica (la frase “ESISTE UNA SPECIE DI LEGIONE STRANIERA DI NOI DONNE” rimane scolpita nel film e ne diventa epitaffio). Amy Jolly è una copia di Lola-Lola, ma a differenza della precedente, Amy si confronta con un altro mito divistico (incarnato dal bellissimo ed intraprendente Gary Cooper) quello dell’homme fatale, bramato e fortemente voluto da tutte le donne, ma inafferrabile.
Il film è un incanto per gli occhi. A partire dai costumi di Travis Banton, il più bello è senza dubbio quello che indossa la Dietrich durante la cena per il fidanzamento, fino ad arrivare alla costruzione delle scene (alcune delle riprese sono state aggiunte da Lucien Ballare) che sono un vero tripudio all’estetica visiva, come la scena finale, quando Amy, sulla porta della città, vede il suo uomo andare nel deserto. Non manca il gusto per la musica, le canzoni, allora spudorate, “Give me the man”, “What am I bid for my apples?” (entrambe di Leo Robin) e “Quand l’amour meurt” (di Cremieux e Millandy), rendono questo film una piccola e perversa perla della storia del cinema.
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