enzo70
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giovedì 25 febbraio 2021
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verdone e la buy prendono in giro le psicosi
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Carlo Verdone va a nozze con le psicosi, i farmaci, le paure e le ansie. Gli ingredienti di questo vecchio e bel film in cui il Carlo nazionale interpreta Bernardo, un giornalista alla perenne ricerca di uno scoop su Jimi Hendrix e dell’equilibrio nella vita. Lasciato dalla compagna Bernardo si ritrova solo, ma l’incontro con una donna ancora più alla ricerca di sé stessa di lui lo costringe a sentirsi responsabile. Bellissima Margherita Buy, al tempo ancora giovane promessa del cinema italiano, e brava. Un film molto gradevole.
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elgatoloco
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venerdì 12 luglio 2019
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le sgridate di sergio leone erano servite, ma...
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Questo"Maledetto il giorno che ti ho incontrato"(1992)di Carlo Verdone, a parte l'indubbia bravura degli interpret(Verdone forse al"top", Margherita Buy già veramente bravai anche nelle poche scene teatrali), mostra "la coda del tempo", ossia sia l'epoca(inizio anni 1990, perdita o almeno corrosione-crisi negativa degli ideali-valori, che corrisponde alla quasi perdita della giovinezza, sia anche la crisi di Verdone, che all'epoca voleva dimenticare la componente ridanciana del suo cinema, per volgersi al para-drammatico o meglio alla Stilmischung tra commedia e dramma esistenziale-psicologico(entrambi i protagonisti attraversano una crisi esistenziale da abbandono e da vuoto esistenziale, conseguente ma anche autonomo, in certo modol dallo stesso), un po', forse, sulla scorta di Woody Allen, che, anch'egli, successivamente ha rittovato un nuovo modelllo d comicità.
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Questo"Maledetto il giorno che ti ho incontrato"(1992)di Carlo Verdone, a parte l'indubbia bravura degli interpret(Verdone forse al"top", Margherita Buy già veramente bravai anche nelle poche scene teatrali), mostra "la coda del tempo", ossia sia l'epoca(inizio anni 1990, perdita o almeno corrosione-crisi negativa degli ideali-valori, che corrisponde alla quasi perdita della giovinezza, sia anche la crisi di Verdone, che all'epoca voleva dimenticare la componente ridanciana del suo cinema, per volgersi al para-drammatico o meglio alla Stilmischung tra commedia e dramma esistenziale-psicologico(entrambi i protagonisti attraversano una crisi esistenziale da abbandono e da vuoto esistenziale, conseguente ma anche autonomo, in certo modol dallo stesso), un po', forse, sulla scorta di Woody Allen, che, anch'egli, successivamente ha rittovato un nuovo modelllo d comicità. Sono considerazioni che vogliono essere, in realtà, meramente descritive, ma si riferiscono, certo, anche a una certa caduta di tono nella produzione di Verdone, in realtà incapace, all'epoca, di scrivere-dirigere-intepretare qualcosa di sostanzialmente diverso da un produzione mainstream, diciamo così. Rimane la stima per un Verdone, cui le strigliate che racconta, da parte di Sergio Leone, amico del padre, grande storico dello spettacolo, erano indubbiamente servite... El Gato
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lucascialo
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domenica 4 novembre 2018
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il duetto perfetto verdone-buy
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Bernardo (Carlo Verdone) è un giornalista musicale romano che vive a Roma, psico-farmaci dipendenti. La sua già fragile condizione umorale peggiora quando la sua compagna decide di mollarlo per un collega francese. Decide di andare in psicoanalisi e qui conosce un'altra paziente, Camilla (per gli amici Billa, interpretata da Margherita Buy), iniziando a condividere con lei sventure reciproche. Il tutto, mentre Bernardo deve concludere un importante film biografico su Jimi Hendrix. Primo film di Carlo Verdone con Margherita Buy, che ben interpreta i personaggi insicuri e nevrotici tipici dei film di Verdone. Il regista-attore e l'attrice ben duettano, dando vita a scenette divertenti e siparietti basati su imprevisti.
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Bernardo (Carlo Verdone) è un giornalista musicale romano che vive a Roma, psico-farmaci dipendenti. La sua già fragile condizione umorale peggiora quando la sua compagna decide di mollarlo per un collega francese. Decide di andare in psicoanalisi e qui conosce un'altra paziente, Camilla (per gli amici Billa, interpretata da Margherita Buy), iniziando a condividere con lei sventure reciproche. Il tutto, mentre Bernardo deve concludere un importante film biografico su Jimi Hendrix. Primo film di Carlo Verdone con Margherita Buy, che ben interpreta i personaggi insicuri e nevrotici tipici dei film di Verdone. Il regista-attore e l'attrice ben duettano, dando vita a scenette divertenti e siparietti basati su imprevisti. I due si incroceranno di nuovo circa dieci anni dopo, per un nuovo film sempre incentrato su nevrosi e psicologi. La pellicola resta senza dubbio tra le migliori della filmografia verdoniana, non perdendo mai di tono, di verve e restando credibile fino alla fine.
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toty bottalla
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domenica 5 gennaio 2014
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verdone che finalmente reagisce e picchia!
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Per la verità tre stelle e mezza per una commedia piacevole che scorre bene durante tutta la visione, l'auspicato lieto fine arriverà, ma nel frattempo ci godiamo una splendida buy ed un verdone che finalmente reagisce e picchia, forse è proprio per questo che il logico finale diventa una conquista e tutto il travaglio di prima...servito a schiarirsi le idee. Saluti.
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onufrio
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lunedì 18 novembre 2013
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verdone vs buy = odio e amore
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Bernardo è un critico musicale, viene lasciato dalla moglie e va in terapia, là incontra Camilla, aspirante attrice anch'ella molto instabile mentalmente con ricorrenti problemi d'ansia, che s'è innamorata dello "strizzacervelli"; Bernardo e camilla stringono amicizia, la loro è un'amicizia tormentata, interrotta spesso da forti litigi per poi riappacificarsi, i due a distanza di tempo si rivedranno in Inghilterra, ritorneranno amici come prima, con i soliti alti e bassi, fino ad innamorarsi a vicenda. Due anime tormentate che unendo i loro piccoli grandi problemi hanno trovato l'amore nelle loro similitudini. Commedia piacevole, senza dubbio, ma la pellicola è del 1992, ed è evidente che nonostante siano passati più di vent'anni, Verdone alla regia insiste sempre sulle stesse tematiche per forgiare le sue commedie.
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Bernardo è un critico musicale, viene lasciato dalla moglie e va in terapia, là incontra Camilla, aspirante attrice anch'ella molto instabile mentalmente con ricorrenti problemi d'ansia, che s'è innamorata dello "strizzacervelli"; Bernardo e camilla stringono amicizia, la loro è un'amicizia tormentata, interrotta spesso da forti litigi per poi riappacificarsi, i due a distanza di tempo si rivedranno in Inghilterra, ritorneranno amici come prima, con i soliti alti e bassi, fino ad innamorarsi a vicenda. Due anime tormentate che unendo i loro piccoli grandi problemi hanno trovato l'amore nelle loro similitudini. Commedia piacevole, senza dubbio, ma la pellicola è del 1992, ed è evidente che nonostante siano passati più di vent'anni, Verdone alla regia insiste sempre sulle stesse tematiche per forgiare le sue commedie.
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tonino58
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domenica 17 novembre 2013
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la regia ai registi
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Sono anni che Carlo Verdone sta recitando lo stesso film; lo ricordo nei primi anni '70, ai suoi esordi in televione con le sue esilaranti permorfamce che successivamente diventarono dei godibilissimi films che ancora oggi si posssono gustare in televisione. Successivamente fu regista nel bellissimo film " comagni di scuola ", ma fu poco dopo, da quando si uni' a Renato Pozzetto per girare il film " 7 chili in 7 giorni " che secondo me si sta ripetendo noiosamente all'infinito. L'errore potrebbe essere lo stessi che fece il grandissimo Alberto Sordi: pensare che che essere un grende attore equivalga ad essere un grande regista.
Per quanto riguirda Margherita Buy un poco meglio, ma sempre a recitare la stessa storia della donna ansiosa in terapia con psicofarmaci.
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Sono anni che Carlo Verdone sta recitando lo stesso film; lo ricordo nei primi anni '70, ai suoi esordi in televione con le sue esilaranti permorfamce che successivamente diventarono dei godibilissimi films che ancora oggi si posssono gustare in televisione. Successivamente fu regista nel bellissimo film " comagni di scuola ", ma fu poco dopo, da quando si uni' a Renato Pozzetto per girare il film " 7 chili in 7 giorni " che secondo me si sta ripetendo noiosamente all'infinito. L'errore potrebbe essere lo stessi che fece il grandissimo Alberto Sordi: pensare che che essere un grende attore equivalga ad essere un grande regista.
Per quanto riguirda Margherita Buy un poco meglio, ma sempre a recitare la stessa storia della donna ansiosa in terapia con psicofarmaci.
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great steven
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martedì 29 ottobre 2013
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due nevrotici che s'uniscono per superare le paure
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MALEDETTO IL GIORNO CHE T’HO INCONTRATO (IT, 1991) di CARLO VERDONE con CARLO VERDONE – MARGHERITA BUY – ALEXIS MENELOFF – ELISABETTA POZZI – GIANCARLO DETTORI – STEFANIA CASINI – RICHARD BENSON § Bernardo Arbusti, critico musicale che si sta preparando a scrivere una biografia su Jimi Hendrix, incontra Camilla Landolfi, attrice apprendista che ha i suoi stessi identici problemi: ipocondria, depressione, astinenza sessuale, claustrofobia. I due diventano amici intimi. Dopo vari litigi e incomprensioni si ripescano in Inghilterra, dove lui sta ultimando il libro e lei è in tournée, e là il loro rapporto nevrotico si trasforma in amore.
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MALEDETTO IL GIORNO CHE T’HO INCONTRATO (IT, 1991) di CARLO VERDONE con CARLO VERDONE – MARGHERITA BUY – ALEXIS MENELOFF – ELISABETTA POZZI – GIANCARLO DETTORI – STEFANIA CASINI – RICHARD BENSON § Bernardo Arbusti, critico musicale che si sta preparando a scrivere una biografia su Jimi Hendrix, incontra Camilla Landolfi, attrice apprendista che ha i suoi stessi identici problemi: ipocondria, depressione, astinenza sessuale, claustrofobia. I due diventano amici intimi. Dopo vari litigi e incomprensioni si ripescano in Inghilterra, dove lui sta ultimando il libro e lei è in tournée, e là il loro rapporto nevrotico si trasforma in amore. Una struttura ben congegnata nei bisticci, nelle romanticherie, nei colpi di scena; un buon lavoro dalla precisione quasi geometrica. Le delicate tematiche trattate fanno approdare il 41enne Verdone a una comicità dal retrogusto amaro che, nonostante il lieto fine, sancisce uno sguardo abbastanza critico sull’aspetto relazionale fra i due sessi. 5 David di Donatello: Verdone (regista, attore); E. Pozzi (attrice non protagonista); direttore della fotografia; montatore.
Commedia drammatica; giudizio personale: 7 (discreto)
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miranda7
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venerdì 5 luglio 2013
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le ansie di tutti i giorni, in chiave ironica
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Consigliatissimo per una piacevole serata tra amici.....Molto vicino alla realtà: ansie, paure, confronti che non finiscono mai. Tutto raccontato con tanta, tanta simpatia.
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gabrisaltgr
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domenica 12 maggio 2013
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che coppia!
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Film che si prende gioco della psicanalisi, dell'essere ipocondriaci e del rapporto quasi surreale e complice dei due protagonisti.
Riesce sempre a cogliere un lato della vita vera e a rimescolarono con una gran dose di ironia, di cinicismo e di simpatia.
Si ride quasi sempre e per molto tempo quelle battute ti rimangono impresse e le ridici centinaia di volte.
Veramente eccellente l'interpretazione di Verdone e della Buy. Ottima coppia nel film!
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elchico
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giovedì 21 gennaio 2010
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carlo in una brillante interpretazione
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Tra tutti i film di Verdone,forse questo e' quello piu vicino al pensiero della gente su di lui.Carlo ce lo immaginiamo cosi',frettoloso,impaziente,ansioso,sanguigno.Un'ottima commedia amorosa,brillante,soprattutto all'inizio quando carlo e camilla si incontrano.I difetti,i dubbi,i problemi di carlo combaciano con quelli di Camilla e ne viene fuori una sorprendente commedia.Con Bernardo tratteggia uno dei suoi personaggi migliori,critico musicale da due soldi,lasciato nel momento piu bello,un po'sfortunato,sotto ansiolitici.Ottimo
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