Made in Italy

Episodi lunghi, ma anche brevisismi, in questo"Made in Italy"(Nanny Loy, scritto da lui con Ruggero Maccari e Ettore Scola, 1965): tra quelli lunghi, la kermesse di un travet)forse)che deve correre da un ufficio all'altro(siamo a Roma)per un certificato di residenza che po, affidato alla supermacchina, lo fa risultare non Romano, pur se e'nato a Roma e ci vive da sempre(interprete e'Nino Manfredi, ottimo)=e quello di un ricco cittadino romano che viene"beccato in flagrante"con un0'altra dalla moglie nel letto coiniugale dalla moglie tornata prima da una visita dalla madre, malata. Lui cerca in ogni modo di incolpare la moglie(straordinario Alberto Sordi), Ancora. [+]

Episodi lunghi, ma anche brevisismi, in questo"Made in Italy"(Nanny Loy, scritto da lui con Ruggero Maccari e Ettore Scola, 1965): tra quelli lunghi, la kermesse di un travet)forse)che deve correre da un ufficio all'altro(siamo a Roma)per un certificato di residenza che po, affidato alla supermacchina, lo fa risultare non Romano, pur se e'nato a Roma e ci vive da sempre(interprete e'Nino Manfredi, ottimo)=e quello di un ricco cittadino romano che viene"beccato in flagrante"con un0'altra dalla moglie nel letto coiniugale dalla moglie tornata prima da una visita dalla madre, malata. Lui cerca in ogni modo di incolpare la moglie(straordinario Alberto Sordi), Ancora. a Roma una famigliola attraversa una strada affollata di machine e mezzi d'ogni tipo-il marito quais ci rimette la pelle...(interprete straordinaria Anna Magnani). Tra i brevi quello fulminante della ricca donna in Jaguar e dell'uomo che la insegue(e per caso la raggiunge)in cinquecento. Lui le chiede una cosa che lei non dovra'rifiutargli.- lei pensa a qualcosa di "piccante", ma lui vuol fare solo un giro in Jaguar.  Ancora(episodio quasi lungo): il giovane siciliano gelosissimo(da copione...)che si informa dei trascorsi della sua promessa sposa e apprende  che e'stata ladra, puo0avere tendenze violente, ma l'unica cosa che gli interessa e'che sia vergine e illibata. Altri flashs ci mostrnao un'Italietta attaccata al denaro, ma anche dalle grandi diseeagliazne sociali(loy era socialista, quando il PSI era ancora un partitto in qualche modo"di classe"). IN altri episodi anche Rossella Falk, ma persino Aldo Fabrizi," the boss"in episodi brevi ma comunque significativi di un'Italia, che sarebbe stata quella del boom, ma del boom decisamente solo per poche persone...  Eugen [-]

Episodi lunghi, ma anche brevisismi, in questo"Made in Italy"(Nanny Loy, scritto da lui con Ruggero Maccari e Ettore Scola, 1965): tra quelli lunghi, la kermesse di un travet)forse)che deve correre da un ufficio all'altro(siamo a Roma)per un certificato di residenza che po, affidato alla supermacchina, lo fa risultare non Romano, pur se e'nato a Roma e ci vive da sempre(interprete e'Nino Manfredi, ottimo)=e quello di un ricco cittadino romano che viene"beccato in flagrante"con un0'altra dalla moglie nel letto coiniugale dalla moglie tornata prima da una visita dalla madre, malata. Lui cerca in ogni modo di incolpare la moglie(straordinario Alberto Sordi), Ancora. [+]

Episodi lunghi, ma anche brevisismi, in questo"Made in Italy"(Nanny Loy, scritto da lui con Ruggero Maccari e Ettore Scola, 1965): tra quelli lunghi, la kermesse di un travet)forse)che deve correre da un ufficio all'altro(siamo a Roma)per un certificato di residenza che po, affidato alla supermacchina, lo fa risultare non Romano, pur se e'nato a Roma e ci vive da sempre(interprete e'Nino Manfredi, ottimo)=e quello di un ricco cittadino romano che viene"beccato in flagrante"con un0'altra dalla moglie nel letto coiniugale dalla moglie tornata prima da una visita dalla madre, malata. Lui cerca in ogni modo di incolpare la moglie(straordinario Alberto Sordi), Ancora. a Roma una famigliola attraversa una strada affollata di machine e mezzi d'ogni tipo-il marito quais ci rimette la pelle...(interprete straordinaria Anna Magnani). Tra i brevi quello fulminante della ricca donna in Jaguar e dell'uomo che la insegue(e per caso la raggiunge)in cinquecento. Lui le chiede una cosa che lei non dovra'rifiutargli.- lei pensa a qualcosa di "piccante", ma lui vuol fare solo un giro in Jaguar.  Ancora(episodio quasi lungo): il giovane siciliano gelosissimo(da copione...)che si informa dei trascorsi della sua promessa sposa e apprende  che e'stata ladra, puo0avere tendenze violente, ma l'unica cosa che gli interessa e'che sia vergine e illibata. Altri flashs ci mostrnao un'Italietta attaccata al denaro, ma anche dalle grandi diseeagliazne sociali(loy era socialista, quando il PSI era ancora un partitto in qualche modo"di classe"). IN altri episodi anche Rossella Falk, ma persino Aldo Fabrizi," the boss"in episodi brevi ma comunque significativi di un'Italia, che sarebbe stata quella del boom, ma del boom decisamente solo per poche persone...  Eugen [-]

Grande Nanny Loy in questo film un pò sottovalutato all'epoca dell'uscita,vizi tanti e virtù poche degli italiani degli anni sessanta alle prese con le donne,il lavoro,la burocrazia.Nino Manfredi superlativo.

Film a episodi, ma con quella"cattiveria"che Loy sapeva dare ai suoi film, quel mordente che oggi manca, a registi-autori "intortati"sul sentimentale-critico(senza decidersi né sul primo né sul secondo versante, rimanendo in un"limbo"quasi sempre stucchevole). Non vorrei passare per un"laudator temporis acti", ma quando ci vuole ci vuole, un po'di rimpianto per quanto era migliore... IL versante della commedia agrodolce qui veniva/viene risolto in termini acidi, decisamente, segnalando l'arretratezza culturale(in accezione in primis antropologica)di un paese"europeo"a metà anni Sessanta. Lo sguardo beffardo di Loy è indimenticabile anche per chi era(come chi scrive) troppo piccolo per apprezzare la"candide camera"loyana e in parte anche film come"Il padre di famiglia", ma che avrebbe riscoperta dopo un autore più che significativo del cinema italiano ma non solo. [+]

Film a episodi, ma con quella"cattiveria"che Loy sapeva dare ai suoi film, quel mordente che oggi manca, a registi-autori "intortati"sul sentimentale-critico(senza decidersi né sul primo né sul secondo versante, rimanendo in un"limbo"quasi sempre stucchevole). Non vorrei passare per un"laudator temporis acti", ma quando ci vuole ci vuole, un po'di rimpianto per quanto era migliore... IL versante della commedia agrodolce qui veniva/viene risolto in termini acidi, decisamente, segnalando l'arretratezza culturale(in accezione in primis antropologica)di un paese"europeo"a metà anni Sessanta. Lo sguardo beffardo di Loy è indimenticabile anche per chi era(come chi scrive) troppo piccolo per apprezzare la"candide camera"loyana e in parte anche film come"Il padre di famiglia", ma che avrebbe riscoperta dopo un autore più che significativo del cinema italiano ma non solo. Attori eccelsi, a iniziare dalla Magnani, da Manfredi, da Buzzanca...    El Gato [-]

Diretto con stile realistico da Nanni Loy e recitato con naturalezza da una lunga lista di grandi attori come Claudio Gora, Lando Buzzanca, Aldo Giuffrè, Walter Chiari, Aldo Fabrizi, Virna Lisi, Nino Manfredi, Peppino De Filippo, Alberto Sordi, Anna Magnani, il film, diviso in capitoli, si concentra sulle (cattive) abitudini degli italiani riguardo il lavoro, le donne, la chiesa, lo Stato e la famiglia. Fa da ponte tra le sezioni il viaggio di quattro operai italiani emigranti a bordo di un aereo per Stoccolma. Si segnala per l'ottimo lavoro il direttore della fotografia Ennio Guarnieri, che riesce catturare la bellezza delle città e dei paesi dell'Italia, non meno di quanto il film ne fustighi i costumi.

BELLISSIMO VORREI RIVEDERLO DOVE E COME TROVARLO VOTO 5
CIAO A TUTTI, OTTIMO FILM,

Bellissima commedia ad episodi che ci offre una panoramica generale sugli usi e costumi dell'Italia a quei tempi. Diretto da Nanni Loy, spiccano moltissimi attori tra cui Manfredi, Sordi, P.De Filippo, Aldo Fabrizi, Walter Chiari

l'italia raccontata a episodi,alcuni carini,altri un pò meno,scenette simpatiche come il ricco pescatore..A CHI TANTO E A CHI NIENTE..epica l'attraversata della magnani per raggiungere l'obiettivo domenicale..il gelato.

Ancora un altro film profetico dell'evoluzione che avrebbe subito l'Italia dopo il presunto "boom", dei batteri venefici che sarebbero nati da quel putrido brodo di coltura, dei mali ormai insanabili da loro inoculati nel corpo sociale. Se fossero ancora vivi, certi registi dei "favolosi" anni sessanta dichiarerebbero a ragione "non dite che non ve l'avevamo detto"

Un film di quasi mezzo secolo fa che si fa ancora vedere volentieri. Un'infinità di attori di prim'ordine, ognuno dei quali ha una particina piccola piccola. Per forza, gli episodi sono numerosissimi.