Texas 1864. Nella prigione sono rinchiusi in un'avvilente promiscuità prigionieri di guerra nordisti e disertori sudisti ripresi, fra cui Il rude Macho Callaghan, che aveva disertato non per codardia ma perchè era stato costretto con l'inganno ad arruolarsi nell'esercito confederato. Tutti i carcerati progettano e tentano una sanguinosa evasione di massa che riuscirà soltanto per il nostro protagonista, che torna al paese ed inizia una serie di vicissitudini del tutto slegate con l'inizio della storia, ben girato: uccide in un duello un ex-ufficiale sudista e viene inseguito dai sicari pagati dalla moglie di costui, che alla fine lo cattura personalmente ma se ne innamora, evidentemente riamata, e, al momento del suo rilascio, i sicari lo uccidono.
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Texas 1864. Nella prigione sono rinchiusi in un'avvilente promiscuità prigionieri di guerra nordisti e disertori sudisti ripresi, fra cui Il rude Macho Callaghan, che aveva disertato non per codardia ma perchè era stato costretto con l'inganno ad arruolarsi nell'esercito confederato. Tutti i carcerati progettano e tentano una sanguinosa evasione di massa che riuscirà soltanto per il nostro protagonista, che torna al paese ed inizia una serie di vicissitudini del tutto slegate con l'inizio della storia, ben girato: uccide in un duello un ex-ufficiale sudista e viene inseguito dai sicari pagati dalla moglie di costui, che alla fine lo cattura personalmente ma se ne innamora, evidentemente riamata, e, al momento del suo rilascio, i sicari lo uccidono.
La sceneggiatura è sconclusionata e non si riesce a capire dove volesse andare a parare, nonostante un inizio interessante, incentrato (un caso unico!) sul trattamento dei prigionieri durante la Guerra di Secessione: un film mancato che però avrebbe potuto essere una chicca, di cui si conseglia di vedere il primo quarto d'ora, cioè la vita e l'evasione in un campo di concentramento militare.
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