nunzio
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martedì 15 settembre 2020
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aerei
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Senza dimenticare l'incredibile e straordinaria massa di aerei dell'epoca..
La consulenza di Galland, Tuck ed altri che quegli aerei li hanno pilotati in guerra..
Unica stonatura, i motori Rolls Royce Merlin su 109 ed Heinkel 111..
Ma ok... Ne è uscito un film unico e difficilmente ripetibile...
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no_data
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venerdì 28 dicembre 2012
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un capolavoro
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La Battaglia d'Inghilterra ha cambiato l'inerzia della guerra ed è quindi più che giustificato il fatto che gli Inglesi celebrino la loro grande capacità di contrapporsi ad un nemico considerato, evidentemente a torto, inarrestabile dal resto del mondo. Il film è assolutamente dettagliato e fa rivivere non solamente le grandi battaglie nei cieli ma più propriamente l'immane fatica di quei (pochissimi) uomini e donne della RAF. Indimenticabile la scena del pilota di Spitfire che vomita dopo che il trillo del telefono che solitamente annunciava lo scramble (decollo immediato su allarme) questa volta avvisa che è pronto il the ...
Ma vorrei esprimere il mio apprezzamento per altre tre "chicche" passate forse inosservate: il tributo ai piloti esuli polacchi (forse un modo per sdebitarsi per il senso di colpa di quanto accaduto loro al termine del conflitto), la consacrazione dell'Hurricane come vero mattatore della Luftwaffe (altro che lo Spitfire) ed infine la superiore tecnologia britannica con il debutto su larga scala del radar.
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La Battaglia d'Inghilterra ha cambiato l'inerzia della guerra ed è quindi più che giustificato il fatto che gli Inglesi celebrino la loro grande capacità di contrapporsi ad un nemico considerato, evidentemente a torto, inarrestabile dal resto del mondo. Il film è assolutamente dettagliato e fa rivivere non solamente le grandi battaglie nei cieli ma più propriamente l'immane fatica di quei (pochissimi) uomini e donne della RAF. Indimenticabile la scena del pilota di Spitfire che vomita dopo che il trillo del telefono che solitamente annunciava lo scramble (decollo immediato su allarme) questa volta avvisa che è pronto il the ...
Ma vorrei esprimere il mio apprezzamento per altre tre "chicche" passate forse inosservate: il tributo ai piloti esuli polacchi (forse un modo per sdebitarsi per il senso di colpa di quanto accaduto loro al termine del conflitto), la consacrazione dell'Hurricane come vero mattatore della Luftwaffe (altro che lo Spitfire) ed infine la superiore tecnologia britannica con il debutto su larga scala del radar.
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chaoki21
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venerdì 30 marzo 2012
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we shall never surrender
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Più che un film, potremmo dire che "I lunghi giorni delle aquile" sia una colossale (e ben fatta) autocelebrazione della nazione britannica, il cui patriottismo trasuda da ogni dialogo e da ogni scena. Ovviamente il tutto potrebbe andare per traverso a qualche nostalgico di casa nostra, ma non allo spettatore che osserva con neutralità, o simpatia, alla vicenda che il film tratta. Si può apprezzare l'immane mole di scene di combattimenti aerei (persino migliori di alcuni film più moderni), la buona attinenza del film ai fatti storici realmente accaduti, la presenza di un nugolo di "star" dell'epoca (un po' come per l'altrettanto colossale "Quell'ultimo ponte"), che si accompagnano gradevolmente con il costante elogio (a volte pomposamente retorico, a volte sottilmente ironico) delle virtù britanniche a cui, in quei giorni del 1940, venne dato sfoggio.
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Più che un film, potremmo dire che "I lunghi giorni delle aquile" sia una colossale (e ben fatta) autocelebrazione della nazione britannica, il cui patriottismo trasuda da ogni dialogo e da ogni scena. Ovviamente il tutto potrebbe andare per traverso a qualche nostalgico di casa nostra, ma non allo spettatore che osserva con neutralità, o simpatia, alla vicenda che il film tratta. Si può apprezzare l'immane mole di scene di combattimenti aerei (persino migliori di alcuni film più moderni), la buona attinenza del film ai fatti storici realmente accaduti, la presenza di un nugolo di "star" dell'epoca (un po' come per l'altrettanto colossale "Quell'ultimo ponte"), che si accompagnano gradevolmente con il costante elogio (a volte pomposamente retorico, a volte sottilmente ironico) delle virtù britanniche a cui, in quei giorni del 1940, venne dato sfoggio. Certamente è molto più apprezzabile questo buon film che esalta il coraggio, la determinazione e il sacrificio non solo della RAF, ma del Regno Unito tutto, che sfidò il Terzo Reich solo, tenendo accesa la fiamma della speranza per i popoli dei paesi occupati. Certamente molto più godibile di papponi american-patriottici alla "Pearl Harbor", "World Invasion" o "Behind Enemy Lines", anche se privo di un'introspezione psicologica dei singoli interpreti. Un film "collettivo", che esprime sentimenti collettivi, e nel quale il singolo attore è solo una parte di un meccanismo molto più grande. Da vedere.
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paleutta
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sabato 1 dicembre 2007
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grande cinema
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bellissimo, un film di guerra che è anche un documentario storico. Grande cura dei dettagli, non ci sono eroi, non ci si commuove, si assiste rapiti alla sequenza degli eventi. Uno di quei film che ti rimangono dentro, ti rendi conto non solo di guardarlo, ma di fagocitarlo letteralmente. Ti dispiace che finisca. Per molti aspetti il miglior film di guerra mai fatto. Gli inglesi non vengono presentati come più buoni e bravi ed allo stesso modo i tedeschi non sembrano quegli ottusi sadici mangiacrauti come in molti altri film sullo stesso tema. Le ricostruzioni della Londra bombardata, gli aerei originali recuperati con grande dispendio di soldi ed energia nei più disparati campi di aviazione in tutta europa.
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bellissimo, un film di guerra che è anche un documentario storico. Grande cura dei dettagli, non ci sono eroi, non ci si commuove, si assiste rapiti alla sequenza degli eventi. Uno di quei film che ti rimangono dentro, ti rendi conto non solo di guardarlo, ma di fagocitarlo letteralmente. Ti dispiace che finisca. Per molti aspetti il miglior film di guerra mai fatto. Gli inglesi non vengono presentati come più buoni e bravi ed allo stesso modo i tedeschi non sembrano quegli ottusi sadici mangiacrauti come in molti altri film sullo stesso tema. Le ricostruzioni della Londra bombardata, gli aerei originali recuperati con grande dispendio di soldi ed energia nei più disparati campi di aviazione in tutta europa. I protagonisti dalla mostruosa bravura, cito solo Laurence Olivier. Gli Spitfire i Messerschmitt 109 che spettacolo..voto 100
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giorgio
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martedì 24 febbraio 2004
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i lunghi giorni delle aquile
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Si tratta di un raro capolavoro di guerra sulla battaglia di inghilterra
che ricostruisce fedelmente il periodo storico dell'estate 1940 in francia e inghilterra. Gli aerei d'epoca usati per le riprese del film furono gli Hurricanes e gli spitfires che la RAF mantiene ancora in condizioni di volo, per gli aerei tedeschi poterono ricorrere alla flotta in disarmo della spagna franchista (i ME 109 e gli Heinkel 111 della CASA di spagna sono pressochè identici a quelli originali
salvo la variante delle gondole motrici)
le battaglie nei cieli di londra sono ancora oggi avvincenti e l'interpretazione dei personaggi è superba (un Hitler bravissimo ricalca il discorso ai membri del partito in seguito al primo bombardamento su berlino compiuto dalla RAF per rappresaglia dopo che i tedeschi aveva
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Si tratta di un raro capolavoro di guerra sulla battaglia di inghilterra
che ricostruisce fedelmente il periodo storico dell'estate 1940 in francia e inghilterra. Gli aerei d'epoca usati per le riprese del film furono gli Hurricanes e gli spitfires che la RAF mantiene ancora in condizioni di volo, per gli aerei tedeschi poterono ricorrere alla flotta in disarmo della spagna franchista (i ME 109 e gli Heinkel 111 della CASA di spagna sono pressochè identici a quelli originali
salvo la variante delle gondole motrici)
le battaglie nei cieli di londra sono ancora oggi avvincenti e l'interpretazione dei personaggi è superba (un Hitler bravissimo ricalca il discorso ai membri del partito in seguito al primo bombardamento su berlino compiuto dalla RAF per rappresaglia dopo che i tedeschi avevano sganciato bombe su un quartiere residenziale di londra in seguito a un errore di rotta)la qualità del film è decisamente superiore, come riproduzione storica, rispetto al recente PEARL HARBOUR che poco rispetta l'intelligenza del pubblico europeo
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[+] i lunghi giorni delle aquile
(di roberto '83)
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[+] aquile e polli
(di erka)
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