filippo catani
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giovedì 4 agosto 2016
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dramma piuttosto prevedibile
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Un'assistente sociale adotta un bambino di colore che la madre tossica ha gettato in mezzo ai rifiuti. Dopo qualche anno la donna, ormai disintossicata, torna a rivendicare diritti sul piccolo.
Cast di prim'ordina per una dramma che parte da basi solide ma che si risolve in maniera troppo facilmente prevedibile. In mezzo una serie di temi scottanti dalla droga alle adozioni al razzismo o a come crescere bene un figlio. Il fatto è che la troppa carne al fuoco e appunto uno svolgimento piatto e prevedibile finiscono per svilire il film. Peccato perchè si poteva fare decisamente meglio con il materiale e gli interpreti a disposizione.
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valentina
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lunedì 31 dicembre 2007
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film
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il film lontano da isaiah e fantasticooooooooooooooooooooooooooooooooooooo,è come un hotel a 5 stelle,anzi di più.
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emma
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domenica 15 aprile 2007
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uno dei pochi film che fa "bene" vedere
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Quanto ho pianto davanti questo film! L'ho beccato su canale 5 già iniziato, in questa mattina di domenica... La fame (terribile, sono a dieta) non mi permetteva di far nulla: studiare, camminare, mettere in ordine la casa, pensare ad altro fuorchè ad essa stessa. Poi, dopo circa 5/10 minuti di visione, non la sentivo più. Non me ne ricordavo. La mia mente era rapita da tanto sentimento, tanto amore e valori, trasmessi dai personaggi di "Lontano da Isaiah". Il dolore di una madre, bianca o nera che sia, che non vuole perdere il suo bambino. Il risentimento dinanzi a questo rischio... E la paura, la paura agghiacciante che da un momento all'altro questo possa accadere. Dall'altro lato una ragazza, una donna, che ha sbagliato e che desidera non sfuggire più al dolore lancinante di questa scelta sbagliata.
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Quanto ho pianto davanti questo film! L'ho beccato su canale 5 già iniziato, in questa mattina di domenica... La fame (terribile, sono a dieta) non mi permetteva di far nulla: studiare, camminare, mettere in ordine la casa, pensare ad altro fuorchè ad essa stessa. Poi, dopo circa 5/10 minuti di visione, non la sentivo più. Non me ne ricordavo. La mia mente era rapita da tanto sentimento, tanto amore e valori, trasmessi dai personaggi di "Lontano da Isaiah". Il dolore di una madre, bianca o nera che sia, che non vuole perdere il suo bambino. Il risentimento dinanzi a questo rischio... E la paura, la paura agghiacciante che da un momento all'altro questo possa accadere. Dall'altro lato una ragazza, una donna, che ha sbagliato e che desidera non sfuggire più al dolore lancinante di questa scelta sbagliata. La droga, la prostituzione, l'abbandono di un povero bambino, senza alcuna colpa. Ma soprattutto il tema di questo film è l'amore, la famiglia, e la stupidità di chi si ferma a considerare il colore della pelle al di sopra di tutto ciò. Un bel gran film, a mio parere. Che ti fa piangere, riflettere, commuovere; ma soprattutto capire quanto tanto hai e hai ricevuto fin ora. Ben strutturato, uno di quei film che, pur non parlando di un'ardente e/o drammatica passione sfortunata fra un uomo e una donna, ti arriva dritto dritto al cuore... Mai patetico, nemmeno in un frammento di dialogo. Soltanto vero. Come il suo messaggio. Che urla una grande verità. Riflettere, e poi agire. Sempre.
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