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mercoledì 8 aprile 2020
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alberto, ingrid e l'antiradar...
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Beh, Umberto Lenzi si impegna molto ma il risultato è appena accettabile. La storia non è molto originale, si tratta di cercare e distruggere "l'antiradar", un'invenzione che interessa a Russi, Americani e a un certo Kemp (Ivano Staccioli), criminale senza scrupoli. Il film regge molto sulla avvenenza di Ingrid Schoeller ( agente 008), ballerina e cantante nei locali notturni quando non è in missione segreta. Alberto Lupo invece non è a suo agio nella parte (agente 006). Chi lo ricorda protagonista negli sceneggiati televisivi come "La Cittadella" o "Un certo Harry Brent" rimarrà certo deluso. Il grande Alberto ha sempre il suo fascino, specialmente in abiti invernali, ma non riesce a entrare nel personaggio in modo convincente.
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Beh, Umberto Lenzi si impegna molto ma il risultato è appena accettabile. La storia non è molto originale, si tratta di cercare e distruggere "l'antiradar", un'invenzione che interessa a Russi, Americani e a un certo Kemp (Ivano Staccioli), criminale senza scrupoli. Il film regge molto sulla avvenenza di Ingrid Schoeller ( agente 008), ballerina e cantante nei locali notturni quando non è in missione segreta. Alberto Lupo invece non è a suo agio nella parte (agente 006). Chi lo ricorda protagonista negli sceneggiati televisivi come "La Cittadella" o "Un certo Harry Brent" rimarrà certo deluso. Il grande Alberto ha sempre il suo fascino, specialmente in abiti invernali, ma non riesce a entrare nel personaggio in modo convincente. Notevoli invece i luoghi dell'azione. Si nota una bella scena sotto il sole cocente in Egitto, dove 006 e 008 devono scappare da un camion che vaga nel deserto senza conducente. Poi l'azione passa in Svizzera, dove i due agenti, e purtroppo anche Kemp, trovano il laboratorio dove è stato inventato l'antiradar. In questo laboratorio, oltre a un centinaio di spie che si accendono a intermittenza, si notano alcune lampade di forma sferica che pulsano ed emettono suoni vibranti... Visti oggi questi effetti possono fare sorridere, ma all'epoca era prassi comune inventare nuovi meccanismi per stupire lo spettatore. Nessun film di spionaggio ne era privo. Nel finale Lenzi cerca il "colpo di scena" che gli riesce solo in parte. Nel cast c'è anche George Wang, attore asiatico attivo nel cinema italiano. Lo si ricorda nel film di Elio Petri "La decima vittima", dove interpreta il primo "cacciatore" ucciso da Ursula Andress nel locale "Masoch Club". Lenzi poteva fare meglio ma qualcosa non ha funzionato. Il film comunque si guarda ugualmente, con animo leggero ripensando agli ingenui anni '60. - di "Joss" -
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tenente colombo
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domenica 22 febbraio 2009
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film presuntuoso
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Film patetico, ma inguardabile soprattutto per la banalità dei dialoghi e per l'implausubilità di certe situazioni (per esempio, i due protagonisti, appena scampati a tre ravvicinati tentativi di omicidio, ormai soli nel deserto, esposti a una morte anche peggiore, non sanno far di meglio che baciarsi). L'unica cosa che si salva sono le generose scollature dell'agente bionda.
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