Il film si basa sul rapporto tra una donna atea ed un prete nella francia occupata dalla Wermacht. Un bravissimo J.P.Belmondo interpreta il prete, che turba la vita e le ideologie di un'altrettanto brava E.Riva. Il loro rapporto comincia per scherzo, nel tentativo da parte della ragazza atea di irretire il prete virtuoso, ma dialogo dopo dialogo evolve in un rapporto spirituale e profondo, che in realtà nascondo un'attrazione sessuale. Un sentimento impossibile, destinato a non sbocciare mai. A parte la bravura dei protagonisti, mi ha molto trasportato il tipo di narrazione scelta dal regista e dell'ottimo adattamento effettuato da J.P.Melville della novella originale di B.Beck. Un racconto compassato, pieno dei dialoghi tra i due, ma anche di riflessioni mentali della protagonista e di silenzi pieni di significato.
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Il film si basa sul rapporto tra una donna atea ed un prete nella francia occupata dalla Wermacht. Un bravissimo J.P.Belmondo interpreta il prete, che turba la vita e le ideologie di un'altrettanto brava E.Riva. Il loro rapporto comincia per scherzo, nel tentativo da parte della ragazza atea di irretire il prete virtuoso, ma dialogo dopo dialogo evolve in un rapporto spirituale e profondo, che in realtà nascondo un'attrazione sessuale. Un sentimento impossibile, destinato a non sbocciare mai. A parte la bravura dei protagonisti, mi ha molto trasportato il tipo di narrazione scelta dal regista e dell'ottimo adattamento effettuato da J.P.Melville della novella originale di B.Beck. Un racconto compassato, pieno dei dialoghi tra i due, ma anche di riflessioni mentali della protagonista e di silenzi pieni di significato. Un film teologico, che non può in 1h57m dare alcuna risposta, ma solo mettere in luce alcune dinamiche del credere, del convertirsi e del diffondere il cristianesimo.
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