L'isola degli uomini pesce

Secondo film della trilogia esotico-horrorifica iniziata con "La montagna del dio cannibale" e conclusa con "Il fiume del grande caimano".Il modello di base qui è L'isola del Dottor Moreau,con in più i mostri stile creatura della laguna nera e un pizzico di voodoo con annessa maledizione che incombe.Malgrado i limiti del budget,un piacevole b-movie dalla regia spigliata.I costumi delle creature sono simpaticamente trashosi,il cast sta al gioco(sempre splendida e soprattutto inespressiva la Bach) i fan del genere non si annoiano.Più piacevole di tanta altra robaccia nostrana dell'epoca.Girato a Cala Luna e nelle Grotte di Nettuno,in Sardegna.La versione americana fu rimaneggiata e impolpata con sequenze gore. [+]

Secondo film della trilogia esotico-horrorifica iniziata con "La montagna del dio cannibale" e conclusa con "Il fiume del grande caimano".Il modello di base qui è L'isola del Dottor Moreau,con in più i mostri stile creatura della laguna nera e un pizzico di voodoo con annessa maledizione che incombe.Malgrado i limiti del budget,un piacevole b-movie dalla regia spigliata.I costumi delle creature sono simpaticamente trashosi,il cast sta al gioco(sempre splendida e soprattutto inespressiva la Bach) i fan del genere non si annoiano.Più piacevole di tanta altra robaccia nostrana dell'epoca.Girato a Cala Luna e nelle Grotte di Nettuno,in Sardegna.La versione americana fu rimaneggiata e impolpata con sequenze gore.Con un seguito nel '95. [-]

Incredibile dictu, ma questo pasticciaccio-puzzle horror-SF- giallo-avventura di  Sergio Martino, "L'isola degli uomini pesce"(1979), le cui origini vengono fatte risalire al grande Howard Peter Lovecraft, grande autore del"fantastico"del primo Novecento, che si rivolterebbe nella tomba  a sentire ciò, dato che solo qualche spunto è suo, diverte  e fa sognare, non solo perché ci sono Barbara Bach e Beryl Cunnigham-ci sono anche Joseph Cotten e il"fusto"Claudio Cassinelli, per la cronaca-. Grande confusione, trama"contesa", ma in complesso il meccanismo funziona: c'è suspense ma c'è anche sorpresa, non manca quel pizzico di humor che fa piacere, non mancano altri elementi che concorrono a rendere il tutto godibile, compresi i mascheroni degli uomini-pesce, realizzati con una certa ingenuità(anzi dire una"certa"è poco, ma. [+]

Incredibile dictu, ma questo pasticciaccio-puzzle horror-SF- giallo-avventura di  Sergio Martino, "L'isola degli uomini pesce"(1979), le cui origini vengono fatte risalire al grande Howard Peter Lovecraft, grande autore del"fantastico"del primo Novecento, che si rivolterebbe nella tomba  a sentire ciò, dato che solo qualche spunto è suo, diverte  e fa sognare, non solo perché ci sono Barbara Bach e Beryl Cunnigham-ci sono anche Joseph Cotten e il"fusto"Claudio Cassinelli, per la cronaca-. Grande confusione, trama"contesa", ma in complesso il meccanismo funziona: c'è suspense ma c'è anche sorpresa, non manca quel pizzico di humor che fa piacere, non mancano altri elementi che concorrono a rendere il tutto godibile, compresi i mascheroni degli uomini-pesce, realizzati con una certa ingenuità(anzi dire una"certa"è poco, ma...)ma comunque godibili, in complesso... Poi la"magia", che corrisponde alla"sorpresa", qulche effetto speciale mai geniale ma tollerabile... Rispetto ad oggi, quando i film di questo tipo, questi"B-movies"comunque godibili sono scomparsi, il film appare come un elemento oltremodo piacevole, lontano ricordo di altri tempi-sempre con il rischio di apparire, se ci esprimiamo così, "laudatores temporis acti". Quasi una Hollywood in sedicesimo, con mezzi"casalinghi"; ma a suo modo apprezzabile...   El  Gato [-]

"L'isola degli uomini pesce"(1979, di Sergio Martino, anche co-sceneggiatore, dove il soggetto è del fratello Luciano), certo in parte(invero piccola) remake de"L'isola del Dr.Moreau", di Richard Fleischer, di due anni prima, è il tipico B-movie, in questo caso forse con budget un po'più elevato rispetto ad altri film analoghi dell'epoca, dove il termine"film d'avventura"è inadeguato, perché c'è l'avventura, c'è l'azione, c'è la suspense, c'è l'horror(alcuni effetti sono abbastanza"gore", ma in una versione proposta negli USA, che è praticamente un altro film, pare ci fossero"effettacci"molto più sanguinolenti). [+]

"L'isola degli uomini pesce"(1979, di Sergio Martino, anche co-sceneggiatore, dove il soggetto è del fratello Luciano), certo in parte(invero piccola) remake de"L'isola del Dr.Moreau", di Richard Fleischer, di due anni prima, è il tipico B-movie, in questo caso forse con budget un po'più elevato rispetto ad altri film analoghi dell'epoca, dove il termine"film d'avventura"è inadeguato, perché c'è l'avventura, c'è l'azione, c'è la suspense, c'è l'horror(alcuni effetti sono abbastanza"gore", ma in una versione proposta negli USA, che è praticamente un altro film, pare ci fossero"effettacci"molto più sanguinolenti)...C'è la magia(voodoo, pur se abbastanza accennato, pur senza"zombies"), gli esperimenti genetici"folli"(ma praticati, come sappiamo, nella realtà storica degli anni Trenta-Quaranta da Joseph Mengele sulle"razze inferiori"), lo scienziato"Pazzo", il cinico sfruttatore-exploiteur(dell'oro, in particolare, del presunto tesoro del Dio sole), la donna, anzi due(Barbara Bach, già Bond-girl, ma qui prevale nettamente l'enigmatica Beryl Cunnigham)e la lotta tra il buono e il cattivo(nulla a che vedere con il western, meno ancora con Sergio Leone, in realtà), insomma tutti gli elementi costitutivi di quello che, per comodità e brevità, chiamiamo"B-movie". C'è anche il tema del naufragio, dell'approdo sull'isola deserta, dove i galeotti, cattivi ma solo un po', sono decisamente"più buoni"del "cattivone" .  Squarci di paesaggi suggestivi, discreta tecnica("effetti speciali"), tra gli interpreti, a parte le interpreti citate sopra, un Claudio Cassinelli francamente"imbarazzante"-ben poco espressivo, per usare un eufemismo-nella parte del medico di bordo naufragato, un Joseph Cotten, lo scienziato"radiato dall'albo", che si vede pochissimo e non è molto incisivo, un Richard Johnson interprete stereotipato-nella parte di Rackham, il"cattivone"-ras/avventuriero-despota sull'isola, dove probabilmente Cassinelli, credo popolare interprete di fotoromanzi(non ne sono certo, ma mi sembra di ricordare qualcosa di simile),era il"bello di turno"Imposto dai produttori, Cotten,invece, la star anche se un po'appannata dagli anni, per controbilanciare Cassinelli e riequilibrare"in alto"il film, Johnson un"vilain"ritenuto presenzialista, "bucante lo schermo". Musica e altro, nella norma o meglio...nella convenzione.   El Gato [-]

devo ancora vederlo ma sono d'accordo con questa idea che vi era di osare nel nostro cinema. tante scemenze forse, tanto trash ma alla fine c'era una gran voglia di ricreare dei mondi fantastici ma forse in primis di far divertire il pubblico. sergio martino come fulci e bava hanno alternato grandi film a prodotti molto sciatti, eppure anche con i secondi ci si divertiva e pure tanto. per adesso non do nessun voto (lo vedrò presto) ma credo che una bella risata me la farò (e questa credo sia una buona cosa). il cinema di serie c al suo meglio. se ne facessero film del genere ai giorni nostri al posto di insulse commediole!

L'avventura, la fantasia erano prerogative anche del nostro cinema fino ad un ventennio fà, poi si è spezzato qualcosa: l'era del digitale ha fatto tramontare pupazzoni, scenografie di cartapesta e modellini. In quel modo di fare cinema si celava spesso un vero amore per la settima arte e capacità tecniche invidiabili. i mezzi economici erano limitati ma aguzzavano l'ingegno e questo nell'ISOLA DEGLI UOMINI PESCI arriva, creando un mondo e un atmosfera che lo rendono godibile e avvincente.