parsifal
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venerdì 6 ottobre 2017
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delitto e satira
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Il regista Robert Moore, con l'ausilio di un cast d'eccezione ( D.Niven, P.Falk, P. Sellers, A. Guinness, ed inoltre lo scrittore T.Capote) mette in scena questa sofisticata ed articolata parodia del genere giallo-noi, scritta da Neil Simon. IL miliardario eccentrico e viziato L.Twain ( Capote) invita presso un 'oscura residenza i più grandi detective della letteratura gialla, allo scopo di sfidarli in ciò che più gli compete: la ricerca di un assassino. Ma non uno qualunque; quello che ucciderà uno di loro durante il fine settimana. L'annuncio viene dato durante la cena di benvenuto dal padrone di casa , che scompare in maniera eclatante, così come era apparso.
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Il regista Robert Moore, con l'ausilio di un cast d'eccezione ( D.Niven, P.Falk, P. Sellers, A. Guinness, ed inoltre lo scrittore T.Capote) mette in scena questa sofisticata ed articolata parodia del genere giallo-noi, scritta da Neil Simon. IL miliardario eccentrico e viziato L.Twain ( Capote) invita presso un 'oscura residenza i più grandi detective della letteratura gialla, allo scopo di sfidarli in ciò che più gli compete: la ricerca di un assassino. Ma non uno qualunque; quello che ucciderà uno di loro durante il fine settimana. L'annuncio viene dato durante la cena di benvenuto dal padrone di casa , che scompare in maniera eclatante, così come era apparso. Da quel momento, è tutto un susseguirsi di colpi di scena, gag decisamente graffianti e situazioni che tendono a sfatare il mito dell'infallibilità dei detective presenti sulla scena del crimine. Accadrà tutto ed il contrario di tutto, ognuno dei presenti aveva un buon motivo per uccidere ed il finale riserva non una ma una lunga serie di sorprese, sempre sul filo di un intelligente sarcasmo. Ottima interpretazione da parte di tutto il cast ed una menzione speciale a Sir Alec Guinnes nei panni di un improbabile maggiordomo non vedente, alle prese con gli ospiti da una parte e dall'altra con un cuoca sordomuta. Una lunga sequela di risate attende lo spettatore. Commedia sofisticata e molto garbata.
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matteobettini15gennaio
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giovedì 20 luglio 2017
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una parodia tutta da gustare
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'Invito a cena con delitto' presenta una particolarità davvero originale: i cinque personaggi che, man mano che il film procede, convengono al castello dove sono stati invitati incarnano la parodia dei detectives (o 'private eyes' ) degli investigatori più famosi al mondo (naturalmente, nel mondo letterario). Così, man mano che il film procede, facciamo la conoscenza di Wang (Charlie Chan, interpretato da un Peter Sellers formato cinese), Perrier (Hercule Poirot, James Coco l'attore che lo impersona), Charleston (Nick Charles, con David Niven calato perfettamente nei suoi panni), Diamond (Diamante in italiano, interpretato da Peter Falk che parodia Sam Spade) e, infine, Jessica Marbles (Elsa Lanchester, esuberante e nelle vesti della investigatrice più amata: Miss Jane Marple!).
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'Invito a cena con delitto' presenta una particolarità davvero originale: i cinque personaggi che, man mano che il film procede, convengono al castello dove sono stati invitati incarnano la parodia dei detectives (o 'private eyes' ) degli investigatori più famosi al mondo (naturalmente, nel mondo letterario). Così, man mano che il film procede, facciamo la conoscenza di Wang (Charlie Chan, interpretato da un Peter Sellers formato cinese), Perrier (Hercule Poirot, James Coco l'attore che lo impersona), Charleston (Nick Charles, con David Niven calato perfettamente nei suoi panni), Diamond (Diamante in italiano, interpretato da Peter Falk che parodia Sam Spade) e, infine, Jessica Marbles (Elsa Lanchester, esuberante e nelle vesti della investigatrice più amata: Miss Jane Marple!). Ognuno, in compagnia chi della moglie, chi del figlio, chi della segretaria (...) viene accolto da un maggiordomo a dir poco esilarante, Bensonmum (Bensignora in italiano, Alec Guinness, strepitoso e...cieco! a indossarne i panni). Dopo essere stati condotti nelle rispettive stanze e dopo aver (non) cenato (a proposito: la scena della cena, con tanto di cuoca sordomuta, è imperdibile!), i cinque investigatori apprendono finalmente il vero motivo per cui sono stati invitati. Un milionario alquanto strambo, e proprietario del maniero, tale Lionel Twain (interpretato da Truman Capote!), annuncia loro che a mezzanotte in punto avverrà un delitto apparentemente inspiegabile. Chi tra loro dovesse riuscire a sbrogliare l'intricata matassa riceverà in premio un milione di dollari (dell'epoca: siamo nel 1976), oltre ai diritti cinematografici per scriverci su un soggetto e una sceneggiatura per un film. Quindi Twain, in modo teatrale così come si era fatto vivo, sparisce. E mancano ormai pochi minuti a mezzanotte...Considerato che soggetto e sceneggiatura portano la firma di un genio del genere come Neil Simon (drammaturgo statunitense, 90 anni, vivente), si capisce da subito che l'idea di partenza è davvero strepitosa. In seguito, purtroppo, il film perde qualche colpo (non si può insistere soltanto su un'unica idea). Ma le trovate o gli aneddoti, in 'Murder by Death', davvero non si contano. Come, ad esempio, il campanello che urla (e da cui il nostro Tiziano Sclavi trasse ispirazione per il campanello di casa del suo Dylan Dog); ancora, lo stesso Simon rivelò in seguito che il regista Robert Moore avrebbe voluto un vero attore che interpretasse il ruolo di Truman Capote (Lionel Twain) anche se ciò non si verificò; e Eileen Brennan, che qui interpreta la..."segretaria" ('e amante!', come ha modo di affermare lo stesso impagabile Diamante al momento delle presentazioni) di Diamond, anni dopo recitò in un film molto simile, "Signori il delitto è servito". Che altro dire? Buona visione..
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cinestabe
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mercoledì 20 gennaio 2016
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invito a cena con delitto _ una parodia geniale.
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La prima volta in cui ho visto questo film, non è minimamente riuscito a divertirmi.
La seconda volta, è riuscito a strapparmi qualche risata, senza riuscire a conquistarmi.
La terza volta, ho riso parecchio e, dopo la visione, ho pensato a diverse scene della Pellicola.
La quarta, ho pensato che se l'avevo già visto più di due volte, un motivo doveva esserci per forza.
All'improvviso, ho capito di essermene innamorato.
INVITO A CENA CON DELITTO è una parodia semplicemente formidabile, capace di
parodiare tutti gli elementi tipici del Giallo in stile Agatha Christie ed altri personaggi
cinematografici e letterari sempre appartenenti al genere Giallo.
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La prima volta in cui ho visto questo film, non è minimamente riuscito a divertirmi.
La seconda volta, è riuscito a strapparmi qualche risata, senza riuscire a conquistarmi.
La terza volta, ho riso parecchio e, dopo la visione, ho pensato a diverse scene della Pellicola.
La quarta, ho pensato che se l'avevo già visto più di due volte, un motivo doveva esserci per forza.
All'improvviso, ho capito di essermene innamorato.
INVITO A CENA CON DELITTO è una parodia semplicemente formidabile, capace di
parodiare tutti gli elementi tipici del Giallo in stile Agatha Christie ed altri personaggi
cinematografici e letterari sempre appartenenti al genere Giallo. La vicenda si svolge
interamente nel castello del milionario Lionel Twain, che ha invitato i cinque più grandi
investigatori viventi (ognuno dei quali è accompagnato da un/una persona). In tutto, dunque, gli
invitati sono dieci. Nella residenza, sono presenti il proprietario, il maggiordomo e (giunta in
seguito) la cuoca. Durante la cena, l'ambiguo Twain rivela ai suoi ospiti il vero motivo per cui
sono stati invitati alla "cena con delitto": una delle persone situate nella sala (dunque invitati, accompagnatori
e Twain stesso) verrà assassinata; e chi, tra gli invitati, rimarrà vivo, dovrà indagare fino a risolvere il mistero.
Chi ci riuscirà per primo, vincerà la somma di un milione di Dollari.
Questo, è l'incipit di una tra le parodie migliori di sempre.
Il cast è impressionante: Peter Falk; Alec Guinness; Peter Sellers; David Niven; James Cromwell;
Maggie Smith; Elsa Lanchester; Estelle Winwood; James Coco; Eileen Brennan; e
nientepopodimeno che Truman Capote. Insomma, un cast davvero superlativo, in cui nessuno
brilla più di un altro. Sono tutti attori in assoluto stato di grazia. Ovviamente, c'è il personaggio
per cui si può provare più simpatia e quello per cui se ne può provare di meno. Io ho
adorato alla follia Sam Diamante, interpretato da un (inaspettatamente) esilarante Peter Falk.
La sceneggiatura è davvero geniale, ricca di colpi di scena assurdi, perciò imprevedibili.
Il regista Robert Moore, insieme allo sceneggiatore Neil Simon, è riuscito a dar vita ad una
Pellicola capace di non risultare mai datata, con battute spesso graffianti e sempre divertenti;
proverbi (pseudo)orientali che fanno l'uno più ridere dell'altro; e situazioni al limite del paradossale.
Ho notato che il film in questione è stato spesso criticato per il
doppiaggio italiano. Mi permetto di dire che l'ho trovato davvero
eccellente e che meglio di così non si sarebbe potuto fare.
Oltretutto, tra le voci italiane, il film di Moore, può vantare anche
Oreste Lionello, che dà la voce all'irriconoscibile Peter Sellers.
Meravigliose anche la scenografia e la Colonna Sonora.
Insomma, un film davvero imperdibile, per chi ama le Parodie, la
comicità brooksiana e il Giallo alla Agatha Christie.
Alla fin fine, l'unica vera vittima di INVITO A CENA CON DELITTO, rischia
di essere lo spettatore, che potrebbe morire letteralmente dalle risate.
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elgatoloco
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domenica 16 agosto 2015
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neil simon intelligentemente diventa film
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Non piacerà a un vasto pubblico, questo"Murder by Death", in quanto non facilissimo, ma il regista Robert Moore ha perfettamente realizzato la consegna: obbedendo alle indicazioni "insuperabili"di André Bazin ne"L'ontologie du cinéma"di non negare l'origine teatrale di un film, anzi accentuandola anche con effetti scenotecnici efficacissimi, con un parterre de rois di attori(da un Sellers straordinario che fa"il cinese", a Peter Falk che distrugge-fa implodere l'allora impazzante in TV"Colombo"...a Maggie Smith, a un perfido David Niven, a Truman Capote, grande scrittore e drammaturgo, qui impegnato nel suo unico vero ruolo di interprete cinematografico.
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Non piacerà a un vasto pubblico, questo"Murder by Death", in quanto non facilissimo, ma il regista Robert Moore ha perfettamente realizzato la consegna: obbedendo alle indicazioni "insuperabili"di André Bazin ne"L'ontologie du cinéma"di non negare l'origine teatrale di un film, anzi accentuandola anche con effetti scenotecnici efficacissimi, con un parterre de rois di attori(da un Sellers straordinario che fa"il cinese", a Peter Falk che distrugge-fa implodere l'allora impazzante in TV"Colombo"...a Maggie Smith, a un perfido David Niven, a Truman Capote, grande scrittore e drammaturgo, qui impegnato nel suo unico vero ruolo di interprete cinematografico...). Di primo acchito, Neil Simon(autore della pièce da cui il film parte)sembra deridere-anzi meglio smontare i meccanismi della letteratura criminalistica("gialla", à l'italienne), ma, scavando e neppure troppo a fondo, si scopre come mostri come tutta la realtà(teatro compreso, ma diversamente) empiricamente percepita/"conosciuta"sia illusione e finzione. Una tesi già antica(filosofie platoniche e neo-platoniche, gnosticsimo, buddhismo, altre tradizioni)ma che le scienze attuali(dalla relatività einsteiniana alla teoria dei quanti , alle neuroscienze)conferma ampiamente e che il film esprime con chiarezza. El Gato
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elgatoloco
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domenica 16 agosto 2015
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neil simon intelligentemente diventa film
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Neil Simon , in questo"Murder by Death"ironizzava sui detectives, i"gialli"à la Agatha Christie(riconoscibili, nomi e accenti non a parte, Miss Marple e Hercule Poirot; tra gli altri). A livello sottotestuale, il discorso era più profondo: la realtà è un mascherarsi continuo, in realtà non esiste come noi la percepiamo. Un'acquisizione che, già presente in molte teorie filosofiche e in quelle tradizioni che stanno tra religione e filosofia in Oriente come il buddhismo o(con notevoli diversità, come ovvio)la gnosi in Occidente/Vicino Oriente e che ogni seria scoperta scientifica conferma, dalla teoria della relatività alle neuroscienze.
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Neil Simon , in questo"Murder by Death"ironizzava sui detectives, i"gialli"à la Agatha Christie(riconoscibili, nomi e accenti non a parte, Miss Marple e Hercule Poirot; tra gli altri). A livello sottotestuale, il discorso era più profondo: la realtà è un mascherarsi continuo, in realtà non esiste come noi la percepiamo. Un'acquisizione che, già presente in molte teorie filosofiche e in quelle tradizioni che stanno tra religione e filosofia in Oriente come il buddhismo o(con notevoli diversità, come ovvio)la gnosi in Occidente/Vicino Oriente e che ogni seria scoperta scientifica conferma, dalla teoria della relatività alle neuroscienze. La messa in scena di Robert Moore rispetta il criterio di fondo di una messa in scena filmica di un testo teatrale, con il rispetto della scena teatrale stessa(senza "escapismi filmici", cioè, id est trucchi et alia), come diceva già André Bazin in"L'ontologie du cinéma"e servendosi di un parterre de roi attorale, da David Niven a Peter Sellers(investigatore cinese)a Peter Falk che"demolisce"il suo decennale"Colombo"a Truman Capote, grande scrittore nella sua vera unica interpretazione cinematografica, a Maggie Smith a ALec Guinness. C'è di tutto: dalla polemica (di derivazione Edgar Wallace, volendo, nel mondo della "detection")anti-orientale ai pregiudizi tra Nordamericani e Inglesi e non solo... Demistificazione e smascheramento(cfr.sopra)che fanno del film, rispettoso dell'origine teatrale, un divertissement di grande intelligenza, da riproporre, anche se sarà un po'ostico per un pubblico troppo abituato ad"action"e semplicismi... El Gato
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themorenina
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venerdì 19 giugno 2015
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molto bello e intrigante
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Film molto bello,con bravissimi attori. Da guardare durante una serata piovosa accoccolati sotto le coperte.
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sev7en
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sabato 7 giugno 2014
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tutti in sala e... che lo spettacolo abbia inizio!
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5 detective, tra i piu' famosi al mondo, sono invitati a cena da un eccentrico magnate per un banchetto “con delitto” con in premio 1 milione di dollari a chi scoprirà l'assassino di un delitto citofonato.
Ad oltre 30 anni dalla prima proiezione, la regia di Robert Moore per la trasposizione cinematografica del libro di Neil Simon avrebbe tutto il diritto di tornare in sala per mostrare come si possa far ridere con una commedia-parodia brillante, esilarante e... ricca di colpi di scena.
L'incipit è grandioso... e la prima pietanza gustosissima: 5 investigatori che si ritrovano a dare il loro meglio per scoprire l'artefice di uno (due.
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5 detective, tra i piu' famosi al mondo, sono invitati a cena da un eccentrico magnate per un banchetto “con delitto” con in premio 1 milione di dollari a chi scoprirà l'assassino di un delitto citofonato.
Ad oltre 30 anni dalla prima proiezione, la regia di Robert Moore per la trasposizione cinematografica del libro di Neil Simon avrebbe tutto il diritto di tornare in sala per mostrare come si possa far ridere con una commedia-parodia brillante, esilarante e... ricca di colpi di scena.
L'incipit è grandioso... e la prima pietanza gustosissima: 5 investigatori che si ritrovano a dare il loro meglio per scoprire l'artefice di uno (due... tre?) delitti quando l'assassino è proprio uno fra i commensali: Sam Diamante, Peter Falk, sicuramente perno del film, in un ruolo a metà tra il Rambo, per la rudezza (“schiettezza”) con cui esprime le sue idee, e il tenente noto, meno smemorato del solito; Peter Sellers nei panni dell'ispettore Sidney Wang, con la classica battuta per ogni momento (fantastiche) e un figlio adottivo in vece di moglie; l'ispettore Milo Perrier interpretato da James Coco, parodia di Hercule Poirot, goffo e simpatico; Jessica Marbles, Elsa Lanchester, badante della sua badante, forse la meno memorabile del quintetto amplomb di Miss.Marple; la coppia Charleston (Dick e Dora) fax simili di Nick e Nora Charles nella carne e nelle ossa di David Niven e Maggie Smith.
Nella maggione, tuttavia, troviamo altri personaggi bizzarri: il maggiordomo cieco dal nome indecifrabile, Jamesir Bensonmum, interpretato da Alec Guinness che almeno ci sente benissimo (la famiglia Addams ringrazia...); la cameriera Nancy Walker,(spoiler) quindi non agguingiamo altro e... il padrone di casa, sir Lionel Twain, eccentrico milionario con un gusto tra il macabro ed il perverso per l'effetto sorpresa. La visione del film scorre fluida in un gioco delle parti che alterna momenti di assoluto stupore a gag surreali, incasellate tra i guizzi di genio dei vari detective che hanno il pregio, salvo l'outsider Falk, di non oscurarsi a vicenda ma di completarsi e valorizzarsi vicendevolmente. Ci si ritrova alle battute finali con tutti i sospettati in gioco prima del colpo di scena che chiarisce la natura stessa del film per vendicare i lettori di gialli e presunti tali.
Un film scuola che va visto e approfondito perché numerose sono state le scene tagliate, molte le espressioni omesse con il doppiaggio italiano (consigliato magari la visione con sottotitoli inglesi) e innumerevoli le citazioni che possano far riaffiorare piacevoli ricordi di altri film “vissuti”.
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marcodiclemente
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lunedì 28 aprile 2014
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i dialoghi costituiscono il primo pregio del film
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Questo “all star movie” è veramente ottimo anche se non tocca mai le vette del capolavoro. Protagonisti della storia sono cinque famosi investigatori (Nick e Nora Charles , Sam Spade, Hercule Poirot, Miss Marple, Charlie Chan) splendidamente caratterizzati dagli attori. Spiccano su tutti Alec Guinness nel ruolo del maggiordomo cieco e Peter Sellers in quello dell'ispettore Sidney Wang . La sceneggiatura è un capolavoro di situazioni e dialoghi molto divertenti ed esilaranti caratterizzati da humor inglese “studiato” e, per questo, garbato e misurato. Il finale testimonia che il film è un “veicolo di classe” al servizio degli attori.
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Questo “all star movie” è veramente ottimo anche se non tocca mai le vette del capolavoro. Protagonisti della storia sono cinque famosi investigatori (Nick e Nora Charles , Sam Spade, Hercule Poirot, Miss Marple, Charlie Chan) splendidamente caratterizzati dagli attori. Spiccano su tutti Alec Guinness nel ruolo del maggiordomo cieco e Peter Sellers in quello dell'ispettore Sidney Wang . La sceneggiatura è un capolavoro di situazioni e dialoghi molto divertenti ed esilaranti caratterizzati da humor inglese “studiato” e, per questo, garbato e misurato. Il finale testimonia che il film è un “veicolo di classe” al servizio degli attori. Un “veicolo” che sa essere divertente con intelligenza grazie all’efficacia degli interpreti e dei dialoghi che, ripeto, costituiscono il primo pregio del film
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jon sugar
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lunedì 6 gennaio 2014
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l'assassino è seduto a questo tavolo
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"Avanti!" "Cara, non ci sente, è sorda!" "Ah, sì, è vero... AVANTI!" Ecco, io a questo punto sarei potuto morire dalle risate. Uno dei film più divertenti che abbia mai visto. Mi dispiace che molti l'abbiano preso per una banale parodia demenziale, perchè secondo me non è proprio il caso. A me che amo tantissimo i gialli è sembrato un fantastico tributo ai detective che tanto prende in giro. Le battute sono molto divertenti, i personaggi ben caratterizzati e gli attori ottimi. La sceneggiatura è veramente straordinaria, pungente e ricca. Non ci si annoia mai, nemmeno alla fine. Proprio un piccolo gioiello.
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"Avanti!" "Cara, non ci sente, è sorda!" "Ah, sì, è vero... AVANTI!" Ecco, io a questo punto sarei potuto morire dalle risate. Uno dei film più divertenti che abbia mai visto. Mi dispiace che molti l'abbiano preso per una banale parodia demenziale, perchè secondo me non è proprio il caso. A me che amo tantissimo i gialli è sembrato un fantastico tributo ai detective che tanto prende in giro. Le battute sono molto divertenti, i personaggi ben caratterizzati e gli attori ottimi. La sceneggiatura è veramente straordinaria, pungente e ricca. Non ci si annoia mai, nemmeno alla fine. Proprio un piccolo gioiello.
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metalsoldier
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mercoledì 12 dicembre 2012
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parodia del genere giallo, davvero stupido
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Fa ridere davvero poco, le battute sono semplicemente ridicole, i personaggi sono ben caratterizzati, ma sono ridicolizzati anch'essi.
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