Inserzione pericolosa

Due brave giovani attrici, una confezione di prim’ordine, un thriller efficace: verso il finale, però tra morti violente, resurrezioni, colpi di scena e varie situazioni improbabili, la ricerca dell’effetto spettacolare va a scapito dello studio psicologico/sociologico, lasciando sul campo solo una delle tante varianti commerciali del genere “l’assassino ti siede accanto”. Non che fossero complesse e originali, ma le premesse facevano sperare senz’altro in qualcosa di più: è evidente lo scollamento tra l’impegno nella messinscena, che va oltre il puro mestiere, e la sostanza finale. 
Schroeder cattura sguardi furtivi, mette in dubbio l’autenticità di ogni azione seguendo la lezione hitchcockiana. [+]

Due brave giovani attrici, una confezione di prim’ordine, un thriller efficace: verso il finale, però tra morti violente, resurrezioni, colpi di scena e varie situazioni improbabili, la ricerca dell’effetto spettacolare va a scapito dello studio psicologico/sociologico, lasciando sul campo solo una delle tante varianti commerciali del genere “l’assassino ti siede accanto”. Non che fossero complesse e originali, ma le premesse facevano sperare senz’altro in qualcosa di più: è evidente lo scollamento tra l’impegno nella messinscena, che va oltre il puro mestiere, e la sostanza finale. 
Schroeder cattura sguardi furtivi, mette in dubbio l’autenticità di ogni azione seguendo la lezione hitchcockiana. È anche pieno di ombre nascoste, ma carico anche di improvvisi scatti action. Ma soprattutto Inserzione pericolosa diventa un concettuale ma anche vibrante elaborazione del tema del doppio. Il volto di Bridget Fonda è tutto nervi e paura. Ma la faccia angelica e demoniaca di Jennifer Jason Leigh sono una delle migliori incarnazioni del thriller americano di fine decennio. [-]

 Allie Jones è una donna di successo con una bella casa a Manhattan, un buon lavoro e un matrimonio a portata di mano. Poi, quando scopre che il suo fidanzato va ancora a letto con l'ex moglie, il matrimonio va all'aria e Allie, a quel punto, decide di cercare una ragazza con cui dividere la casa. Risponde all'annuncio Hedra Carlson, timida e mite, ma con qualche pericoloso trauma nel suo passato.

"Sihngle, White, Female"(1992, di Barbet Schroeder, dove è da sottolineare l'efficacia del titolo"gringo"rispetto alla banalità di quello italiano)è un thriller decisamente psicologico, in quanto cerca di sondare la psiche di una giovane donna che la psichiatria defnisce"schizofrenica": a prescindere dall'eziologia(motivi familiari qui non ben esplicati né acclarati, la morte della gemella, di cui, da incolpevole, si sente responsabile-il fatto era avvenuto quando entrambe avevano sette anni d'età), quasi tutto è affidato alla bravura delle due interpreti, che rappresentano i due"sistemi"confliggenti, dove Bridget Fonda è la"sana", Jennifer Jason Leigh la"folle", mentre le presenza maschili sono sostanzialmente secondarie, "accidentali"potremmo dire. [+]

"Sihngle, White, Female"(1992, di Barbet Schroeder, dove è da sottolineare l'efficacia del titolo"gringo"rispetto alla banalità di quello italiano)è un thriller decisamente psicologico, in quanto cerca di sondare la psiche di una giovane donna che la psichiatria defnisce"schizofrenica": a prescindere dall'eziologia(motivi familiari qui non ben esplicati né acclarati, la morte della gemella, di cui, da incolpevole, si sente responsabile-il fatto era avvenuto quando entrambe avevano sette anni d'età), quasi tutto è affidato alla bravura delle due interpreti, che rappresentano i due"sistemi"confliggenti, dove Bridget Fonda è la"sana", Jennifer Jason Leigh la"folle", mentre le presenza maschili sono sostanzialmente secondarie, "accidentali"potremmo dire...   Complessivamente, a parte il buon ritmo della regia di Schroeder e la tenuta complressiva della sceneggiatura, è sosanzzialmente la Jason Leigh a "trainare"il film, risparmiando eccessi plateali, dove momenti di"calma"e rtrosia-timidezza estrema sono alternati efficacemente alle"sparate", con accessi di rabbia e di disperazione.  Parlare di quella che comunemente chiamiamo"Malattia mentrale"non è semplice , in particolare non lo è al cinema, dove la forza dell'immagine-parola("Sonimage", diceva in modo pittoresco Godard, tra l'altro svizzero-francese come Schroeder, stando la distanza abissale tra i due cineasti)risalta, ma spesso rischcia di banalizzare la problematica in oggetto, dando troppo forza o invece togliendola a quanto si vuole esprimere.   Un film che, lungi dall'essere una colonna portante del cinema dei"Novanta", ne esprime però vari aspetti.   El  Gato [-]

Trama prevedibile e scontata che acquista soltanto nel finale un pò di suspance. Un thriller anni 90 che non convince del tutto e che si regge a stento sulle performance delle due attrici protagoniste Jennifer Jason Leigh e Bridget Fonda.

Film thriller con attrici brave nell'interpretazione con scene morbose, inquetanti,oscene certamente adatte ad un pubblico adulto.Nel complesso un film simpatico che prende l'attenzione del pubblico.Voto 7

Paese di prod.: USA Anno: 1992 di: Barbet Schroeder con: Bridget Fonda, Jennifer Jason Leigh, Steven Weber, Stephen Tobolowsky. Dopo aver rotto con il suo fidanzato (Weber), Allison (Fonda) è in cerca di una coinquilina per ammortizzare le spese e vincere la solitudine. Dopo una serie di colloqui decide di scegliere una donna (Leigh), che ben presto si rivelerà una pericolosa psicopatica con il complesso della gemella: le imiterà il look, tenterà di rubarle il ragazzo e darà libero sfogo alla sua follia omicida. Tratto dal romanzo di John Lutz e sceneggiato da Don Roos, un thriller di grande presa emotiva ben diretto dall'esperto Schroeder. La tensione e la suspense sono orchestrate alla perfezione, sino ad arrivare ad un finale secco ed antiretorico. [+]

Paese di prod.: USA Anno: 1992 di: Barbet Schroeder con: Bridget Fonda, Jennifer Jason Leigh, Steven Weber, Stephen Tobolowsky. Dopo aver rotto con il suo fidanzato (Weber), Allison (Fonda) è in cerca di una coinquilina per ammortizzare le spese e vincere la solitudine. Dopo una serie di colloqui decide di scegliere una donna (Leigh), che ben presto si rivelerà una pericolosa psicopatica con il complesso della gemella: le imiterà il look, tenterà di rubarle il ragazzo e darà libero sfogo alla sua follia omicida. Tratto dal romanzo di John Lutz e sceneggiato da Don Roos, un thriller di grande presa emotiva ben diretto dall'esperto Schroeder. La tensione e la suspense sono orchestrate alla perfezione, sino ad arrivare ad un finale secco ed antiretorico. Grande prova delle due protagoniste, la cui somiglianza coglie nel segno ed inquieta non poco. Molto efficace anche la fotografia di Luciano Tovoli, che sa districarsi bene tra ambientazioni notturne e domestiche. Nel 2006 Keith Samples diresse un sequel-fotocopia, "Inserzione pericolosa 2", da evitare con la massima cura. [-]

Inserzione Pericolosa è senza dubbio uno dei thriller più belli e riusciti degli anni '90: la sceneggiatura (pur non molto inventiva) è equilibrata e con un senso logico (cosa che raramente accade in film del genere) e le due protagoniste sono assolutamente perfette (Bridget Fonda è semplicemente deliziosa e completamente in parte, la Jason Leigh convinta e convincente). E sebbene il ritmo non sia tra i più indiavolati, il film sa giocare molto bene con la suspense (concentrandola in gran parte nel lungo finale adrenalinico, in cui tuttavia un pò di splatter in più non guastava). Di grande effetto l'ambientazione cupa nell'Ansonia Palace di New York (centro della vicenda), magnifico esemplare di struttura liberty. [+]

Inserzione Pericolosa è senza dubbio uno dei thriller più belli e riusciti degli anni '90: la sceneggiatura (pur non molto inventiva) è equilibrata e con un senso logico (cosa che raramente accade in film del genere) e le due protagoniste sono assolutamente perfette (Bridget Fonda è semplicemente deliziosa e completamente in parte, la Jason Leigh convinta e convincente). E sebbene il ritmo non sia tra i più indiavolati, il film sa giocare molto bene con la suspense (concentrandola in gran parte nel lungo finale adrenalinico, in cui tuttavia un pò di splatter in più non guastava). Di grande effetto l'ambientazione cupa nell'Ansonia Palace di New York (centro della vicenda), magnifico esemplare di struttura liberty. Il film ha un inutile seguito (Inserzione Pericolosa 2) che in realtà è un remake, ed è stato realizzato davvero coi piedi. [-]

Le intenzioni di questa pellicola erano quelle di creare un atmosfera tesa, morbosa, inquietante con la protagonista Fonda vittima di una coinquilina all'apparenza tranquilla ma che poi si svela essere una psicopatica assassina con traumi dovuti alla morte della sorella maggiore annegata in piscina. Ma il film non riesce ad assorbire lo spettatore, non riesce mai a decollare del tutto nonostante l'idea di base non sia malvagia.