jonnylogan
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sabato 13 luglio 2019
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the killer
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Dennis Quaid, con capello ondulato d’ordinanza, nella seconda metà dei ‘50ies è pronto letteralmente a incendiare ogni pianoforte a sua disposizione, partendo dalla natia Ferriday, un piccolo centro della Louisiana per cercare fortuna a Memphis, soggiornando presso l’abitazione di un cugino il cui obiettivo è ottenere un’audizione alla Sun Records che qualche anno prima aveva lanciato Elvis. Gli albori della musica rock & roll visti attraverso un biennio, dal 1956 al 1958, che scavò un solco profondo nella vita di un eccellente pianista con cugino predicatore a carico, un doppio matrimonio fallito alle spalle, un secondo cugino che come Jerry Lee vorrebbe sfondare nel mondo della musica e una cugina di appena tredici anni della quale s’invaghi perdutamente.
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Dennis Quaid, con capello ondulato d’ordinanza, nella seconda metà dei ‘50ies è pronto letteralmente a incendiare ogni pianoforte a sua disposizione, partendo dalla natia Ferriday, un piccolo centro della Louisiana per cercare fortuna a Memphis, soggiornando presso l’abitazione di un cugino il cui obiettivo è ottenere un’audizione alla Sun Records che qualche anno prima aveva lanciato Elvis. Gli albori della musica rock & roll visti attraverso un biennio, dal 1956 al 1958, che scavò un solco profondo nella vita di un eccellente pianista con cugino predicatore a carico, un doppio matrimonio fallito alle spalle, un secondo cugino che come Jerry Lee vorrebbe sfondare nel mondo della musica e una cugina di appena tredici anni della quale s’invaghi perdutamente. Date queste premesse la pellicola di Jim McBride avrebbe tutto per diventare un piccolo cult per amanti della musica e delle storie di provincia made in USA. Al contrario, e al netto della bravura camaleontica di Dennis Quaid, in grado, grazie all’aiuto dello stesso Jerry Lee Lewis, di esibirsi sui palchi davanti a centinaia di adolescenti e meno adolescenti, fin troppo scalmanati, è invece una pellicola piena di alcune inesattezze e di dialoghi coniugali decisamente poco credibili, fra Quaid e la giovane Myra, impersonata da Winona Ryder . Quaid frattanto occupa ogni angolo del palco con un fare istrionico che ricorda il vero Lewis. Alec Baldwin nei panni di Judd, il cugino predicatore, riesce a opporvisi ma risultando anche lui troppo al di sopra delle righe. Pellicola che comunque si ‘scola in poche sorsate’, capace di ricordare una delle vere icone della musica dei ’50, di come abbia sprecato la sua occasione di essere il più grande di tutti, a causa di una vita composta da troppi eccessi, pur essendo capace di hit del calibro di Great Balls Of Fire.
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diskol88
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sabato 12 novembre 2016
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the... anni to great balls of fire, sound.
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per visualizzare il modo nel film di rock 'n' roll sincronizzato,
da performance travolgente in movimento di roccia rock 'n' roll, è sufficiente
guardare, per pò di leggenda con romanticismo agrodolce ritmico e ironico
se non è leggenda, 'great balls of fire' il cantante country-rockabilly-rock è di
un tipo insolito di divertimento, nonostante il disprezzo inconcepibile di
qualcheduno un po' arrogante; impostando in modo divino e ghignante il suo
strumento, per gli studenti del rock 'n' roll il film sarà una sorpresa
rispecchiante sotto quel sublime tripudio allora e ora ancora, grande film.
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alexmanfrex
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lunedì 26 ottobre 2015
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great dennis
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Ieri sera ho avuto il piacere di vedere per la prima volta "Great Balls of fire", film ispirato alla prima parte della carriera del celebre cantante Jerry Lee Lewis, che a colpi di rock'n roll contese negli anni 50 lo scettro di "Re del rock" ad Elvis ...
La vita di Jerry Lee Lewis merita sicuramente una trasposizione cinematografica, e questo film ha saputo rendere giustizia a questa necessità in maniera onesta e senza troppe pretese.
Un Dennis Quaid in grande spolvero, che esagera con la mimica facciale, ma diventa irresistibile quando al piano sfoggia performance a dir poco energiche.
Uno spaccato di anni in cui iniziava ad emergere il mito del rock e di sound che sono rimasti nella leggenda, dove la fotografia colorata contribuisce meritevolmente nel dipingere il quadro.
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Ieri sera ho avuto il piacere di vedere per la prima volta "Great Balls of fire", film ispirato alla prima parte della carriera del celebre cantante Jerry Lee Lewis, che a colpi di rock'n roll contese negli anni 50 lo scettro di "Re del rock" ad Elvis ...
La vita di Jerry Lee Lewis merita sicuramente una trasposizione cinematografica, e questo film ha saputo rendere giustizia a questa necessità in maniera onesta e senza troppe pretese.
Un Dennis Quaid in grande spolvero, che esagera con la mimica facciale, ma diventa irresistibile quando al piano sfoggia performance a dir poco energiche.
Uno spaccato di anni in cui iniziava ad emergere il mito del rock e di sound che sono rimasti nella leggenda, dove la fotografia colorata contribuisce meritevolmente nel dipingere il quadro.
Le interpretazioni gigioneggianti dei personaggi, sdrammatizzano un poco le reali difficoltà del protagonista nel vivere il modo di fare rock e la storia d'amore avuta con la giovane cugina, ma si sa, i grandi tabù generazionali dovevano essere ancora infranti (prima con Elvis, poi con Beatles e Rolling Stones a finire l'opera ...).
GBoF è un film gradevole, che quando visto, fa un po'rimpiangere quei film asciutti e di buon cinema come si facevano una ventina di anni fa, prima dell'avvento di megaproduzioni e super blockbuster.
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elgatoloco
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sabato 23 maggio 2015
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film biografico
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Pur se vagamente"apologetico"; "Great Balls of Fire"è film in primis biografico, dove, pur potendo"giocare", pur se relativamente, cronologia e dati biografici rimangono e non se ne può fare a meno, sempre non si voglia"sorvolare"su tutto o quasi. Quaid è bravo, come la Ryder, come Alec Baldwin. Vedendo questo film di fine anni 1980 e conoscendo non male la musica di Jerry Lee Lewis, molto diviene chiaro e comunque il film regge all'incedere del tempo, ribadendo come certi film di quegli anni non fossero inferiori a quanto si produce/realizza oggi, anzi-... Regia e montaggio notevoli. El Gato
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stefano g.
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martedì 7 ottobre 2008
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ottima biografia con musiche spettacolari
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Il film è una biografia di Jerry Lee Lewis che verso la fine degli anni '50 fece impazzire tutti col suo travolgente Rock 'n Roll, ma rischiò di rovinarsi la fama sposando Myra (W. Ryder), la cugina tredicenne. Non ci sono parole per descrivere questo film, perché è perfetto in tutto, dalla sceneggiatura ai dialoghi. Dennis Quaid è da oscar. Un film che merita di essere più famoso perché è da vedere. Molto consigliato per chi ama le commedie anche non necessariamente musical.
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francesca
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venerdì 8 giugno 2007
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bellissimo
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Ho 16 anni e la prima volta che ho visto questo film avevo ancora il ciuccio in bocca..E da quel giorno almeno 2 volte l'anno me lo guardo oppure lo faccio vedere a tutti i miei amici..perchè questo è un film che devono vedere tutti in particolari gli amanti del rock,ma non solo per la trama abbastanza travolgente ma anche per ascoltare le bellissime canzoni del mitico Jerry..Non potevano fare una biografia migliore di questa!!Poi l'attore Dennis Quaid che interpreta Jerry Lee Lewis di sicuro non guasta agli occhi..anzi..
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picio
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martedì 25 aprile 2006
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strepitoso
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Grande film!!!
Un ottima interpretazione della vita del grande jerry lee lewis.
Film fatto bene, musiche originali, forse la sua cuginetta (una giovane Wynona Ryder) nel film è un pò troppo presente, ma tutto sommato è stata lei che gli ha rovinato la carriera.
Interessanta notare come il regista abbia voluto sottolineare le origini country di jerry lee lewis,il quale suona una mano sinistra "nera" e una mano destra "bianca".
Tutto questo fa il rock'n'roll.
Da vedere.
Anche per chi non è appassionato di rock.
Strepitoso
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