Girolimoni, il mostro di Roma

Ancora una volta mi scuso ma, per un errore o della piattaforma o del mio sistema, non posso lasciare commenti in coda, devo farlo così (e lo faccio il meno possibile).
Dalle notizie che ho io, costituite principalmente da Wikipedia e secondariamente da vari articoli sparsi che ho letto sulla vicenda, il prete fu uno dei sospettati ma alcune cose non combaciavano, per esempio il prete era solito adescare bambine di nove o dieci anni mentre le vittime era grossomodo neonate (massimo quattro anni). La ricostruzione è fedele, c'era un prete adescatore ma non uccideva nessuno e lo lasciarono perdere per non fare il bis. Invece la ricostruzione di fantasia rende bene l'idea che possa essere stato chiunque e che gli indizi ben interpretati lasciavano intendere che fosse una persona dell'ambiente delle vittime. [+]

Ancora una volta mi scuso ma, per un errore o della piattaforma o del mio sistema, non posso lasciare commenti in coda, devo farlo così (e lo faccio il meno possibile).
Dalle notizie che ho io, costituite principalmente da Wikipedia e secondariamente da vari articoli sparsi che ho letto sulla vicenda, il prete fu uno dei sospettati ma alcune cose non combaciavano, per esempio il prete era solito adescare bambine di nove o dieci anni mentre le vittime era grossomodo neonate (massimo quattro anni). La ricostruzione è fedele, c'era un prete adescatore ma non uccideva nessuno e lo lasciarono perdere per non fare il bis. Invece la ricostruzione di fantasia rende bene l'idea che possa essere stato chiunque e che gli indizi ben interpretati lasciavano intendere che fosse una persona dell'ambiente delle vittime. E come narra il film, il colpevole non è mai stato identificato. D'altronde che per fare un piacere alla chiesa si scagioni un prete protestante è anche questa una fantasia ma un po' troppo creativa, non c'è tanta protezione tra le varie confessioni.
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La vicenda è degli anni '20, eppure anche per chi è nato negli anni '60 Girolimoni non è un cognome qualsiasi, è un insulto. Forse non sono l'unico ad aver scoperto proprio da questo film che l'insulto non è pertinente perché Gino Girolimoni fu vittima di un errore.
Non si trattò di un errore giudiziario, tecnicamente, perché non fu processato: la giustizia rinunciò al processo perché l'errore era marchiano e non c'era bisogno di giudicarlo. L'errore, o forse la montatura, era stata a livello di indagini di polizia. Nessuno costruì prove false ma i veri indizi, insignificanti, false interpretazioni di azioni comuni, furono considerati in maniera subdola. [+]

La vicenda è degli anni '20, eppure anche per chi è nato negli anni '60 Girolimoni non è un cognome qualsiasi, è un insulto. Forse non sono l'unico ad aver scoperto proprio da questo film che l'insulto non è pertinente perché Gino Girolimoni fu vittima di un errore.
Non si trattò di un errore giudiziario, tecnicamente, perché non fu processato: la giustizia rinunciò al processo perché l'errore era marchiano e non c'era bisogno di giudicarlo. L'errore, o forse la montatura, era stata a livello di indagini di polizia. Nessuno costruì prove false ma i veri indizi, insignificanti, false interpretazioni di azioni comuni, furono considerati in maniera subdola.
L'errore nelle indagini costò a Girolimoni alcni mesi di carcere preventivo ma un altro errore gli fruttò la fama vitalizia, quello della convinzione della gente. Se è vero che una particolare situazione politica non permise allora di pubblicare un insuccesso miserevole della polizia è vero anche che la folla desidera avere la convinzione di sicurezza, pur erronea, prendendo un coplevole purché sia. Guardiamo il film ed impariamo dalla storia perché nessuno di noi è immune.
Il film è ben fatto, non un capolavoro ma merita riguardo per l'importanza del tema sociale.
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L’Italia non cambia mai e la proposizione cinematografia della vera storia di Gino Ginolimoni, un fotografo romano arrestato durante il regime fascista con l’infamante accusa di essere un mostro, uccisore seriale di bambine. Il regista Damiano Damiani assicura la qualità della ricostruzione storica e la classe di Nino Manfredi che interpreta Girolimoni completa il quadro. Il film è, ma non potrebbe essere diversamente, un duro atto d’accusa contro il regime fascista, colpevole, oltre di aver perpetrato un gravissimo errore giudiziario, di aver ordinato un inquietante silenzio sull’errore stesso. E sullo sfondo l’opinione pubblica sempre alla ricerca dell’ennesimo nemico da lapidare. [+]

L’Italia non cambia mai e la proposizione cinematografia della vera storia di Gino Ginolimoni, un fotografo romano arrestato durante il regime fascista con l’infamante accusa di essere un mostro, uccisore seriale di bambine. Il regista Damiano Damiani assicura la qualità della ricostruzione storica e la classe di Nino Manfredi che interpreta Girolimoni completa il quadro. Il film è, ma non potrebbe essere diversamente, un duro atto d’accusa contro il regime fascista, colpevole, oltre di aver perpetrato un gravissimo errore giudiziario, di aver ordinato un inquietante silenzio sull’errore stesso. E sullo sfondo l’opinione pubblica sempre alla ricerca dell’ennesimo nemico da lapidare. In realtà poco è cambiato, da Girolimoni a detenuto in attesa di giudizio ad oggi cambia il colore, i nomi dei registi e degli attori, gli abiti, il mondo intorno. Ma la giustizia italiana rimane quella. Un buon film che tenta, comunque, di rendere una postuma giustizia ad un uomo devastato dalla cultura del sospetto di un Paese in attesa di dignità. 
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Tutto il film ha sicuramente una bellissima immagine e una buona interpretazione di Manfredi e del cast, ma la sceneggiatura e la storia sono assolutamete inventate non attinenti alla realtà dei fatti tutta la trama è più di fantasia che descrittiva della vicenda il cui vero colpevole era un prete protestante inglese Ralph Lyonel un noto pedofilo e serial killer itinerante. A trovare le sue tracce è un ispettore di polizia Giuseppe Dosi. Nel film di Damiani il colpevole di fantasia sarebbe un giovane pedofilo che uccide una nipote in casa fatto inventato. Anche se nel fgilm prima compare un prete protestante tedesco che alla fine diventa inglese. Tutto per non urtare la chiesa? Il film non ha rilevanza artistica. [+]

Tutto il film ha sicuramente una bellissima immagine e una buona interpretazione di Manfredi e del cast, ma la sceneggiatura e la storia sono assolutamete inventate non attinenti alla realtà dei fatti tutta la trama è più di fantasia che descrittiva della vicenda il cui vero colpevole era un prete protestante inglese Ralph Lyonel un noto pedofilo e serial killer itinerante. A trovare le sue tracce è un ispettore di polizia Giuseppe Dosi. Nel film di Damiani il colpevole di fantasia sarebbe un giovane pedofilo che uccide una nipote in casa fatto inventato. Anche se nel fgilm prima compare un prete protestante tedesco che alla fine diventa inglese. Tutto per non urtare la chiesa? Il film non ha rilevanza artistica. [-]

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Ottimo film, un capolavoro e Nino Manfredi è a dir poco sensazionale, il più grande attore di tutti i tempi

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la storia non è davvero identica a quella vera. ma è un gran bel film. si vede la mano di damiani. straordinaria l'interpretazioni di manfredi. sottovalutato.

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Caro Salvo, spero che tuo padre come turi ferro , salvo randone franco e ciccio e tanti altri bravi attori siciliani, sia presto ricordato come quel bravo maestro della recitazione che ci ha dato personaggi veri e talvolta commoventi.Dal canto mio, ho sempre amato ed apprezzato guido leontini e spero magari che il nuovo presidente della regione siciliana(un catanese) voglia tributargli i giusti onori) Grazie Guido per quello che ci hai dato ed anche a te salvo per avercelo ricordato.

[+] grazie! francesco (di salvo ) [ - ] grazie! francesco

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Sicuramente mio Padre Guido Leontini è stato un attore non valutato secondo le proprie possibilità interpretative ha avuto un grande coraggio a lasciare Catania nei momenti in cui il teatro stabile stava uscendo alla grande nei palcoscenici nazionali. Ha avuto una bella carriera con diversi film anche se pian piano andava scemando la scia dedicata ai suoi personaggi attribuiti come:Il Mafioso, cosa che si portò in diversi film. Poi il contratto con De Laurentis rotto pèerchè il sig. Dino lo lascio in Italia lasciandolo sotto contratto e non liberato. Chiudo dicendo che oggi si ricordano di tutti gli attori italiani ma io voglio ricordare mio padre oggi sia per l'attore che per la forza .Il 26 aprile saranno 10 anni dalla scomparsa . [+]

Sicuramente mio Padre Guido Leontini è stato un attore non valutato secondo le proprie possibilità interpretative ha avuto un grande coraggio a lasciare Catania nei momenti in cui il teatro stabile stava uscendo alla grande nei palcoscenici nazionali. Ha avuto una bella carriera con diversi film anche se pian piano andava scemando la scia dedicata ai suoi personaggi attribuiti come:Il Mafioso, cosa che si portò in diversi film. Poi il contratto con De Laurentis rotto pèerchè il sig. Dino lo lascio in Italia lasciandolo sotto contratto e non liberato. Chiudo dicendo che oggi si ricordano di tutti gli attori italiani ma io voglio ricordare mio padre oggi sia per l'attore che per la forza .Il 26 aprile saranno 10 anni dalla scomparsa .Ciao Papà. La mia non è una recensione ma un piccolo sfogo, intendevo esprimere ciò che il mio cuore sentiva. Ricordatelo almeno voi Grazie [-]

[+] grande guido (di nico67) [ - ] grande guido [+] un ricordo nitido e perfetto di guido (di ferpao) [ - ] un ricordo nitido e perfetto di guido

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