Trasposizione (sur)realista e magica del romanzo omonimo di Shahrnush Parsipur, il fillm segna il debutto alla regia di Shirin Neshat, intensa e sensibile artista iraniana. Espandi ▽
La video artista porta per la prima volta sul grande schermo una bellissimo e poetico romanzo della scrittrice iraniana Shahrnush Parsipur che narra le cronache e le esperienze di cinque donne ambientate a Tehran nel 1953. Il racconto dal titolo omonimo descrive un periodo drammatico per l'Iran quando il governo democratico subì un clamoroso spodestamento da parte dello shah Mohammed Reza Pahlavi, leader supportato dalla C.I.A. il servizio di spionaggio americano. La stessa Parsipur fu messa al bando per tale romanzo nella metà degli anni novanta e fu invitata dal governo iraniano a desistere la scrittura di letteratura in tal senso. Recensione ❯
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Due militari bavaresi alle prese con la scalata delle alpi bernesi e con un'inaspettata strumentalizzazione politica. Espandi ▽
Durante l'estate del 1936, Toni Kurz (Benno Fürmann) e Andi Hinterstoisser (Florian Lukas), due militari bavaresi, decidono di lanciarsi all'assalto della parete nord dell'Eiger, nella più pura tradizione dell'alpinismo tedesco. Considerata una delle scalate più difficili del massiccio alpino, questa legendaria e tragica ascensione sarà seguita da diversi giornalisti, tra cui la compagna di Toni, che lavora per una rivista tedesca. Goebbels del resto non esiterà a trasformare i due alpinisti in eroi del Terzo Reich, nonostante nessuno dei due fosse membro del partito nazionalsocialista. Basata su un fatto di cronaca e in parte girata sul luogo della tragedia, nelle Alpi bernesi, questa opera seconda del regista tedesco Philipp Stölzl narra le peripezie di due uomini alle prese con la natura e la loro passione per la montagna. Inserendosi nel solco del cinema spettacolare, Nordwand combina brillantemente politica, storia e avventura. Recensione ❯
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Christine è una giovane donna costretta sulla carrozzella dalla sclerosi multipla. Rassegnata alla sua condizione di 'ferma', partecipa a un pellegrinaggio a Lourdes, con la speranza di riacquistare un po' di fiducia nella vita. Espandi ▽
Christine è una giovane donna costretta sulla carrozzella dalla sclerosi multipla. Rassegnata alla sua condizione di 'ferma', partecipa a un pellegrinaggio a Lourdes, con la speranza di riacquistare un po' di fiducia nella vita. Sorride sempre, cerca la conversazione con i piacenti giovani volontari dell'organizzazione, si appiglia all'espressività del volto, l'unica parte del corpo che riesce a muovere. Alla gita spirituale partecipano malati nel fisico e nella mente, tutti parte di un micro mondo abituato alla solitudine e scivolato nell'individualismo. Quando i giorni di vacanza stanno per concludersi, accade il miracolo: Christine, piano piano, riacquista sensibilità alle dita, poi alle braccia e alle gambe, fino ad appoggiare i piedi a terra e cominciare a camminare. La guarigione improvvisa sorprende tutti e inaugura crudeli invidie tra i compagni. Nel frattempo Christine si gode il piccolo momento di felicità, ancora incerta sul suo precario futuro. Recensione ❯
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Un'indagine avvincente e creativa su una relazione proibita nata ad Auschwitz. E sulle sue conseguenze
. Documentario, Israele, Austria2020. Durata 82 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
La tragica storia d'amore tra una giovane prigioniera ebrea ad Auschwitz e un ufficiale delle SS austriache. Espandi ▽
Marzo 1942: il primo contingente che varca i cancelli del campo di Auschwitz-Birkenau è un gruppo di mille donne provenienti dalla Slovacchia. Le più fortunate tra loro vengono messe a lavorare nel Kanada, il fabbricato destinato allo smistamento dei beni dei prigionieri, a pochi passi dai forni crematori. Nel gruppo spicca Helena Citron: giovane e attraente, aspirante attrice, con la sua voce soave fa innamorare l'ufficiale austriaco delle SS Franz Wunsch. Il loro affetto, nato contro ogni probabilità, protegge Helena e altri dalla morte e dagli orrori del lager. Che si tratti di amore corrisposto o di senso di opportunità, la loro relazione avrà decisive conseguenze all'interno di quel campo di concentramento ma anche strascichi imprevisti nelle loro esistenze di sopravvissuti alla guerra. In particolare quando, grazie anche all'impegno di Simon Wiesenthal, tra gli anni '60 e '70 in Austria verranno individuati e processati settanta ex ufficiali delle SS ancora a piede libero. Recensione ❯
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A metà fra il documentario e la finzione, un film pasoliniano che racconta con onestà quasi neorealista lo sguardo affossato di Vera. Drammatico, Austria, Italia2022. Durata 115 Minuti.
Quanto può pesare su una persona l'essere la figlia di una star internazionale e di un uomo dal quale non si è ereditata la bellezza perfetta? Moltissimo, a giudicare dall'esistenza di Vera Gemma, figlia minore di Giuliano, che ha alterato il suo aspetto fisico con il preciso intento di assomigliare più a una trans che ad una donna e si domanda ogni giorno quale sia il suo "vero" talento. I registi Tizza Covi e Rainer Frimmel le cuciono addosso una storia che sta a metà fra il documentario e la finzione, e che aspira ad essere ciò che il nome della sua protagonista preannuncia: un portatore di verità, in un mondo di inganni e sotterfugi.
Vera Gemma, che per la sua interpretazione di se stessa ha vinto il premio come Miglior Attrice della sezione Orizzonti alla Mostra di Venezia, è una presenza metacinematografica convincente e commovente.
I due registi raccontano i loro protagonisti senza esercitare su di loro alcun giudizio morale e con totale aderenza filmica, cogliendone da vicino la tristezza e la poesia, in primis quelle di Vera, con il suo sguardo affossato che si fa carico del dolore del mondo Recensione ❯
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Un giovane uomo trova l'assassino di suo padre, ucciso mesi prima della sua nascita. Un film sul desiderio di vendetta, ma anche sulla possibilità del perdono. Espandi ▽
Ambientato ai giorni nostri nel mussulmano Ciad, dove il governo ha dichiarato l'amnistia per i crimini della guerra civile, il film racconta la storia del giovane Atim, cui il nonno consegna una pistola e il difficile compito di vendicare la morte del padre.
Il colpevole è Massara, un anziano fornaio che reagisce allo strano comportamento del ragazzo nei suoi confronti, prendendolo a lavorare nel forno e affezionandosi a lui al punto di volerlo adottare.
Atim, se da una parte non può dimenticare il passato, dall'altra non riesce a non provare pietà per quell'uomo così amorevole verso di lui. Recensione ❯
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Nel 1954, nel lago Vittoria in Tanzania viene introdotto un pesce predatore. Si scatena così uno sconvolgimento dell'ecosistema lacustre che, secondo il regista del film, nasconde crudeli giochi di potere. Espandi ▽
Negli anni'60 è stato perpretato un disastro ecologico in Tanzania. Il pesce Persico del Nilo è stato immesso (volontariamente?) nel lago Victoria, il secondo lago più grande del mondo, distruggendo irrimediabilmente la fauna ittica. Quell'atto scellerato contro l'ambiente ha generato anche risvolti positivi, sviluppando l'economia dei luoghi limitrofi e generando lavoro per esportare il pesce in Europa, in un paese in cui la povertà e la morte per indigenza sono all'ordine del giorno.
Un documentario viene realizzato per mostrare, e far raccontare in prima persona dai protagonisti la realtà delle cose. Recensione ❯
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Due fratelli si riuniscono per la morte della madre. Si ridivideranno ma il passato li raggiungerà. Espandi ▽
Caustico e graffiante, sempre consacrato a un cinema che vuole mettere a disagio lo spettatore e provocarne la sensibilità, il regista austriaco Ulrich Seidl torna con Rimini al racconto di finzione dopo i documentari In the Basement e Safari. Pur contenendo tutti gli ingredienti della brutale caricatura che potevamo aspettarci, Rimini stupisce invece con un ritratto appassionato e quasi tenero di un uomo fuori dal tempo, dagli angoli un po’ smussati come ci appaiono ora quelli di Seidl stesso. Gran parte del merito è dell’attore Michael Thomas, in una performance semplicemente straordinaria. Seidl e Thomas spostano sempre più in là la soglia dell’assurdo e della provocazione, lasciando allo spettatore il compito di seguirli diligentemente. Che Seidl sia riuscito in questa impresa è un’aggiunta importante alle correnti di disagio che continua a far scorrere sotto traccia e di cui è maestro: Rimini parla di discriminazione, declino morale e di padri che condannano i figli, mentre tutt’attorno il loro mondo si fa inesorabilmente minuscolo. Recensione ❯
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Gli 'operai' non sono una razza estinta. Questo documentario ce lo ricorda. Espandi ▽
Il documentario illustra la condizione del lavoro manuale nel il mondo attraverso un viaggio che inizia nelle miniere in Ucraina, racconta le condizioni dei lavoratori in Indonesia, Nigeria, Pakistan, Cina, per approdare nella "civilizzata" Germania.
L'obiettivo è quello di raccontare la condizione del lavoro manuale che, nonostante le continue conquiste tecnologiche, non accenna a scomparire, tendendo a diventare invisibile come i lavoratori stessi.
La conclusione a cui giunge è che gli operai, non più "compagni", ancora non possono essere considerati "persone" perché le regole del libero mercato non lo consentono. Recensione ❯
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Documentario atipico, generoso e tenero, che affronta in maniera frontale una questione delicata e socialmente calda. Commedia, Germania, Italia, Austria2013. Durata 83 Minuti.
Un progetto che analizza le possibili soluzioni al problema della sessualità nei soggetti disabili. Espandi ▽
L'autismo impedisce ad Enea, ventinovenne che risiede nel piccolo centro di Terenzano (Udine), di avere quella vita affettivo-sessuale di cui sente sempre di più la mancanza. Due suoi amici, Alex e Carlo, decidono allora di aiutarlo a realizzare il desiderio di avere un rapporto, dirigendosi prima in un bordello in Austria e poi in Germania, a Trebel, dove esiste un centro in cui anche i disabili possono imparare a conoscere la sessualità. Recensione ❯
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Un film-opera rigoroso nel far convergere i suoi differenti linguaggi ed attuare uno strategico rilancio di diffusione della cultura. Musicale, Austria, Germania2008. Durata 115 Minuti.
Dalla celeberrima opera di Giacomo Puccini, un film prende vita grazie a due stelle della lirica. Espandi ▽
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Un viaggio attraverso alcuni tra i più grandi film mai realizzati in compagnia del carismatico Slavoj Zizek, filosofo e psicoanalista. Espandi ▽
Slavoj Zizek, psiconalista e filosofo, espone con abbondanza di citazioni la sua visione del cinema considerato come un'arte che piuttosto che soddisfare i desideri suggerisce come desiderare La ritiene comunque un'arte indispensabile per mostrarci ciò che talvolta celiamo nel profondo. Recensione ❯
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Una storia di emancipazione femminile che ci obbliga a interrogarci sulle pari opportunità. Drammatico, Austria, Svizzera, Germania2021. Durata 116 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Per scappare dalla sua vita borghese una donna compie un viaggio e scopre l'amore per la fotografia. Espandi ▽
Hanna Leitner, vuole sfuggire al corsetto borghese e al marito Anton, che la molesta sessualmente. Va in terapia con Otto Gross e lo segue al Monte Verità, dove scopre il fascino della fotografia. Recensione ❯
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Giro del mondo in un anno, rimontato dopo la morte del suo regista, che riflette sul senso del movimento. Docu-fiction, Austria, Germania2017. Durata 103 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un'opera che intende mostrare il mondo a cui si può dare vita quando ci si affida semplicemente all'istinto e alla propria curiosità. Espandi ▽
Nel 2014, durante le riprese delle sue esperienze di viaggio, il documentarista austriaco (fotografo, direttore della fotografia, scrittore) Michael Glawogger muore improvvisamente di malaria, in Liberia, nel 2014, a 54 anni. La sua storica montatrice Monika Willi rielabora il girato del regista, la cui idea iniziale era viaggiare per un anno e filmare senza un tema precostituito: Ungheria, Bosnia Erzegovina, Croazia, Serbia, Montenegro, Albania, Italia, Marocco, Mauritania, Senegal, Guinea Bissau, Guinea, Sierra Leone. Fino alla Liberia, ad Harper, città fantasma dilaniata dalla guerra civile e affacciata sull'Atlantico, con il desiderio di scomparire. Recensione ❯
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Una storia di profonda umanità girata nella Roma lontana dai tour operator. Drammatico, Italia, Austria2009. Durata 100 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
Patti, un'artista circense che gestisce spettacoli di strada con il marito Walter un giorno, cercando il proprio cane in un parco vicino al camper in cui vive nella zona di San Basilio a Roma, si imbatte in una bambina di circa due anni. Espandi ▽
Patti, un'artista circense che gestisce spettacoli di strada con il marito Walter un giorno, cercando il proprio cane in un parco vicino al camper in cui vive nella zona di San Basilio a Roma, si imbatte in una bambina di circa due anni. Asia, così si chiama, è stata lasciata lì dalla madre con indosso un biglietto in cui la donna afferma che tornerà a prenderla. Da quel momento la donna, con l'aiuto del marito e di Tairo, un adolescente che vive in un altro camper con la nonna, prenderà ad occuparsi della bimba senza rinunciare a cercarne la madre.
Tizza Covi e Rainer Frimmel nascono come fotografi professionisti e questa loro vocazione si sente in un film che però sembra volerla celare facendo della 'naturalezza' delle riprese la cifra stilistica principale. Recensione ❯
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