figliounico
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martedì 15 agosto 2023
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un esordio felice
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Watcher è un classico thriller alla Hitchcock con richiami espliciti a La finestra sul cortile, esordio felice alla regia del suo primo lungometraggio di Chloe Okuno, che declina in versione rumena con ambientazione a Bucarest, claustrofobicamente girato quasi tutto in un appartamento, uno dei topoi del genere horror, ovvero quello del serial killer alla Seven che ama torturare e mutilare le sue vittime. Nel cast, complessivamente mediocre, spicca nel ruolo di protagonista Maika Monroe, che riesce a dar vita ad un personaggio credibile che incarna le paure e le angosce di tutte le donne che vivono da sole in una moderna metropoli e che soltanto la sensibilità di una regista poteva rendere così realisticamente sebbene in una pellicola di genere horror.
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pubblicante
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mercoledì 21 settembre 2022
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vedibile.
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Lei veramente bella. Ottima fotografia e il film si lascia guardare con una certa tensione con una spolverata di De Palma, Hitcock e anche un po' di feticismo (le inquadrature sui tacchi di lei erano proprio per quello). Un marito assente (magari pure traditore, ti fa venire anche quel dubbio) e il vivere in un paese straniero aumenta ancora di più il dramma. Finale banale.
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maramaldo
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domenica 11 settembre 2022
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una prova eccellente
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La semplicità elegante di questo lavoretto mi ha sedotto. Lo spettatore smaliziato che si assopisce dinanzi a sventramenti e apocalissi qui viene tenuto in sospeso dal principio alla fine senza apparente sforzo. Senza ricorrere a effetti speciali, senza ombre e penombre, nella banalità di un appartamento preso in affitto ammobiliato, in una città straniante con quella parlata cantilenante anche quando imprecano.
Certo, è predona la nippo-californiana (forse, non sono riuscito ad appurarlo), saccheggia dove le pare. Aggiunge, però, di suo, in uno stile limpido, un ritmo che vi distrae, vi impedisce di riconoscere subito lo stereotipo. Anzi, vi immerge con finta ingenuità in un archetipo dell'angoscia, il sapere, cioè, di essere minacciati ma non sapere da chi e da cosa.
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La semplicità elegante di questo lavoretto mi ha sedotto. Lo spettatore smaliziato che si assopisce dinanzi a sventramenti e apocalissi qui viene tenuto in sospeso dal principio alla fine senza apparente sforzo. Senza ricorrere a effetti speciali, senza ombre e penombre, nella banalità di un appartamento preso in affitto ammobiliato, in una città straniante con quella parlata cantilenante anche quando imprecano.
Certo, è predona la nippo-californiana (forse, non sono riuscito ad appurarlo), saccheggia dove le pare. Aggiunge, però, di suo, in uno stile limpido, un ritmo che vi distrae, vi impedisce di riconoscere subito lo stereotipo. Anzi, vi immerge con finta ingenuità in un archetipo dell'angoscia, il sapere, cioè, di essere minacciati ma non sapere da chi e da cosa.
Badate, ragazze, c'è un omaggio al femminismo, non strillato, ma discreto e fine come tutto il resto. Sorvoliamo sul caso pietoso del "serial" cui, vivendo una situazione penosa a casa e una stimolazione bestiale sul lavoro, l'Autrice concede comprensione. Son i maschietti che si credono più svegli ad essere garbatamente irrisi: non afferrano quanto intuito e curiosità di una donna possono scoprire. Si offre pure una celebrazione nel proiettare sul volto e sull'espressione di Maika Monroe il riverbero di bionde del passato mai dimenticate.
Note a margine. Quelle tende, perchè non metterle prima che tutti i dirimpettai assistessero alle capriole eseguite dai due nell'urgenza dell'uzzolo. Quelle vetrate così ampie, come se il sopraffino e autoriale scenografo (Zack Ford) non si fosse, architettonicamente, mai allontanato da Beverly Hills, là il luminoso soggiorno della villa non ha di fronte un fatiscente termitaio umano bensì un acro di prato pettinato. Fittizia così tetra Bucarest che ha invece piacevoli angoli liberty.
Possiamo accettare tutto da chi si è laureata a Berkelay. Vedrete quando cresce, Clò.
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flaw54
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sabato 10 settembre 2022
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inaspettato
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Certamente non un capolavoro, ma un film teso che tiene avvinto lo spettatore, nonostante un argomento già visto e rivisto. La tensione non nasce dagli stereotipi classici di film del genere, ma dall'ambiente estraneo alla protagonista ( una Bucarest triste e monotona ), da una lingua sconosciuta e da una progressiva caduta nei meandri della coscienza. Molto brava la protagonista, attrice che non conoscevo. Film indubbiamente citazionista, ma ben costruito nonostante i pochi mezzi a disposizione.
[+] un thriller che si lascia vedere
(di antonio montefalcone)
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athos
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mercoledì 7 settembre 2022
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intrigante
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Film teso e misterioso sulle emozioni umane. Una bravissima Maika Monroe interpreta le angosce di una donna che si sente spiata. Avrei dato 4 stelle se non fosse per l'ultima scena (anche se ha un suo perchè). Politically correct?
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