marlupet
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lunedì 10 luglio 2023
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un disastro
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Sceneggiatura probabilmente scritta con l'ambizione di indagare lo stato dei rapporti di coppia nel terzo decennio del XXI secolo. Nella realtà dei fatti, il grafico delle emozioni resta piatto per tutta la durata del film, fino a farlo diventare irritante. Il tema pruriginoso dello scambio di coppie, cardine attorno al quale gira la pellicola in pratica per tutta la sua durata, poteva essere trattato esaustivamente in poche scene. Forse nelle intenzioni degli sceneggiatori c'era quella di fare un film provocatorio, che parlasse apertamente di pratiche sessuali di gruppo. Nella realtà si sbadiglia di noia. L'uso sovrabbondante della colonna sonora (un trito jazz di maniera adatto a sonorizzare gli ascensori) viene, come spesso accade nei film che non riescono a decollare, usata con insistenza per sottolineare quelle che dovrebbero essere le scene chiave.
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Sceneggiatura probabilmente scritta con l'ambizione di indagare lo stato dei rapporti di coppia nel terzo decennio del XXI secolo. Nella realtà dei fatti, il grafico delle emozioni resta piatto per tutta la durata del film, fino a farlo diventare irritante. Il tema pruriginoso dello scambio di coppie, cardine attorno al quale gira la pellicola in pratica per tutta la sua durata, poteva essere trattato esaustivamente in poche scene. Forse nelle intenzioni degli sceneggiatori c'era quella di fare un film provocatorio, che parlasse apertamente di pratiche sessuali di gruppo. Nella realtà si sbadiglia di noia. L'uso sovrabbondante della colonna sonora (un trito jazz di maniera adatto a sonorizzare gli ascensori) viene, come spesso accade nei film che non riescono a decollare, usata con insistenza per sottolineare quelle che dovrebbero essere le scene chiave. Attori mediocri, regia piatta. Parere assolutamente personale, un disastro: il peggio del cinema italiano, pretenzioso e fallimentare.
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pigi51
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domenica 16 aprile 2023
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una noia teatrale
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Non amo molto le pellicole che sembrano nate per una esposizione teatrale perchè manca quell'anima aperta del film convenzionale, quegli spazi, quella luce, quella pienezza che ti fa sognare e ti fa sembrare parte di quella narrazione. Qui si vive nella noia e negli stereotipi delle coppie in crisi e dall'altra delle coppie "moderne", edoniste, che vogliono tutto dalla vita e non si accorgono dello squallore in cui sono precipitati. Se la prima parte del film è noia la seconda è volgarità fine a sè stessa , nella ricerca di adepti alle pratiche orgiastiche di una coppia certamente non tradizionale ma un pò enfatizzata anche perchè alcuni interpreti, in particolare la Lodovini , non trasmettono quella frenesia del sesso sfrenato da baccanale che si vorrebbe far credere.
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Non amo molto le pellicole che sembrano nate per una esposizione teatrale perchè manca quell'anima aperta del film convenzionale, quegli spazi, quella luce, quella pienezza che ti fa sognare e ti fa sembrare parte di quella narrazione. Qui si vive nella noia e negli stereotipi delle coppie in crisi e dall'altra delle coppie "moderne", edoniste, che vogliono tutto dalla vita e non si accorgono dello squallore in cui sono precipitati. Se la prima parte del film è noia la seconda è volgarità fine a sè stessa , nella ricerca di adepti alle pratiche orgiastiche di una coppia certamente non tradizionale ma un pò enfatizzata anche perchè alcuni interpreti, in particolare la Lodovini , non trasmettono quella frenesia del sesso sfrenato da baccanale che si vorrebbe far credere. Dall'altra un Bisio sempre attento a rispettare il suo clichè, fatto di cinismo e ironia, a fare da contraltare alle assurdità dell'altra coppia che in qualche modo sembrano coinvolgere la bella Puccini, anche lei poco credibile nella parte di aspirante scambista, e un vai e vieni di situazioni che non riecono a svegliare lo spettatore dal torpore in cui è precipitato.
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lizzy
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giovedì 6 aprile 2023
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visto, rivisto, stravisto: patetico.
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Oh Mamma mia!
La solita pièce teatrale in salsa tricolore riportata sul grande schermo.
E già qua basterebbe per chiudere a metà la visione per noia pregressa e certezze sulla fine.
Ma qua siamo veramente troppo oltre anche alla noiosa pesantezza di "Due partite" e alla pochezza (mi scuseranno gli amatori del genere) del già citato "Carnage".
4 attori 4 (+ i 2 Carboni in extremis, come scialuppa di salvataggio?) nel solito mix "la do non la do" che tanto è caro ai poveri di spirito.
Purtroppo però le situazioni pecorecce (a parte quelle verbali) latitano, la Puccini, non gran bomba del sesso di suo, qua da il suo peggio mentre la Lodovini, sprecata comunque in quasi tutti i film che ha fatto, non risveglierebbe manco un ergastolano che non vede una donna da 50 anni.
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Oh Mamma mia!
La solita pièce teatrale in salsa tricolore riportata sul grande schermo.
E già qua basterebbe per chiudere a metà la visione per noia pregressa e certezze sulla fine.
Ma qua siamo veramente troppo oltre anche alla noiosa pesantezza di "Due partite" e alla pochezza (mi scuseranno gli amatori del genere) del già citato "Carnage".
4 attori 4 (+ i 2 Carboni in extremis, come scialuppa di salvataggio?) nel solito mix "la do non la do" che tanto è caro ai poveri di spirito.
Purtroppo però le situazioni pecorecce (a parte quelle verbali) latitano, la Puccini, non gran bomba del sesso di suo, qua da il suo peggio mentre la Lodovini, sprecata comunque in quasi tutti i film che ha fatto, non risveglierebbe manco un ergastolano che non vede una donna da 50 anni.
Di Bisio sappiamo, ma il suo "dove lo metti sta" qua stroppia e il povero Marchioni... beh...dai...su...non fatemi parlare.
Insomma: i 4 sono così realistici come la Meloni premier.
Come dite? La Meloni adesso è veramente primo ministro in Italia?
Ah, beh... allora mi spiego come mai ancora li producano certi filmetti in Italia.
E poi mi si dice che "La Cantatrice Calva" è una fesseria.
Ma tante ce ne fossero, dico io!
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nicola
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martedì 4 aprile 2023
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pessimo
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Avrei voluto andarlo a vedere al cinema, ora sono contento di non esserci riuscito. E pensare che le premesse per una commedia simpatica, brillante o drammatica, c'erano tutte, il problema sta proprio lì, nonostante vari tentativi di mutare registro, la storia risulta sempre stonata e fuori fase. In mancanza di una struttura solida su cui sviluppare le dinamiche fra i protagonisti, l'impostazione chiaramente teatrale non fa che amplificarne i vuoti. Non aiuta la tipica recitazione "alla viva il parroco" presente in molte commedie italiane. Brava comunque la Puccini.
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domenica 2 aprile 2023
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alti e bassi
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Sono d'accordo con il commento di Paola C. La storia ha degli spunti interessanti e la bravura degli attori evita il flop, però la storia non si conclude e non decolla al 100%. Abbastanza piacevole ma ho visto di molto meglio Mauro
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eugenio
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domenica 12 marzo 2023
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orgia? no grazie
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Una commedia-dramma da camera finemente realizzata e basata su un brillante testo teatrale di Cesc Gay, Vicini di casa, con due coppie, Bisio-Puccini/Lodovini-Marchioni, protagoniste è specchio della crisi dell’amore di coppia oggigiorno. E grazie ad attori di teatro, Bisio in primis capace con leggerezza di alternare tempi comici a momenti drammatici, nella dinamica di coppia di una cena, nasce, come in Perfetti sconosciuti senza la vitalità acerba di Carnage, un exemplum di intrattenimento riflessivo che guarda all’analisi di un linguaggio, quello del corpo, con l’attenzione di chi questi argomenti, spesso, per quotidianità o semplice disagio, rifiuta di vedere.
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Una commedia-dramma da camera finemente realizzata e basata su un brillante testo teatrale di Cesc Gay, Vicini di casa, con due coppie, Bisio-Puccini/Lodovini-Marchioni, protagoniste è specchio della crisi dell’amore di coppia oggigiorno. E grazie ad attori di teatro, Bisio in primis capace con leggerezza di alternare tempi comici a momenti drammatici, nella dinamica di coppia di una cena, nasce, come in Perfetti sconosciuti senza la vitalità acerba di Carnage, un exemplum di intrattenimento riflessivo che guarda all’analisi di un linguaggio, quello del corpo, con l’attenzione di chi questi argomenti, spesso, per quotidianità o semplice disagio, rifiuta di vedere.
Giulio (Bisio) è un musicista ora lontano dai concerti, insegnante al conservatorio, Federica (Puccini) ha un negozio. Sono sposati da anni e hanno una figlia piccola; lei avrebbe desiderato più bambini contro il volere del marito che con un atteggiamento sarcastico spesso glissa l’argomento, nascondendo la sua fragilità in un pacato dramma interiore. Salvatore (Marchioni) è un pompiere neopromosso capo della sicurezza, Laura (Lodovini) la psicologa compagna. Abitano al piano di sopra di Giulio e Federica e non nascondono la loro intesa sessuale, profondendosi in orge estatiche con tanto di partner rumorosi. Accade quindi che Federica con un aperitivo li invita contro il volere di Giulio che vorrebbe in realtà solo allontanarsi da loro. Da questo pretesto, nasce un confronto inteso a esplorare le dinamiche di coppia: se Giulio si manterrà sulla difensiva, Federica non potrà che rimanere curiosa da quella proposta di sesso di gruppo a cui la coppia di Salvatore e Laura intimamente tende.
Il film, un’ora e mezza appena, convince con un’intesa vincente. E gli elementi ci sono: la naturalezza posticcia in cui le due coppie si muovono, una, quella della Lodovini-Marchioni affiata e sessualmente attiva, l'altra Bisio-Puccini spenta e prigioniera della routine con tanto di crisi nervose e litigate; il set intimo, la casa, in cui i demoni vengono alla luce, la consapevolezza di come nel confronto con una vitalità mai sopita, sia meglio cambiare vita e forse partner e in fondo il sesso come quinta del palcoscenico.
Il sesso, già, è lui il protagonista di Vicini di casa. Permea una commedia piacevole, priva di quel sentore e buonismo capace di toccare corde spesso poco affrontate forse perché considerate troppo intime e riservate. Eppure, il film, tutt’altro che pruriginoso, riesce a delineare una dinamica relazionale con un registro che vira dalla malinconia all’imbarazzo, interrogandosi sul significato della parola dialogo e soprattutto dell’intesa, spesso relegata alla tiepida solitudine esistenziale.
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francog
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sabato 11 marzo 2023
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film non riuscito
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Film che parte male e recupera ma la remontada non perfettamente riuscita . Peccato perche' un cast di questo calibro,piu' che all' altezza, paga il prezzo di una scrittura un po' approssimativa e provinciale che cerca un target di pubblico forse internazionale e rischia di non trovare nessuno. Si parte con i vicini di casa alla Dan ackroid ma in versione soft per arrivare al disvelamento dei motivi della visita . Si finisce in maniera melodrammatica e un po' banale verso una separazione nell' aria . Gli step della narrazione sono forzati . La logorrea all' inizio e' letale. E gira a vuoto.Poi il film svolta ma e' tardi . Io l' ho trovato volgare. La volgarita' di ritenere credibile una roba del genere.
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Film che parte male e recupera ma la remontada non perfettamente riuscita . Peccato perche' un cast di questo calibro,piu' che all' altezza, paga il prezzo di una scrittura un po' approssimativa e provinciale che cerca un target di pubblico forse internazionale e rischia di non trovare nessuno. Si parte con i vicini di casa alla Dan ackroid ma in versione soft per arrivare al disvelamento dei motivi della visita . Si finisce in maniera melodrammatica e un po' banale verso una separazione nell' aria . Gli step della narrazione sono forzati . La logorrea all' inizio e' letale. E gira a vuoto.Poi il film svolta ma e' tardi . Io l' ho trovato volgare. La volgarita' di ritenere credibile una roba del genere. Una media approssimata che non intercetta nessuno. Siamo messi male se la commedia e' questa.
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domenica 4 dicembre 2022
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deludente
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Perché la gente non va al cinema? credo che questo film sia uno dei motivi.
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