The Land of Dreams

Il cinema italiano ci prova con la scommessa di un musical ad alto budget, parlato e cantato in inglese. L'operazione è titanica, più apprezzabile nelle intenzioni che negli esiti

Fare il Grande Musical Italiano alla maniera hollywoodiana è un azzardo che ciclicamente affascina i registi di casa nostra, che alla fine si ritrovano a misurare le proprie ambizioni all'altezza di altri generi con i quali si sentono più affini (o che turbano meno i produttori e il pubblico: generalmente quel genere è la commedia, in un modo o nell'altro). Chi è riuscito nell'impresa, ha capito che per rendere credibile e interessante un genere estraneo alla nostra tradizione cinematografica occorreva fare professione - appunto - di autoironia (la bizzarria Per amore. [...]

di Lorenzo Ciofani, articolo completo (4152 caratteri spazi inclusi) su La Rivista del Cinematografo 18 ottobre 2022