Ero in guerra ma non lo sapevo

Film 2022 | Drammatico, +13 90 min.

Regia di Fabio Resinaro. Un film con Francesco Montanari, Laura Chiatti, Juju Di Domenico, Alessandro Di Tocco. Cast completo Genere Drammatico, - Italia, 2022, durata 90 minuti. Uscita cinema lunedì 24 gennaio 2022 distribuito da 01 Distribution. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 - MYmonetro 3,33 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento domenica 23 gennaio 2022

Dall'omonimo libro di Alberto Torregiani che racconta le sue vicende autobiografiche. In Italia al Box Office Ero in guerra ma non lo sapevo ha incassato 18,2 mila euro .

Consigliato sì!
3,33/5
MYMOVIES 2,50
CRITICA 2,50
PUBBLICO 5,00
CONSIGLIATO SÌ
Il ritratto umanamente complesso di Torregiani, commerciante entrato nel mirino della Storia.
Recensione di Paola Casella
giovedì 20 gennaio 2022
Recensione di Paola Casella
giovedì 20 gennaio 2022

Gennaio 1979. Il gioielliere Pierluigi Torrigiani sta cenando al ristorante quando nel locale irrompono alcuni malviventi per rapinare i commensali. Torregiani vede uno di loro minacciare sua figlia Marisa puntandole addosso una pistola ed estrae l'arma che anche lui porta al fianco. Nella sparatoria cadono a terra morti e feriti, e per il gioielliere inizia una discesa agli inferi: nel giro di due settimane entra nel mirino dei P.A.C. in quanto "giustiziere borghese e fascista", e dunque simbolo di una classe socioeconomica da defenestrare. Da quel momento comincia per lui una battaglia in cui l'uomo rifiuta la protezione della polizia e della scorta in nome della libertà di poter continuare a vivere la sua solita vita senza impedimenti.

Ero in guerra e non lo sapevo trae ispirazione dal libro autobiografico di Alberto Dabrazzi Torregiani e Stefano Rabozzi: Alberto è il figlio adottivo di Pierluigi uscito da quell'esperienza profondamente segnato nel corpo e nello spirito, e racconta la vicenda di un uomo che si trasforma con spaventosa rapidità in un morituro.

Il suo rifiuto di collocarsi nel ruolo di vittima è raccontato come un peccato di hybris, e la sua storia ha i contorni della tragedia greca, ma è anche calata in un momento storico di generale conflitto e perdita di senno: e la fotografia (di Paolo Bellan) è cupa come i tempi che racconta.

Il tempo - questa la migliore intuizione di Fabio Resinaro, che oltre a dirigere il film ne ha anche coscritto la sceneggiatura insieme a Mauro Caporiccio e Carlo Mazzotta - è il vero protagonista della storia: un tempo che sfugge al controllo e scandisce le tappe di una storia paradigmatica, non solo per Torregiani ma per la criminalità dell'epoca, compresa quella politica. Torregiani era un orologiaio, e il dominio del tempo, così come la fiducia nel funzionamento di meccanismi che invece possono incepparsi senza possibilità di riparazione, facevano parte della sua visione del mondo. Resinaro sceglie di concentrarsi sull'uomo, evidenziandone anche i lati oscuri, tali per cui anche moglie e figli vivono con disagio il suo superomismo.

I limiti di Ero in guerra ma non lo sapevo sono di varia natura: l'eccessivo didascalismo in una sceneggiatura troppo attenta a camminare sulle uova; una messinscena che sembra ispirarsi al poliziottesco anni Settanta e al western (vedi la musica "morriconiana") ma invece ricorda da vicino i codici dello sceneggiato televisivo; l'accento milanese fluttuante di Francesco Montanari che incarna Torregiani con partecipazione ma anche un certo manierismo; una ricostruzione d'ambiente eccessivamente impostata.

Ciò che invece funziona è la caratterizzazione di Torregiani non come "eroe borghese" ma come bastian contrario insofferente e indisciplinato, in questo più anarcoide che "uomo d'ordine". Nonostante non sia ritratto come simpatico (e appaia facilmente associabile ad una determinata area politica), non si può fare a meno di simpatizzare con lui per la sua lotta titanica nel disconoscere l'uomo che i giornali - i veri "cattivi" della vicenda - hanno descritto per vendere più copie, e nel vedersi appiccicato addosso un bersaglio senza avere sparato un colpo (se non quello fatale, che colpirà la persona più sbagliata). Un accentratore incapace di farsi aiutare, refrattario a qualsiasi imposizione, isolato dai famigliari cui dispensa regali costosi per non dedicare loro attenzione e presenza. Non un martire, né uno sceriffo, come fu all'epoca soprannominato, ma un essere umano complesso e contradditorio con un destino impietosamente segnato.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
giovedì 17 febbraio 2022
figliounico

 Fabio Resinaro lambisce un periodo doloroso della nostra Repubblica, ancora controverso e poco o per niente conosciuto dalle nuove generazioni, che sui banchi di scuola imparano tutto delle guerre puniche ma nulla sanno della storia recente del proprio Paese, attraverso la ricostruzione romanzata di uno dei tanti tragici eventi di quegli anni, ma nonostante la parvenza di profondità [...] Vai alla recensione »

sabato 19 febbraio 2022
bryan_finley

Resinaro confeziona un buon prodotto, non facile perché gli "anni di piombo" in cui si svolge la vicenda dell'orefice Torregiani sono di per sé un terribile ricordo della nostra storia recente. Il regista è aiutato da un protagonista bravissimo, Francesco Montanari, qua in un ruolo totalmente differente dal "Libanese" della serie Romanzo Criminale.

lunedì 31 gennaio 2022
MAURIDAL

      La guerra in questione nel titolo, è quella combattuta negli anni settanta/ottanta in Italia e non solo, tra forze estremiste giovanili, gruppi politici, di destra e sinistra, tra forze dell’ordine ,servizi segreti, istituzioni pubbliche, poteri occulti , mafie  insomma quegli anni stragisti di piombo che hanno segnato la storia e gli animi di una [...] Vai alla recensione »

giovedì 17 febbraio 2022
ROSMERSHOLM

Ogni movimento della mdp, è un moto dell'anima... Resinaro muove continuamente la macchina da presa senza un vero perchè, se non quello di farci sapere di essere bravino. Ne esce un tv movie senz'anima e necessità, che sperca il soggetto su cui si basa. A completare l'opera, un protagonista di  empatia nulla che, forse perchè abbandonato a se stesso, restituisce [...] Vai alla recensione »

lunedì 24 gennaio 2022
Emanuele 1968

Quando la drammaticità della storia incontra l'Arte del cinema ! Un capolavoro ! di tutto e di più ! molto soddisfatto ! l'immagine del dorone con lo scatto dell'orologio e favolosa ! amici se vi piace il trailer andate a vederlo ! non rimarrete delusi !

STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
martedì 25 gennaio 2022
Rocco Moccagatta
Film TV

Pi(erlui)gi Torregiani (Montanari, bravo, pur con qualche eccesso da milanese imbruttito) è un gioielliere self made man un po' bauscia, tutto fatturato e (poco) famiglia, quasi un incunabolo del berlusconismo in arrivo (l'attività di televenditore nelle emergenti tv private), nella Milano fine 70, in pieni Anni di piombo, quando il banditismo spesso si confonde con lo squadrismo terrorista (e viceversa). [...] Vai alla recensione »

lunedì 24 gennaio 2022
Simone Emiliani
Sentieri Selvaggi

L'immagine di un orologio che si ferma in una stanza della casa di Pierluigi Torregiani. Ci sono due tempi soggettivi differenti in Ero in guerra ma non lo sapevo. Da una parte c'è quello che coincide con l'immagine pubblica del protagonista, che corre tra la seconda gioielleria che sta per aprire e le televendite. Dall'altra quello più intimo, familiare, che cerca di rallentare la velocità come si [...] Vai alla recensione »

venerdì 21 gennaio 2022
Valerio Caprara
Il Mattino

Non era affatto facile affrontare con lucidità morale e insieme rispetto per le regole del thriller uno degli episodi più tragici dei nostrani anni di piombo. La riuscita di Ero in guerra ma non lo sapevo, tratto dall' omonimo memoriale scritto da Alberto Torregiani con Stefano Rabozzi (Agar Edizioni) sta nella mano del regista Resinaro che, confermando le doti esibite nello sfrenato Dolceroma, tratteggia [...] Vai alla recensione »

NEWS
TRAILER
lunedì 10 gennaio 2022
 

Regia di Fabio Resinaro. Un film con Francesco Montanari, Laura Chiatti, Juju Di Domenico, Alessandro Di Tocco, Mariavittoria Dallasta. Dal 24 al 26 gennaio al cinema. Guarda il trailer »

NEWS
domenica 28 novembre 2021
 

Dall'omonimo libro di Alberto Torregiani che racconta le sue vicende autobiografiche. Vai all'articolo »

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