felicity
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sabato 6 agosto 2022
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appesantito dal suo sovraccarico di suggestioni
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Doctor Strange nel Multiverso della Follia è più freddo del previsto, tanto che, pur durando sulle due ore, ci è sembrato troppo lungo. Appesantito dal suo sovraccarico di suggestioni narrative, visive e sonore, ci è parso che non riesca sempre a ricaricare il coinvolgimento emotivo tra un giro sull'ottovolante e l'altro, rendendo a volte un po' inerte il suo grande spettacolo.
Dove si respira davvero Raimi è nella sua sottile capacità di saper divertire non solo il pubblico, ma se stesso. Perché in un tripudio di possibilità assurde e visionarie che un film "multiforme" come questo mette a disposizione, un veterano con uno suo stile personale sguazza, avendo a disposizione i grandi studi di animazione ed effetti visivi come la Weta: non vi si affida umilmente come farebbe un regista con meno esperienza.
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Doctor Strange nel Multiverso della Follia è più freddo del previsto, tanto che, pur durando sulle due ore, ci è sembrato troppo lungo. Appesantito dal suo sovraccarico di suggestioni narrative, visive e sonore, ci è parso che non riesca sempre a ricaricare il coinvolgimento emotivo tra un giro sull'ottovolante e l'altro, rendendo a volte un po' inerte il suo grande spettacolo.
Dove si respira davvero Raimi è nella sua sottile capacità di saper divertire non solo il pubblico, ma se stesso. Perché in un tripudio di possibilità assurde e visionarie che un film "multiforme" come questo mette a disposizione, un veterano con uno suo stile personale sguazza, avendo a disposizione i grandi studi di animazione ed effetti visivi come la Weta: non vi si affida umilmente come farebbe un regista con meno esperienza. Quello che c'è sullo schermo è un evidente lavoro parallelo di regista e artisti per rendere omogenee ripresa, fotografia, recitazione ed effetti digitali, per ricavarne il massimo risultato barocco: divertito, ironico, consapevole, scatenato. Nel Marvel Cinematic Universe rimane in ogni caso un film sui generis, perché rappresenta il limite massimo al quale si possa spingere un autore vero, nell'ambito di una struttura produttiva così controllata come quella dei Marvel Studios.
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jaylee
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domenica 15 maggio 2022
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… e ora per la nostra prossima magia….
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Ben 6 anni dopo il suo debutto sul grande schermo, torna Doctor Strange, lo Stregone Supremo di Casa Marvel. Cambio alla regia, non più Scott Derrickson, ma il maestro Sam Raimi, che aveva portato sullo schermo il primo SpiderMan del Ventunesimo Secolo con ben 3 episodi (di cui due davvero ottimi), ma con il terzo che lo aveva visto uscire praticamente sbattendo la porta.
Del resto, si sa, la Casa Delle Idee non è particolarmente flessibile quando si tratta di libertà artistica. Quindi? Sarà riuscito Raimi a re-imporre i suoi standard?
Nonostante il cambio di regia, fortunatamente è rimasto Benedict Cumberbatch, uno dei 3-4 migliori interpreti di tutto il Marvel Cinematic Universe, per talento e spessore che riesce a dare ai suoi personaggi.
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Ben 6 anni dopo il suo debutto sul grande schermo, torna Doctor Strange, lo Stregone Supremo di Casa Marvel. Cambio alla regia, non più Scott Derrickson, ma il maestro Sam Raimi, che aveva portato sullo schermo il primo SpiderMan del Ventunesimo Secolo con ben 3 episodi (di cui due davvero ottimi), ma con il terzo che lo aveva visto uscire praticamente sbattendo la porta.
Del resto, si sa, la Casa Delle Idee non è particolarmente flessibile quando si tratta di libertà artistica. Quindi? Sarà riuscito Raimi a re-imporre i suoi standard?
Nonostante il cambio di regia, fortunatamente è rimasto Benedict Cumberbatch, uno dei 3-4 migliori interpreti di tutto il Marvel Cinematic Universe, per talento e spessore che riesce a dare ai suoi personaggi. Non fu eccezione il primo, anzi, forse fu uno degli ultimi film davvero divertenti sui SuperEroi, che a dire la verità, cominciano a mostrare la corda già da un bel po'. In questo caso, Il buon Dottore dovrà lottare con una sua ex-alleata, Scarlet Witch/Wanda Maximoff pre proteggere America Chavez, giovane dotata di un potere eccezionale: può viaggiare nel Multiverso, ovvero esplorare i mondi infiniti generati dalle scelte che ciascuno di noi opera e che finiscono col modellare il carattere di eroi e malvagi. Wanda vuole usare questi poteri per riportare a sé i figli perduti… Ad aiutare il buon Dottore e America, tutti gli Stregoni del nostro Universo, guidati da Wong, ex-servitore di Strange e ora lui stesso Stregone Supremo.
Dicevamo, il primo episodio ci era piaciuto molto, anche perché genuinamente diverso da tutti gli altri eroi Marvel (in fin dei conti, Doctor Strange combatte con la magia, non con poteri “fisici”), ed aveva una bella cifra “mistica” che lo guidava. Raimi, a dire la verità, lo porta invece nelle multi-dimensioni horror di HP Lovecraft e ovviamente il riferimento cinematografico è il suo cult La Casa, a cui attinge a piene mani (con tanti parallelismi peraltro interessanti tra quel film e questo personaggio), incluso il suo attore feticcio, Bruce Campbell che appare in un cameo. Credo che sia la prima volta per un film Marvel vedere gente impalata, divisa in due, esplosa, schiacciata in modo più o meno esplicito (oltre che proibito nei Paesi Arabi per un riferimento LGBTQ+). E naturalmente sono tante le scene dai ritmi vertiginosi, una delle sue altre cifre stilistiche.
Personalmente, abbiamo molto apprezzato la storia ben scritta e non scontata, e senza le solite forzature del politically correct che almeno in questo caso sembrano meno fastidiosi del solito; e l’introduzione di personaggi vecchi e nuovi, che lasciano presagire interessanti sviluppi ed innesti (fosse altro perché la Disney ha acquisito gli universi degli X-Men e dei Fantastic Four, oltre che quello già consolidato di SpiderMan); ma nonostante la storia in crescendo, forse ci saremmo aspettati di più. La cattiva di turno (Wanda Maximoff) funzionicchia, ma manca di spessore, forse anche all’attrice, Elizabeth Olsen), e non è che America Chavez brilli per caratterizzazione piscologica. Lo stesso Stephen Strange, salvo veramente qualche linea interessante, ci è sembrato meno “pesante”, meno dotato di quella “gravitas” che lo rende unico nel MCU, meno sfidante per un talento come quello di Cumberbatch.
Più che positivo invece il reparto audio/video, il primo davvero fantasmagorico con alcuni tocchi che non potranno non ricordare qualche spunto de La Casa, il secondo con il Danny Elfman (quello del primo Spiderman per l’appunto), che riprende temi di tutto il MCU per la gioia dei nerd.
Una magia riuscita a metà. Ma sempre riuscita. (www.versionekowalski.it)
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ilborioso
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sabato 14 maggio 2022
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la distruzione finale...
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La cosa che mi ha dato maggiormente fastidio in questo film è lo scioglimento, il finale.
Due sono gli elementi che mi hanno fatto sentire, come spettatore, preso in giro e quindi mi hanno impedito di applaudire alla prima nella mia città come tutti gli altri spettatori hanno fatto. Seguono spoiler.
Sul finale:
1. Strange è attaccato dagli spiriti, sta per perdere rovinosamente, quando Christine gli ricorda (purtroppo l'amnesia è una brutta bestia): «Strange, sei un maestro delle arti oscure!» Ciò gli consente in qualche modo di ribaltare la situazione e usare gli spiriti per vincere contro Wanda (?!?!);
2.
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La cosa che mi ha dato maggiormente fastidio in questo film è lo scioglimento, il finale.
Due sono gli elementi che mi hanno fatto sentire, come spettatore, preso in giro e quindi mi hanno impedito di applaudire alla prima nella mia città come tutti gli altri spettatori hanno fatto. Seguono spoiler.
Sul finale:
1. Strange è attaccato dagli spiriti, sta per perdere rovinosamente, quando Christine gli ricorda (purtroppo l'amnesia è una brutta bestia): «Strange, sei un maestro delle arti oscure!» Ciò gli consente in qualche modo di ribaltare la situazione e usare gli spiriti per vincere contro Wanda (?!?!);
2. l'intera trama si basa sul fatto che America non sia assolutamente in grado di usare i suoi poteri, tuttavia basta un discorso motivazionale finale di meno di un minuto netto per ribaltare la situazione senza che la questione fosse stata precedentemente affrontata. Certo, America ha subito un grande percorso, ma niente che riguardi i suoi poteri: invece, dopo un breve discorsetto è in grado di usarli perfettamente e subito. Ridicolo.
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unragazzoqualunque
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domenica 8 maggio 2022
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finalmente la magia di strange
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Finalmente la Marvel ha osato affidarsi a voci autoriali nella scrittura e nella regia, prendendosi il rischio di portare le vere storie di Strange nei fumetti al cinema. Rischio che per ora non aveva corso limitandosi a effetti speciali legati agli incantesimi e poco altro, trascurando il lato esoterico, mistico, fantasy, horror, etc.
Se non si conoscono i fumetti si può restare un po' spiazzati, ma se si ha un po' di familiarità è finalmente una boccata d'aria fresca, specifica ed originale, con una regia fortissima sulla scia di Eternals, pur con stili totalmente diversi, che ti fa percepire la storia prima di tutto.
Che si possa continuare così, sperimentando ancora.
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Finalmente la Marvel ha osato affidarsi a voci autoriali nella scrittura e nella regia, prendendosi il rischio di portare le vere storie di Strange nei fumetti al cinema. Rischio che per ora non aveva corso limitandosi a effetti speciali legati agli incantesimi e poco altro, trascurando il lato esoterico, mistico, fantasy, horror, etc.
Se non si conoscono i fumetti si può restare un po' spiazzati, ma se si ha un po' di familiarità è finalmente una boccata d'aria fresca, specifica ed originale, con una regia fortissima sulla scia di Eternals, pur con stili totalmente diversi, che ti fa percepire la storia prima di tutto.
Che si possa continuare così, sperimentando ancora.
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umberto
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giovedì 5 maggio 2022
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l''impronta di sam
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DOCTOR STRANGE NEL MULTIVERSO DELLA FOLLIA... Quando è stata annunciata la durata di questo film, tutti ci siamo domandati come Sam Raimi avrebbe saputo concentrare tutti i personaggi e gli eventi, che ci erano stati annunciati dai vari trailers, in appena 2 ore. Impresa complicata, ma perfettamente portata a termine dal regista della famosa trilogia su Spider-Man, tornato finalmente a cimentarsi con questo genere di film. È però abbastanza importante, se non fondamentale, l'aver visto precedentemente le serie "WandaVision" e "What if...?" per riuscire a trovare il filo logico di tutta la storia e capire tante sfaccettature interiori di Strange e Wanda.
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DOCTOR STRANGE NEL MULTIVERSO DELLA FOLLIA... Quando è stata annunciata la durata di questo film, tutti ci siamo domandati come Sam Raimi avrebbe saputo concentrare tutti i personaggi e gli eventi, che ci erano stati annunciati dai vari trailers, in appena 2 ore. Impresa complicata, ma perfettamente portata a termine dal regista della famosa trilogia su Spider-Man, tornato finalmente a cimentarsi con questo genere di film. È però abbastanza importante, se non fondamentale, l'aver visto precedentemente le serie "WandaVision" e "What if...?" per riuscire a trovare il filo logico di tutta la storia e capire tante sfaccettature interiori di Strange e Wanda. Raimi ci fa viaggiare attraverso vari universi, alcuni dei quali estremamente diversi tra loro e, allo stesso tempo, estremamente collegati. Non mancano i momenti ironici, soprattutto con Wong, che spezzano ogni tanto un'atmosfera prevalentemente cupa e dark, al limite dell'horror, in cui Wanda è l'assoluta protagonista, grazie ad una interpretazione magistrale di Elisabeth Olsen. Il fatto poi che alcune cose viste sui trailers si sono poi rivelate completamente opposte sul film, non poteva che farmi estremamente piacere.
Voto: 9+
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lizzy
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mercoledì 4 maggio 2022
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il troppo stroppia
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Non so a voi, ma, molto onestamente, a me tutti questi film "esagerati" della Marvel stanno cominciando a stancare.
Già l'ultimo dell'Uomo Ragno è stato un delirio, in termini di azione/trama/sceneggiatura: non mi aspettavo men di quel che oggi ho visto con il nuovo lavoro imperniato sulla figura (abbastanza) carismatica di Stephen Vincent Strange.
Peccato, perchè fra tutti i singoli il buon (???) Dottore era uno di quelli in cui confidavo di più, e invece...
Ma insomma: non puoi mettere così tanta carne sul fuoco e far progredire le cose senza un senso logico.
Certo, il multiverso di cui stiam parlando è appellato "della follia", ma anche la follia ha i suoi limiti e le sue.
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Non so a voi, ma, molto onestamente, a me tutti questi film "esagerati" della Marvel stanno cominciando a stancare.
Già l'ultimo dell'Uomo Ragno è stato un delirio, in termini di azione/trama/sceneggiatura: non mi aspettavo men di quel che oggi ho visto con il nuovo lavoro imperniato sulla figura (abbastanza) carismatica di Stephen Vincent Strange.
Peccato, perchè fra tutti i singoli il buon (???) Dottore era uno di quelli in cui confidavo di più, e invece...
Ma insomma: non puoi mettere così tanta carne sul fuoco e far progredire le cose senza un senso logico.
Certo, il multiverso di cui stiam parlando è appellato "della follia", ma anche la follia ha i suoi limiti e le sue...regole.
Prima Scarlet Switch è la più forte, poi...no, non è la più forte... poi torna invincibile... ma no...adesso è na povera cappa...
E in nessun multiverso di quelli visitati sembra che ci sia un qualche senso di coerenza... nessuno.
Pure gli Illuminati che, a ben vedere alla fine, così "illuminati" non saranno...
E non solo: qua si dice che la Terra da dove proviene il Dottore è la 616, cioè quella ufficiale della maggiorparte di linee editoriali Marvel.
Ma poi, a ben vedere, quella del MCU (Marvel Cinematic Universe) è la 199999 (dichiarato da Marvel stessa: andate a controllare sull' "Official Handbook" relativo.
Che poi dovrebbe esser quella dell'ultimo Uomo Ragno (Far From Home/No Way Home).
Anche Mysyterio parlava di Terra 616, ma... mentiva!
Quindi... che fanno... ci menano per il naso?
O loro stessi, non sapendo come districarsi da questa ingarbugliatissima (ormai e da loro) matassa sparano a caso sperando che con tutta quell'azione gli spettatori non ci facciano caso?
Dulcis in fundo con questo nuovo lavoro la Marvel casca direttamente sullo "splatter" e sull' "horror".
Non so quindi quanto sia corretto far visionare a bimbetti dalle medie in giù questo film: ci sono parti veramente truculente per alcuni di loro (anche se in certi casi, come quello del Dottore-Zombie, il trucco fa abbastanza ridere e sembra molto pessimo: tipo film di Dario Argento, per dire...).
Ma non si può comunque dire che in certe scene il sangue, schizzato o meno), non sia buttato già come lo spumante a San Silvestro.
Insomma: questo film è un gran calderone dove, secondo me, è stato infilato dentro di tutto e di più (Ma che pessimo il Reed Richard degli Illuminati e che stupido il "simil Freccia Nera"! Incredibile!), ma, proprio come succede in quelle pietanze dove vengono usate decine e decine di materie prime e spezie e condimenti vari, alla fine non c'è nessun sapore prevalente e il piatto.. non ti dice nulla a livello di sapore, così alla fine di questo film se non fosse per (attenzione, spoilerone!!!) l'ultimo siparietto finale post titoli di coda si rischierebbe di uscire con l'amaro in bocca e la sensazione tipo "vorrei, ma non posso".
Insomma: tanta azione, i soliti fantasmagorici effetti speciali, ma... niente di che.
Un film che potrebbe benissimo viaggiare sotto la sufficienza se non fosse per lo sforzo produttivo e creativo del team...
"Il Dottor Strange ritornerà" ammonisce un ultimo avviso alla fine della fiera...
Speriamo non in questi termini. Dico io.
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