Close

Film 2022 | Drammatico, +13 105 min.

Anno2022
GenereDrammatico,
ProduzioneBelgio, Paesi Bassi, Francia
Durata105 minuti
Regia diLukas Dhont
AttoriEden Dambrine, Gustav De Waele, Émilie Dequenne, Léa Drucker, Kevin Janssens Marc Weiss, Igor van Dessel.
Uscitamercoledì 4 gennaio 2023
TagDa vedere 2022
DistribuzioneLucky Red
RatingConsigli per la visione di bambini e ragazzi: +13
MYmonetro 3,48 su 38 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di Lukas Dhont. Un film Da vedere 2022 con Eden Dambrine, Gustav De Waele, Émilie Dequenne, Léa Drucker, Kevin Janssens. Cast completo Genere Drammatico, - Belgio, Paesi Bassi, Francia, 2022, durata 105 minuti. Uscita cinema mercoledì 4 gennaio 2023 distribuito da Lucky Red. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 - MYmonetro 3,48 su 38 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento martedì 27 dicembre 2022

Un ragazzo deve fare i conti con la separazione dal suo più caro amico. Il film ha ottenuto 1 candidatura a Premi Oscar, Il film è stato premiato al Festival di Cannes, 1 candidatura a Golden Globes, 5 candidature agli European Film Awards, 1 candidatura a British Independent, Il film è stato premiato a National Board, 1 candidatura a Critics Choice Award, In Italia al Box Office Close ha incassato 502 mila euro .

Passaggio in TV
mercoledì 24 aprile 2024 ore 11,10 su SKYCINEMADRAMA

Consigliato sì!
3,48/5
MYMOVIES 3,00
CRITICA 3,38
PUBBLICO 4,05
CONSIGLIATO SÌ
Un'opera che affronta il tema dell'identità sessuale e ci ricorda che i condizionamenti sociali sono difficili da sormontare.
Recensione di Giancarlo Zappoli
venerdì 27 maggio 2022
Recensione di Giancarlo Zappoli
venerdì 27 maggio 2022

Due tredicenni, Leo e Rèmi, vivono la loro preadolescenza condividendo momenti di gioco e momenti di riflessione. Il loro ingresso nella scuola superiore fa sì che i nuovi compagni inizino a manifestare il sospetto che la loro sia non solo un'amicizia ma una relazione sentimentale. Questo finirà per creare una certa distanza che si risolverà in una situazione destinata a lasciare una traccia profonda.

Lukas Dhont dopo Girl torna ad affrontare il tema dell'identità sessuale contestualizzandolo all'interno di un rapporto di profonda amicizia.

Il regista belga si dimostra ancora una volta estremamente abile nel portare sullo schermo le sensibilità di chi vive una fase di mutamento nella propria vita. Questa volta sotto la lente di ingrandimento ci sono due ragazzini che vivono con spensieratezza, ma non con superficialità, una delle fasi più complesse dell'esistenza umana. Uno di loro, Leo, è il più esuberante e solare mentre l'altro, Rèmi, è il più riflessivo e si dedica anche, oltre agli studi di routine, all'apprendimento del suono del flauto. Le loro famiglie si conoscono e vedono nella loro amicizia nient'altro che un bel rapporto di mutuo apprendimento e crescita. 

Sarà la malizia più o meno innocente dei compagni, in particolare delle ragazze, a portare in evidenza quella che potrebbe anche essere un'evoluzione della loro amicizia che gli altri però, anche se coetanei e quindi teoricamente meno legati a schemi prefissati, finiscono con l'interpretare secondo i più vieti stereotipi. Ecco allora che Leo inizia ad impegnarsi nella squadra di hockey su ghiaccio quasi a voler sottolineare una virilità che altri sembrano mettere in discussione ed allontanandosi in parte dall'amico. 

Quanto accadrà poi non va rivelato mentre invece va sottolineato lo sguardo che, anche in questa sua opera seconda, Dhont rivolge ai suoi protagonisti. La tensione che in Girl accompagnava lo spettatore sin dalle battute iniziali qui si viene a creare progressivamente intaccando la gioia di un legame che il contesto di una vita agreste e ricca di note di colore (si vedano in proposito le immagini del lavoro in campagna) contribuiva a rendere totalmente naturale. Dhont torna così a ricordarci (e continua ad essercene bisogno) che i condizionamenti sociali a tutti i livelli costituiscono purtroppo ancora un ostacolo difficile da sormontare.

Ottiene questo risultato grazie alla presenza sullo schermo di due giovanissimi interpreti che si dimostrano assolutamente in grado di reggere non solo i reciproci ruoli ma anche i primi e primissimi piani che vengono loro dedicati.


CLOSE disponibile in DVD o BluRay

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
lunedì 6 marzo 2023
sergio dal maso

“Ti ricordi, Michel del banco nero in terza fila, che ascoltò tutte le risate Di due bambini che vivevano in un sogno che non si ripeterà (…) Ti ricordi, Michel, di come era esclusiva la tenerezza che ci univa E accompagnò la nostra infanzia fino ai giorni della nuova realtà…” Michel di Claudio Lolli   Léo e Rémi.

lunedì 13 marzo 2023
Eugenio

Strizza l’occhio ai 400 colpi di Truffault e quella nouvelle vague di adolescenti liberi, in formazione, col mondo altrettanto sincopato degli adulti, Close del belga Lukas Dhont, trentenne cineasta già non foriero a tematiche simili con Girl, racconto di una quindicenne in transizione nata uomo alle prese con il durissimo allenamento marziale per diventare una ballerina étoile [...] Vai alla recensione »

sabato 25 febbraio 2023
gabriella

  I fiori colorati che ondeggiano al vento nella campagna fiamminga e le corse di due ragazzini, Leo e Remy, amici inseparabili, praticamenti fratelli è lo sfondo luminoso di un'età che sta sbocciando. Poi le piogge, i fiori calpestati nel fango, lo scenario cambia, tutto diventa buio e il dolore entra con forza inaspettata a rovesciare il destino dei protagonisti, si nasconde [...] Vai alla recensione »

domenica 8 gennaio 2023
Anna Rosa

Ho pensato costantemente, soprattutto guardando la prima parte, ai capitoli in cui Elias Canetti ne "La lingua salvata" racconta l'amicizia appassionata che lo legava ad un ragazzino suo coetaneo, e d'altra parte ho ripensato all'intensità dell'amicizia che da giovanissima liceale mi legava ad una compagna di scuola, talmente stretta che i miei genitori ne erano preoccupati, come capii più tardi.

martedì 10 gennaio 2023
piema

Amici "per la pelle", amico "del cuore" sono espressioni della lingua comune che indicano un legame stretto, un affetto sincero che spesso sboccia  in una età fra le più belle e le più fragili, quella dell'adolescenza. È un legame innocente, puro, senza malizia ma che può  esser visto in una cattiva luce specie da chi non ha il privilegio [...] Vai alla recensione »

giovedì 5 gennaio 2023
Fede17

C’è uno stato, una posizione nei confronti di sé stessi, nei confronti della propria identità che si definisce gradualmente, a cominciare dalle prime parole con cui si apre la storia: “shh, non fare rumore”. Silenzio, ignoranza, chiusura. La spontaneità d’un legame d’amicizia agreste e naturale ancora tutto da esplorare comincia a incrinarsi quando si confronta con le paure che esso nascondeva, la [...] Vai alla recensione »

giovedì 5 gennaio 2023
johnny1988

Aggiungo ai miei film preferiti dell'anno 2022 CLOSE di Lukas Dhont, giovanissimo regista classe 1991, già acclamato dalla critica quattro anni fa per GIRL.Close è il vincitore indiscusso del gran premio della giuria di Cannes '22 e conferma il talento dell'autore belga. Da tradursi con "vicini", il film indaga sull'amicizia atavica che lega i piccoli Leo e Remi che stanno per accedere alla scuola [...] Vai alla recensione »

mercoledì 6 settembre 2023
LUCIANO SIBIO

 Francamente non riesco a capire come molti qui si possono essere emozionati per una pellicola di così scarso valore filmico. Storia : non pervenuta, ci si basa su un evento che non basta in sè a giustificare alcunchè. Dialoghi : sussuri e grida, anzi più sussurri che grida. Coreografie: prati in fiore e corse a perdifiato.

lunedì 20 marzo 2023
Belliteam

un'amicizia tra due tredicenni nella campagna belga, raccontata con delicatezza e tenerezza dal regista di "Girl" Lukas Dhont. i riferimenti sono tanti, il tocco ricorda da vicino Truffault, si induce molto nei primi piani, le espressioni, i sorrisi, la spensieratezza che poi si traduce in inquietitudine, rabbia e dramma. un film che promette tantissimo nella prima parte, ma che poi [...] Vai alla recensione »

domenica 29 gennaio 2023
Ros Cossu

Un film duro, atroce, la strada x l'adolescenza, il genere, e il posto nella società talvolta si paga a caro prezzo.

martedì 24 gennaio 2023
stellab

leggero e delicato, un ritratto intimista affascinante

mercoledì 11 gennaio 2023
goldy

Perchè sentimenti così puri, limpidi, non cercati ma pervenuti come doni da  chissà dove diventano motivo di inquietudine , soffererenza  e  rifiuto da chi li percepisce e oggetto di scherno da chi li  rileva in altri?  Questo è l'intento del regista che  mantiene l'obiettivo della macchina da presa strettamente  concentrato [...] Vai alla recensione »

mercoledì 11 gennaio 2023
goldy

Perchè sentimenti così puri, limpidi, non cercati ma pervenuti come doni da  chissà dove diventano motivo di inquietudine , soffererenza  e  rifiuto da chi li percepisce e oggetto di scherno da chi li  rileva in altri?  Questo è l'intento del regista che  mantiene l'obiettivo della macchina da presa strettamente  concentrato [...] Vai alla recensione »

FOCUS
FOCUS
venerdì 30 dicembre 2022
Tommaso Tocci

Poche assegnazioni della Caméra d'Or - il premio per la Miglior Opera Prima - sono apparse così scontate come quella dell’edizione di Cannes del 2018, in cui fu premiato il film belga Girl (guarda la video recensione) dopo giorni di stupore e passaparola tra gli addetti ai lavori. Era il biglietto da visita di Lukas Dhont, all’epoca ventisettenne e subito consacrato a protagonista presente e futuro del cinema europeo. La bellezza del ragazzo, cristallina e idealizzata, rispecchiava quella del suo esordio, un dramma intimo e personale sulle difficoltà di un’adolescente trans che studia per diventare ballerina e soffre doppiamente per nascondere il suo corpo in un mondo costruito sui valori dell’esteriorità femminile.

Quattro anni dopo, con l’uscita in sala della sua seconda regia Close, Dhont può già vantare un altro premio a Cannes (stavolta il Grand Prix) e un’accoglienza ugualmente positiva. Il film consente di tracciare un primo segmento nella carriera del belga e di notare i temi che ritornano: anche in Close lo sguardo dell’autore è volto alla giovinezza e al trauma in egual misura, uno legato forse intrinsecamente all’altra.

Al centro di Close c’è il rapporto tra due ragazzi tredicenni, in cui torna l’attenzione di Dhont per le tematiche LGBTQ ma che in realtà abbraccia più in generale l’idea dell’amicizia profonda (“Non ho mai più avuto amici come quelli che avevo a 12 anni, ma chi li ha?” si diceva in Stand by me) e di come una mascolinità in via di definizione, suscettibile alle influenze esterne, possa alterarne il corso naturale. La storia di Léo e Rémi è struggente, e come quella di Lara in Girl ha nella tragedia un terminale inscindibile dal percorso di crescita.

Chi ancora conserva un certo scetticismo verso la poetica di Dhont vede nella sua scelta di temi e trame un certo opportunismo, un fiuto istintivo per la materia che fa presa sul contemporaneo e un’abilità formale nel cucirgli addosso un apparato visivo d’effetto. Pur molto giovane e con soli due film alle spalle, il regista è anche già finito al centro di controversie, come quella che all’uscita di Girl gli rimproverò di raccontare in modo manipolativo un’esperienza trans che non gli appartiene, per giunta servendosi di un attore cisgender (Victor Polster).

Dal canto suo, il giovane belga rivendica una prossimità emotiva a tutte le storie, legandole alla sua adolescenza e alla sua identità queer, alla sua passione d’infanzia per il ballo e alle dinamiche del suo coming out. A questi sviluppi della vita privata ha contribuito a suo dire anche l’incontro con Nora Monsecour, la ragazza che ha ispirato le vicende di Girl e che è stata coinvolta poi sul set per assicurarne la buona riuscita e il rispetto fedele. Questo, come anche l’episodio dell’incontro fortuito su un treno con il piccolo Eden Dambrine (che Dhont convinse a sostenere un provino per Close e la cui performance rappresenta la vera arma segreta del film) è un modo di rielaborare la sfera del personale che aggiunge spessore e complessità al suo cinema, a volte così perfetto nella forma finale da non sembrare frutto di un processo autentico.

Di certo è già un maestro nella capacità di zoomare verso l’essenziale del tessuto drammatico, creando quella singolarità di punto di vista che ha reso così memorabile l’immedesimazione dello spettatore con i tormenti della ballerina Lara. Nelle storie di Lukas Dhont, null’altro sembra importare se non l’esperienza umana del protagonista; a malapena c’è un mondo attorno a loro. Microcosmi che Dhont fa suoi anche quando non li si direbbe a lui troppo vicini, ma se c’è una cosa che questa giovane carriera continua a confermare è che il pubblico sembra volersi fidare.

STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
mercoledì 15 febbraio 2023
Fabio Canessa
Il Tirreno

Leo e Remi sono amici per la pelle, quasi come fratelli, oppure stanno sempre insieme perché sono innamorati? È la domanda che alcune compagne di classe fanno ai due tredicenni inseparabili e che, pur in assenza di bullismo o prepotenza, innescherà una tragedia. Lukas Dhont affronta il tema dell'identità sessuale nell'età complicata dell'adolescenza, con profonda sensibilità, estrema delicatezza e [...] Vai alla recensione »

mercoledì 8 febbraio 2023
Luca Canini
Brescia oggi

Premiato a Cannes con il Grand Prix della giuria e in corsa per l'Oscar che tra poco più di un mese andrà al miglior film internazionale, «Close» del regista belga Lukas Dhont merita tutti i superlativi che sono stati spesi, e tutte le lacrime che sono state versate, al momento dell'uscita. Da noi è passato un po' in sordina, programmato qua e là senza attirare troppa attenzione (se siete svelti lo [...] Vai alla recensione »

martedì 31 gennaio 2023
Marco Vanelli
Toscana Oggi

Il regista sa trasportarci con delicatezza nel mondo fantastico dei due amici, fatto di immaginazione condivisa e voglia di vivere la bellezza della loro preadolescenza spensierata, come quando si rincorrono nei campi dove la famiglia di Léo coltiva fiori o si scambiano impressioni, scherzi, segreti, racconti anche nella condivisione della camera da letto, nella prossimità fisica e negli abbracci che [...] Vai alla recensione »

martedì 17 gennaio 2023
Ilaria Mainardi
Gli Spietati

In un panel al TED di qualche anno fa, l'educatore e scrittore britannico Ken Robinson espose, con toni ilari e coinvolgenti, un argomento tutt'altro che scontato. Secondo Robinson la scuola può soffocare la creatività insita in ognuno di noi e, di fatto, questo è ciò che si può esperire nella prassi quotidiana, per esempio notando come le materie artistiche siano poste all'ultimo gradino della scala [...] Vai alla recensione »

venerdì 13 gennaio 2023
Maria Lombardo
La Sicilia

Film delicato e intimistico, d'ambientazione corale. Attento all'età di mezzo, l'adolescenza, Lukas Dhont giovane regista belga, torna sul tema dell'identità sessuale già affrontato in "Girl", qui all'interno di un rapporto fra compagni di classe: una profonda amicizia che, vista l'esclusività, desta l'attenzione dei compagni di scuola che fanno loro "strane" domande.

lunedì 9 gennaio 2023
Enrico Danesi
Giornale di Brescia

In una cittadina belga, i tredicenni Léo e Rémi vivono un rapporto strettissimo e quotidiano, fatto di complicità e condivisione spensierata, apprezzato anche dalle loro famiglie. Basta tuttavia la domanda di una compagna, all'apparenza non maliziosa, il primo giorno di scuola superiore («Ma voi due siete una coppia?»), per incrinare l'amicizia: Léo resta scioccato dalla possibilità evocata, mai considerata [...] Vai alla recensione »

lunedì 9 gennaio 2023
Fabrizio Croce
Close-up

Dopo il corpo perso e ritrovato nella transizione identitaria di Lara, la ballerina adolescente di Girl, Lukas Dhont racconta altri corpi, sulla soglia tra una sognante, evanescente infanzia campestre e l'ingresso in una pubertà di livida carnalità ed emozioni taglienti: anche Leo e Remi, i protagonisti di Close, Gran premio speciale della giuria all'ultimo Festival di Cannes, hanno a che fare con [...] Vai alla recensione »

domenica 8 gennaio 2023
Giovanni Guidi Buffarini
Corriere Adriatico

I tredicenni Leo e Rèmi stanno sempre insieme, di giorno e anche di notte, e una ragazzina a mensa chiede: Davvero siete solo amici?. E la domanda, buttata là senza malizia, spalanca le porte alla tragedia che il giovane regista nuovo beniamino di Cannes - tre anni fa vi presentò l'opera prima bellissima Girl: un ragazzo in transizione - mette in scena seguendo il metodo Dardenne, la cinepresa incollata [...] Vai alla recensione »

domenica 8 gennaio 2023
Valerio Caprara
Il Mattino

L'opera seconda del belga Dhont, Grand Prix della giuria a Cannes, si pone sulla scia dei più classici e amati film sul tema della sessualità dei ragazzi al momento della scivolosa e conturbante fase del passaggio all'adolescenza. I tredicenni Léo e Rémi di "Close" sono presentati come amici per la pelle, uniti da propensioni, abitudini e aspirazioni simbiotiche e invasi da un sentimento di complicità [...] Vai alla recensione »

sabato 7 gennaio 2023
Federico Pontiggia
Il Fatto Quotidiano

Il cinema, da noi, va come va: va be'. Ma la disaffezione, stabile, non sia paraocchi alle offerte valide in sala: ce ne sono, basti pensare a Godland del danese Hlynur Pâlmason, che da novello Herzog inquadra un giovin prete in missione per conto di Dio nell'Islanda di fine Ottocento. Tanta roba, visivamente splendida, esistenzialmente radicale. L'altro film da non perdere è Close di Lukas Dhont. Vai alla recensione »

sabato 7 gennaio 2023
Mariarosa Mancuso
Il Foglio

Léo e Rémi fanno tutto insieme: le corse in bicicletta, la lotta nei prati, le battaglie con spade di legno, dormono insieme in tenda o a casa dell'amico. Siamo nelle Fiandre, oggi. Da notare l'assenza di cellulari in mano ai ragazzini. La felicità viene interrotta dall'ingresso nella nuova scuola. Léo e Rémi siedono vicini, i loro gesti di tenerezza suscitano la curiosità di una bambina impicciona. [...] Vai alla recensione »

sabato 7 gennaio 2023
Nicolò Barretta
La Voce di Mantova

Léo e Rémi sono due tredicenni gioiosi e vitali, abituati a tra- scorrere fin dall'infanzia momenti bellissimi insieme tra sfrenate corse a piedi e in bicicletta nella variopinta campagna fiamminga o nascondini dietro case abbandonate. Quando entrambi verranno inseriti in una nuova classe, tutto ciò che di tenero e sincero c'era tra di loro sarà destinato pian piano a svanire.

sabato 7 gennaio 2023
Filiberto Molossi
La Gazzetta di Parma

C'è la paura di un sentimento a cui è difficile dare un nome, tra il bisogno - umano - di essere accettati e la vergogna per avere rinnegato quell'affetto. E il tutto o niente dei 13 anni, un grumo di colpa che si vorrebbe fare sciogliere nelle lacrime, le lancette di un orologio che nessuno, nemmeno il cinema, può riportare indietro. E' bellissimo sin da subito «Close», l'opera seconda (con il primo [...] Vai alla recensione »

venerdì 6 gennaio 2023
Andrea Giordano
La Provincia di Como

Talvolta scomodare certe parole appare quasi fuori luogo, ridondante. È il "vizio" di chi scrive, alimentando la curiosità, cercando però di mettere il lettore nelle condizioni migliori per capire quanto sia bella e struggente anche una storia semplice. Il cinema regala piccoli "miracoli" silenziosi, meno pomposi, eppure sono quelli più intensi da vivere.

giovedì 5 gennaio 2023
Michele Gottardi
Il Mattino di Padova

"Close", diretto da Lukas Dhont, racconta la storia dell'amicizia tra i tredicenni Léo e Rémi. I due sono molto legati e abituati a dimostrarsi affetto in pubblico genuinamente, senza preoccuparsi di cosa possa pensare chi li vede da fuori. Quando arrivano alle scuole superiori, questa dimensione balza agli occhi: un giorno una coetanea, davanti a tutti, chiede loro se sono una coppia, insospettita [...] Vai alla recensione »

giovedì 5 gennaio 2023
Giovanna Asia Savino
Cineclandestino

Sorprende Close, il secondo lungometraggio del regista belga Lukas Dhont (classe 1991), che si era aggiudicato la Caméra d'Or alla 71° edizione del Festival di Cannes per Girl, la sua opera d'esordio in cui raccontava con grande delicatezza il percorso di transizione di Lara, interpretata dall'ottimo Victor Polster, vincitore di Un Certain Regard per la miglior interpretazione.

giovedì 5 gennaio 2023
Fulvia Caprara
La Stampa

Il cuore di Close è una storia amarissima, eppure averla portata, nuda e cruda, sotto gli occhi di chi ha ancora vergogna di mostrare i propri sentimenti, è una mossa talmente vincente da trasformare il dolore in allegria: «Per me - dice il regista Lukas Dhont, belga, classe 1991 - fare cinema è un modo per cercare la libertà. Per un sacco di tempo non ho potuto esprimere le mie emozioni, adesso sto [...] Vai alla recensione »

giovedì 5 gennaio 2023
Alice Sforza
Il Giornale

I tredicenni Léo e Rémi sono amici inseparabili. Iniziano le superiori e quando qualcuno ironizza chiedendo se sono fidanzati, ecco che Léo prende le distanze. Si iscrive a hockey, frequenta altri ragazzi, litiga spesso. Capiterà qualcosa, però, che Sconvolgerà la sua vita. Bastano i frequenti primi piani per permettere a Dhont di raccontare cinema, penetrando i sentimenti dei protagonisti.

giovedì 5 gennaio 2023
Roberto Nepoti
La Repubblica

Vincitore del Grand Prix della Giuria a Cannes e di vari altri premi, il secondo lungometraggio del trentenne belga Lukas Dhont è una parabola sulla perdita dell'innocenza dai molti pregi. E con qualche difetto. Due tredicenni, Léo e Rémi, sono uniti da un'amicizia intima e assoluta che li porta a condividere tutto. Quando entrano in una nuova scuola, però, una compagna chiede loro se "stiano insieme", [...] Vai alla recensione »

giovedì 5 gennaio 2023
Alessandra De Luca
Avvenire

Léo e Rémy, 13 anni, legati fin da piccoli da un affetto fraterno. Con l'arrivo in una nuova scuola le cose però cambiano: Léo comincia ad allontanarsi dall'amico, Rémy ne soffre fino al giorno in cui un evento inaspettato li separa per sempre. Léo allora si avvicina a Sophie, la madre di Rémy, per tentare di comprendere cosa è davvero accaduto. In Close, Grand Prix della Giuria all'ultimo Festival [...] Vai alla recensione »

mercoledì 4 gennaio 2023
Marco Minniti
Asbury Movies

Dopo un esordio (il dramma del 2018 Girl) che trattava esplicitamente il tema dell'identità sessuale, il regista belga Lukas Dhont cambia solo apparentemente registro con questo Close, andando a immergersi nei colori, nelle atmosfere e nei misteri legati all'età preadolescenziale. Un terreno scivoloso, su cui il cinema, nel corso della sua storia, già molto ha detto, producendo - come per ogni altro [...] Vai alla recensione »

martedì 3 gennaio 2023
Alessandra De Luca
Ciak

Alla sua opera seconda, per molti la più difficile, Lukas Dhont centra nuovamente il bersaglio e il Grand Prix al Festival di Cannes conferma il talento del 31enne regista belga che anche in Close, nelle sale con Lucky Red dal 4 gennaio, riflette sulla violenza, anche solo psicologica, subita da chi non e` conforme alle aspettative della societa`, da chi sfugge a una convenzionale idea di mascolinita` [...] Vai alla recensione »

martedì 3 gennaio 2023
Michele Anselmi
Cinemonitor.it

Con certi film capisci subito dove si andrà a parare: basta una sequenza iniziale e senti che, qualunque cosa succederà, anche la più drammatica, non si uscirà mai da quello stile, da quel modo di raccontare, da quel sentimento. Vale, a mio modesto parere, per "Close", l'osannato film franco-belga del trentunenne regista Lucas Dhont premiato a Cannes 2022 con il Gran premio speciale della giuria e [...] Vai alla recensione »

martedì 3 gennaio 2023
Ilaria Feole
Film TV

We Two Boys Together Clinging è il titolo del quadro di David Hockney che ha ispirato l'opera seconda del giovane fiammingo Lukas Dhont; dipinto che a sua volta prendeva il nome dalla poesia di Walt Whitman Noi due ragazzi che stretti ci avvinghiamo. Quei due ragazzi, ora, sono Léo e Rémi, tredicenni avvinghiati in un legame intimo e totalizzante: «Siamo come fratelli» taglia corto Léo quando i coetanei [...] Vai alla recensione »

martedì 3 gennaio 2023
Ilaria Falcone
NonSoloCinema

Dopo aver vinto la Camera d'Or come miglior opera prima a Cannes nel 2018 per Girl, Lukas Dhont è tornato al Festival nel 2022 con Close portandosi a casa il Gran Prix speciale della Giuria. "Un giorno sono andato a visitare la mia vecchia scuola elementare" - ha dichiarato il regista Lukas Dhont - "I ricordi sono tornati alla mente, facendo riemergere quel tempo in cui era davvero difficile essere [...] Vai alla recensione »

venerdì 16 dicembre 2022
Laura Tuillier
Libération

Al giovane regista belga Lukas Dhont piacciono i titoli corti: così dopo Girl (2018) ecco Close, che racconta il rapporto tra Léo e Rémi. All'inizio Dhont è attento a documentare il periodo travagliato della preadolescenza. Però si annoia presto, e trovando forse troppo scarno il tema del desiderio che s'insinua nel cuore del rapporto di amicizia, fa un brusco capovolgimento del copione lasciando Léo [...] Vai alla recensione »

venerdì 3 giugno 2022
Bruno Deruisseau
Les Inrockuptibles

Il film riprende in parte la ricetta che quattro anni fa aveva fruttato a Lukas Dhont la Caméra d'or per Girl: il dramma delle differenze di genere e di orientamento sessuale visto dal punto di vista dei bambini. In questo caso due ragazzini inseparabili che stanno inconsapevolmente vivendo le loro prime emozioni amorose (sublime il non detto che caratterizza l'inizio del film) e che saranno separati [...] Vai alla recensione »

martedì 31 maggio 2022
Giulio Sangiorgio
Film TV

Dopo Girl, drammatico coming of age sotto pressione sociale di un adole- scente che vorrebbe esser donna, il fiammingo Lukas Dhont presenta in Concorso il secondo film: è promosso, certo, ma il suo è un titolo che re- sta indissolubilmente Un certain regard (ovvero una categoria industria- le, prima che una sezione). Quindi, eccoli, i temi e i temini al giusto posto, la scrittura con quel tanto d'ellissi [...] Vai alla recensione »

sabato 28 maggio 2022
Alessandra Levantesi
La Stampa

Se il nome del regista nipponico, già Palma d'oro 2018 per Un affare di famiglia, è ben noto alle platee internazionali, quello del trentunenne belga Lukas Dhont potrebbe diventarlo. Dopo aver esordito nel 2018 alla Quinzaine con Girl, sul sofferto processo di trasformazione in donna di un adolescente, ora presenta in zara. con qualche legittima possibilità di entrare nel Palmarés, un'opera seconda, [...] Vai alla recensione »

sabato 28 maggio 2022
Federico Pedroni
Duels.it

Léo e Rémi sono amici come si sa essere amici solo a tredici anni. Vivono le loro estati come se non ci fosse un domani, attraversano campagne e campi di fiori, spingono forsennatamente i pedali delle loro biciclette per raggiungere più velocemente un futuro che appare loro come onnipotente. Léo e Rémi condividono le notti senza interrogarsi sulla natura del loro rapporto: fratelli che scelgono di [...] Vai alla recensione »

sabato 28 maggio 2022
Enrico Azzano
Quinlan

La circolarità di Close, il tornare esattamente in uno dei luoghi dell'incipit, è una scelta estetico-narrativa ben precisa, comprensibile, anche condivisibile. È anche, e forse soprattutto, l'indicazione di un modo di pensare e fare cinema, di raccontare la vita, di sottolineare le traiettorie interiori. Non è un approccio giusto o sbagliato, è un'indole autoriale.

venerdì 27 maggio 2022
Simone Emiliani
Sentieri Selvaggi

C'è il prima e il dopo in Close, secondo film del belga Lukas Dhont che con Girl aveva vinto nel 2018 la Camera d'or. E come nel suo esordio, è ancora il tempo dell'attesa a dilatare l'azione. Se in Girl era quello del cambiamento di sesso, in Close invece c'è prima la scoperta di se stessi e poi l'elaborazione della tragedia. Léo e Rémi, 13 anni, sono amici inseparabili.

venerdì 27 maggio 2022
Alessandro Uccelli
Cineforum

«Perché quando un'amicizia muore non c'è/Questo spasimo che sa di tremenda condanna?» ovviamente non è una citazione da Close, secondo lungometraggio di Lukas Dhont (che aveva vinto la Caméra d'or con Girl nel 2018) ma qualcuno avrà riconsciuto il refrain di una canzone dei Marlene Kuntz, Uno. Léo e Remi, tredicenni della provincia fiamminga, sono uno, all'inizio del film, inseparabili, hanno un'intimità [...] Vai alla recensione »

venerdì 27 maggio 2022
Andrea Martini
Quotidiano Nazionale

Niente lega il fiammingo Lukas Dhont ai fratelli Dardenne se non la bandiera belga, ma l'essenzialità del racconto, la sottrazione di ogni orpello narrativo e l'assenza di giudizio sono le stesse. In Close l'attenzione è posta con delicatezza e senso dell'intimo mistero al drammatico frantumarsi dell'esclusiva amicizia di due preadolescenti. Da Quotidiano Nazionale, 27 maggio 2022

venerdì 27 maggio 2022
Francesco Alò
Il Messaggero

Tra i favoriti non splende Close di Lukas Dhont, amicizia tragica tra maschietti. Leo respinge il compagno di infanzia Remi per paura di essere definito gay. Buon film ma è un compitino senza picchi emotivi, troppo prevedibile e dal finale moscio. Da Il Messaggero, 27 maggio 2022

venerdì 27 maggio 2022
Adriano De Grandis
Il Gazzettino

Leo e Remi sono due giovani adolescenti di 13 anni. Sono amici per la pelle e forse, per il mondo di "sentire" la loro vicinanza, anche qualcosa di più, anche se a quell'età è spesso ancora tutto confuso. Giunti alla nuova scuola, sono immediatamente oggetto di scherno da parte dei compagni. I timori di essere etichettati portano Leo ad allontanarsi, anche in modo ruvido, dall'amico, che essendo l'elemento [...] Vai alla recensione »

venerdì 27 maggio 2022
Federico Pontiggia
Il Fatto Quotidiano

Belga, classe 1991, Lukas Dhont si è rivelato a Cannes 2018: l'esordio Girl gli è valso la Camera d'or. A soli trentuno anni trova la massima competizione con l'opera seconda, Close, che non è solo titolo ma indicazione poetico-stilistica: stare attaccato al soggetto che s'è scelto, l'amicizia totalizzante tra due tredicenni: Léo (Eden Dambrine, super) e Rémi (Gustave De Waele).

NEWS
VIDEO
mercoledì 28 dicembre 2022
 

Grand Prix Speciale della Giuria a Cannes, una profonda storia di ricerca dell'identità. Dal 4 gennaio al cinema. Guarda la clip »

NEWS
venerdì 16 dicembre 2022
 

Una profonda storia di amicizia e sulla ricerca dell'identità, raccontata attraverso il legame tra due ragazzi di 13 anni, Léo e Rémy. Vai all'articolo »

TRAILER
venerdì 16 dicembre 2022
 

Dopo Girl, il regista fiammingo torna ad affrontare il tema dell'identità sessuale contestualizzandolo all'interno di un rapporto di profonda amicizia. Da mercoledì 4 gennaio al cinema. Guarda il trailer »

CANNES FILM FESTIVAL
venerdì 27 maggio 2022
Giancarlo Zappoli

Il regista belga torna sul tema dell'identità sessuale dopo l'apprezzato esordio Girl. Premiato al Festival di Cannes e dal 4 gennaio al cinema. Vai all'articolo »

winner
gran premio della giuria
Festival di Cannes
2022
winner
miglior film straniero
National Board
2022
Con Eden Dambrine nella parte di Leo
Gustav De Waele nella parte di Remi
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