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Babylon un film di Damien Chazelle.
Quando un film richiede a noi pubblico spettatore un impegno di tre ore nel seguire le immagini per restare coinvolti nella storia rimanendo meravigliati, esterrefatti, increduli davanti a un caleidoscopio fantasmagorico di belle immagini, ma anche brutte e repellenti, allora diamo al regista di Babylon,il merito di essere riuscito a creare un grande film barocco rococò, ovvero un film bizzarro, eccentrico, stravagante, sorprendente, dove le immagini ci inseguono ci avvolgono, in multi spirali senza alcun significato nascosto, o meta testo ma un puro estetismo visivo nell’intreccio tra bello e orribile. Dunque, un film difficile, complicato, potremmo chiederci. Per niente, anzi, alla fine della visione, ci rimane chiaro il tema narrato, nella sua disarmante semplicità, è il Cinema, inquadrato come melassa babilonica trasformazione dal muto B/N al sonoro dal Una mini storia della nascita del Cinema in quella babilonia chiamata Holliwood tra gli anni venti trenta, il tramonto di una epoca fatta di pubblico e divi attori ammalianti ,bravo Brad Pitt alcolizzato ma pure Margot Robbie diva sfrenata e spudorata, ma tutti gli altri perfettamente integrati nella vorticosa Holliwood che diventa industria degli studios ,da cinema artigianale girato in paesaggi a luce naturale. Rimane il fatto che oggi come allora il Cinema è una realtà fatta di sogni, che accompagna la vita di tutti, un sogno collettivo che abbraccia popoli di tutto il mondo e questo è vero dipiù oggi nella modernità dove le immagini a volte sostituiscono la realtà vera di carne e sangue. Questo film conferma Chazelle come un regista contemporaneo, ma erede dei maestri Tarantino e Coen, e con una sua propria personalità musicale, poiché la colonna sonora del film è strepitosa, merito di JustinHurwitz . ( Mauridal)
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