Old |
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Un film di M. Night Shyamalan.
Con Gael García Bernal, Vicky Krieps, Rufus Sewell, Ken Leung.
continua»
Thriller,
durata 90 min.
- USA 2021.
- Universal Pictures
uscita mercoledì 21 luglio 2021.
MYMONETRO
Old
valutazione media:
3,19
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Più vecchi alla velocità della luce
di Fabio Ferzetti L'Espresso
Per qualche strana ragione sepolta nell' inconscio collettivo il trailer di "Old" ha suscitato un' ondata di aspettative fuori dal comune. Gli ingredienti c' erano: un gruppo di belli e privilegiati in vacanza su una spiaggia su cui per ragioni non meno misteriose si invecchia a vista. Rancori e conflitti di famiglia. Una scogliera così selvaggia da sembrare un paesaggio della psiche più che la difesa naturale di una spiaggia circondata da una barriera corallina... La delusione, ahinoi, è ancora più cocente. Malgrado l' avvio brillante e il cast prestigioso il regista del "Sesto senso" si perde dietro a personaggi così mal disegnati che sembra non crederci neanche lui. Gael Garcia Bernal è un esperto assicurativo dalla statistica pronta. Vicky Krieps, moglie in crisi, dirige un museo, e naturalmente i due si rinfacciano a vicenda di vivere solo per il futuro o per il passato. I loro figli, un maschio e una femmina destinati a crescere a gran velocità nel corso di quella giornata maledetta, li ascoltano litigare con la pazienza rassegnata di chi registra tutto. Mentre intorno a loro si agita un gruppo di vacanzieri così sfacciatamente pittoreschi e disturbati, nel corpo o nella psiche, da sembrare usciti dal manuale Cencelli di uno sceneggiatore all' antica.
Figuriamoci: un medico psicopatico che non distingue un bisturi da un coltello. Una moglie stile Barbie, ovviamente ossessionata da bellezza e salute. Un rapper tanto statuario quanto inerte che sembra finito lì per sbaglio. Eccetera. Il classico equipaggio da film-catastrofe, grattacielo in fiamme, aereo in avaria, isola deserta..., riverniciato con qualche attenzione etnica in più. Un po' poco per un horror-thriller che spreca tutte le sue cartucce, a partire da quell' invecchiamento improvviso che frulla le diverse età della vita in un caleidoscopio malefico. Accumulando sottotesti senza svilupparne nessuno, contentandosi di gestire quella situazione angosciosa con scarsa attenzione all' insieme del racconto malgrado la rivelazione diciamo sociologica in sottofinale. Restano alcune belle inquadrature sghembe a coprire le trasformazioni fisiche dei personaggi. E una comica quanto involontaria "madeleine" quando la bionda rimpiange un antico fidanzato chiamandolo "Giuseppi", come Trump. Su quella spiaggia il tempo va veramente in tutte le direzioni.
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