lizzy
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mercoledì 22 febbraio 2023
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pane...per sdentati.
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E' indubbio: i film derivati da una pièce teatrale o ad essa accomunati se non sono fatti come si deve si rischia di farli diventari delle tristi rappresentazioni.
Ne è un chiaro esempio questo "Ostaggi": un qualcosa di indefinibile che non ha verve, non ha forza, non ha anima...non ha senso.
Mischiare "Quel pomeriggio di un giorno da cani" con una recita da cine teatro parrocchiale non è una bella idea.
E non aiutano i nomi "famosi" dei quali qualcuno anche "di un certo spessore" (Tognazzi).
La Incontrada di sicuro qua mostra tutti i suoi limiti: la sua prostituta, "furba e perversa", non solo non convince, ma infastidisce.
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E' indubbio: i film derivati da una pièce teatrale o ad essa accomunati se non sono fatti come si deve si rischia di farli diventari delle tristi rappresentazioni.
Ne è un chiaro esempio questo "Ostaggi": un qualcosa di indefinibile che non ha verve, non ha forza, non ha anima...non ha senso.
Mischiare "Quel pomeriggio di un giorno da cani" con una recita da cine teatro parrocchiale non è una bella idea.
E non aiutano i nomi "famosi" dei quali qualcuno anche "di un certo spessore" (Tognazzi).
La Incontrada di sicuro qua mostra tutti i suoi limiti: la sua prostituta, "furba e perversa", non solo non convince, ma infastidisce.
Il Pannofino, sempre troppo sulle righe, col suo panettiere troppo razzista ed esageratamente intransigente.
Io adoro l'artista, ma spesso ne esce con le ossa rotte da certe prove.
Haber poi qua sembra il citrullo del gruppo e la "psicologa"... beh... lo capite da soli vedendo il film.
Forse la vera e unica "in parte", come ben ha detto qualcuno, è Elena Cotta: una recitazione di altri tempi. Ma il personaggio che indossa le sta stretto e le fan fare cose insulse.
Come insulso è tutto il procedere degli eventi.
A cominciare (o meglio: per finire) da tutti quegli agenti con le armi spianate e Haber pronto a ordinare il fuoco quando chiaramente il protagonista sta uscendo per arrendersi e con le mani visibilmente alzate.
Per non parlare di come l'extracomunitario Bascir se ne va allegramente senza nessuno che lo fermi (ma come, con tutto quello spiegamento di forze?).
Sicuramente però le peggiori battute e la peggior interpretazione resta quella della escort Incontrada: completamente fuori personaggio, fuori tema, fuori tempo e... sexy come il coperchio della mia più vecchia pentola.
Se c'era un qualche intento di far denuncia sociale in questo lavoro, scusate, ma si è assolutamente perso nei meandri di una banale, quanto inadeguata, sceneggiatura.
Che forse manco a teatro sarebbe decollato questo raccontino.
Figuriamoci se lo potesse fare sul grande schermo.
Sipario!
(O meglio...velo pietoso!)
Attenzione: spoiler!
P.S. Ma come "chi ha preso i soldi alla fine???". Lo han capito tutti, dai...andiamo!!!
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guido maggiorani
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domenica 26 giugno 2022
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ma i soldi chi li ha presi??
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Il film è buono e ben recitato....ma il finale non è chiaro...i soldi chi li ha presi???
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alex chiappetta
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mercoledì 13 ottobre 2021
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ostaggi di eleonora ivone
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Nella società tutti sono piu' o meno ostaggio di qualcuno o qualcosa. Nonostante questo la vita va avanti per tutti.
Il film come spettacolo disimpegnato si lascia guardare abbastanza bene. Un imprenditore fallito (Tognazzi) fa la cazzata della sua vita mettendo in atto una rapina stupida. Questo connubio tra grande forma e piccola forma cinematografica viene portata a termine in un ambiente ciscoscritto (la panetteria), una buona simbiosi tra personaggi differenti, buoni sentimenti e un pizzico di ironia.
Parlando di attori menzionerei la bella prova Di Elena Cotta che riesce a dare umanità al suo personaggio, Francesco Pannofino nel ruolo tragicomico dell'italiano lavoratore medio, molto divertente, e Jonis Bashir divertente nelle sue battute perle di saggezza.
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Nella società tutti sono piu' o meno ostaggio di qualcuno o qualcosa. Nonostante questo la vita va avanti per tutti.
Il film come spettacolo disimpegnato si lascia guardare abbastanza bene. Un imprenditore fallito (Tognazzi) fa la cazzata della sua vita mettendo in atto una rapina stupida. Questo connubio tra grande forma e piccola forma cinematografica viene portata a termine in un ambiente ciscoscritto (la panetteria), una buona simbiosi tra personaggi differenti, buoni sentimenti e un pizzico di ironia.
Parlando di attori menzionerei la bella prova Di Elena Cotta che riesce a dare umanità al suo personaggio, Francesco Pannofino nel ruolo tragicomico dell'italiano lavoratore medio, molto divertente, e Jonis Bashir divertente nelle sue battute perle di saggezza. Andiamo alle note dolenti, i caratteristi. Lo ripetiamo da piu' anni, le produzioni necessitano di un supporto esterno per quanto riguarda la caratterizzazione dei personaggi minori che qui restano allo stato di abbozzo.
Non bastano i nomi importanti a dar man forte a questo aspetto ma il film merita 3 stelle per l'impegno con il quale i realizzatori hanno cercato di dare un prodotto valido al pubblico. Se Eleonora Ivone riuscirà a portare nuova linfa a questo aspetto riuscirà sicuramente a realizzare dei grandissimi film nel periodo breve.
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venerdì 13 agosto 2021
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assolutamente non d'accordo su niente
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senza allungare tanto la frittata il film è insufficiente sotto tutti i punti di vista
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jonnylogan
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lunedì 9 agosto 2021
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quel mattino di un giorno da cani
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Un imprenditore sull’orlo di un fallimento decide di rapinare il portavalori di una banca, immediatamente scoperto si rifugia in una panetteria prendendo in ostaggio i presenti: Il fornaio, un’anziana cliente, un extracomunitario e una prostituta. All’esterno una psicologa inizia a negoziare la liberazione degli ostaggi mentre un ispettore dal grilletto facile vorrebbe fare irruzione senza perdere tempo.
Prendendo spunto dall’omonima pièce teatrale di Angelo Longoni l’attrice e regista Eleonora Iovane, presente nel ruolo della negoziatrice comprensiva che fa da contraltare a un Alessandro Haber dal grilletto molto facile e ai limiti del surreale, riesce a trarre linfa vitale dai classici di matrice americana pieni di ostaggi e negoziatori, primo fra tutti Quel Pomeriggio di Un Giorno da Cani con Al Pacino e diretto da Sidney Lumet.
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Un imprenditore sull’orlo di un fallimento decide di rapinare il portavalori di una banca, immediatamente scoperto si rifugia in una panetteria prendendo in ostaggio i presenti: Il fornaio, un’anziana cliente, un extracomunitario e una prostituta. All’esterno una psicologa inizia a negoziare la liberazione degli ostaggi mentre un ispettore dal grilletto facile vorrebbe fare irruzione senza perdere tempo.
Prendendo spunto dall’omonima pièce teatrale di Angelo Longoni l’attrice e regista Eleonora Iovane, presente nel ruolo della negoziatrice comprensiva che fa da contraltare a un Alessandro Haber dal grilletto molto facile e ai limiti del surreale, riesce a trarre linfa vitale dai classici di matrice americana pieni di ostaggi e negoziatori, primo fra tutti Quel Pomeriggio di Un Giorno da Cani con Al Pacino e diretto da Sidney Lumet. Il film della Iovane si sofferma solo in parte sulla vicenda di cronaca e anzi la impiega per raccontare cosa significhi essere prima di tutto prigionieri di scadenze, di obblighi più grandi di ciascuno di noi e di destini che nessuno dei presenti all’interno del negozio ha scelto per sé. Le figure femminili, con a capo la Vanessa Incontrada, nel ruolo di una squillo d’alto bordo per necessità, ma anche ex infermiera precaria, la stessa negoziatrice e la signora Regina, Elena Cotta, escono a testa alta dallo scontro recitativo con l’altra metà del cielo a iniziare da Gianmarco Tognazzi, nella parte del rapinatore per disperazione, a Jonis Bascir in quella di un clandestino, per concludersi con Francesco Pannofino, nel ruolo di un fornaio pieno di stereotipi razzisti. Alla fine si sorride amaramente per una black comedy che nelle intenzioni di Longoni avrebbe dovuto essere fonte di una discussione sociale data dalla presenza di tanti caratteri diversi e obbligati a dover essere gli uni al fianco degli altri. Obiettivo centrato solo in parte per quanto il film, opera prima della regista, scorra velocemente verso un epilogo abbastanza prevedibile.
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alessandro de felice
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giovedì 29 luglio 2021
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italia oggi…
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Film particolare Ostaggi. Vuole parlarti di argomenti seri, anzi serissimi cercando di non perdere di vista la lezione della commedia all'italiana. Il panettiere che è sceso a patti con tutti pur di aprire il negozio, la pensionata che viene scansata anche dalla famiglia, l'extracomunitario che sbarca il lunario in un paese che non lo ama ma che preferisce,comunque, al suo paese di origine ( dove morirebbe, probabilmente), l' ex infermiera che ha lasciato il camice per darsi alla ben più remunerativa prostituzione d'alto bordo e ultimo,ma non ultimo l'imprenditore fallito a causa,anche dello Stato, che decide la via estrema. Tutti topoi dell'Italia moderna che si confrontano in un serrato gioco di battute ( molte ,però, scontate e prevedibili) durante un pomeriggio di un giorno da cani nostrano.
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Film particolare Ostaggi. Vuole parlarti di argomenti seri, anzi serissimi cercando di non perdere di vista la lezione della commedia all'italiana. Il panettiere che è sceso a patti con tutti pur di aprire il negozio, la pensionata che viene scansata anche dalla famiglia, l'extracomunitario che sbarca il lunario in un paese che non lo ama ma che preferisce,comunque, al suo paese di origine ( dove morirebbe, probabilmente), l' ex infermiera che ha lasciato il camice per darsi alla ben più remunerativa prostituzione d'alto bordo e ultimo,ma non ultimo l'imprenditore fallito a causa,anche dello Stato, che decide la via estrema. Tutti topoi dell'Italia moderna che si confrontano in un serrato gioco di battute ( molte ,però, scontate e prevedibili) durante un pomeriggio di un giorno da cani nostrano. Sullo sfondo il poliziotto interventista ( un Haber sprecato) e la psicologa attendista ( che alla fine avrà ragione).
Il film regge,grazie anche alla sua brevità, ma francamente non emoziona più di tanto perché tutto sa un po' di già visto e sentito.Certo le buone intenzioni ci sono,ma restano in superficie. Probabilmente un'opera che a teatro rende sicuramente di più che su schermo.
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sabato 24 luglio 2021
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non condivido neanche una parola
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Mi dispiace, ma non condivido neanche una parola della sua critica. Ho visto (sopportato) il film ieri. Una "roba" priva di qualunque credibilità a livello di scrittura, irritante più che ridicola. Il livello di recitazione è penoso (Tognazzi e la regista Ivone inguardabili; la Incontrada matteprego). Mi domando solo come una casa di produzione abbia potuto finanziare una cosa del genere.
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