Giampiero Raganelli
Quinlan
Il cinema del regista canadese francofono Simon Lavoie si è finora configurato come un ritratto del Quebec rurale in varie fasi storiche, con un occhio al primo Malick, attingendo spesso alla letteratura. Un ritratto impietoso di un regione vasta, con i suoi grandi spazi naturali, un territorio sparso di nuclei famigliari isolati in case nella prateria, dove albergano mostruosità, sotto l'opprimente cappa della religione cattolica, tra omicidi, armi e violenza sotterranea. Insieme al collega Mathieu Denis poi ha firmato Laurentie, un ritratto di solitudine e alienazione urbane, e il film sulle manifestazioni studentesche nel Quebec del 2012, Ceux qui font les révolutions à moitié n'ont fait que se creuser un tombeau. [...]
di Giampiero Raganelli, articolo completo (5816 caratteri spazi inclusi) su Quinlan 14 febbraio 2021