felicity
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venerdì 6 gennaio 2023
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potenzialmente poteva essere un grande film
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Monaco: sull'Orlo della Guerra è progetto ambizioso e importante, capace di trasmettere un messaggio di umanità e potere all'interno di un contesto storico che non credevamo avrebbe potuto sorprenderci. Le interpretazioni degli attori principali, tra i quali spicca un gigantesco Jeremy Irons, riescono a restituire la profondità di personaggi vivi e sfaccettati, cancellando la memoria accademica e ricordandoci la difficoltà insita in alcune decisioni sbagliate. Il film diretto da Christian Schwochow è però una grande occasione sprecata: l'impatto emotivo della trama si perde nell'ondeggiare delle sue inquadrature traballanti, mentre il montaggio frenetico non lascia apprezzare il naturale evolversi delle situazioni.
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gurthang
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sabato 5 febbraio 2022
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filmetto dozzinale
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E' un filmetto di spie trasposto in un approssimativo contesto storico.
Come generalmente avviene nella cinematografia più pacchiana del mondo, quella statunitense, le ambientazioni e i costumi sono ben ricostruiti, ma la trama è farcita delle inverosimiglianze più puerili: dalle segretarie del ministero degli esteri che tornano a casa con documenti supersegreti nella borsetta (lo sapevate che le segretarie della Casa bianca e del Cremlino passeggiano per strada coi codici nucleari sotto braccio?) a un funzionario di livello mediobasso che viene lasciato solo alla presenza di Hitler (senza nemmeno essere stato perquisito!); dalle spie che sentono il bisogno di consegnare plichi ai vecchi amici anziché depositarli alle ambasciate, fino ai servizi segreti britannici che li prendono per buoni senza un lungo e complesso processo di verifica.
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E' un filmetto di spie trasposto in un approssimativo contesto storico.
Come generalmente avviene nella cinematografia più pacchiana del mondo, quella statunitense, le ambientazioni e i costumi sono ben ricostruiti, ma la trama è farcita delle inverosimiglianze più puerili: dalle segretarie del ministero degli esteri che tornano a casa con documenti supersegreti nella borsetta (lo sapevate che le segretarie della Casa bianca e del Cremlino passeggiano per strada coi codici nucleari sotto braccio?) a un funzionario di livello mediobasso che viene lasciato solo alla presenza di Hitler (senza nemmeno essere stato perquisito!); dalle spie che sentono il bisogno di consegnare plichi ai vecchi amici anziché depositarli alle ambasciate, fino ai servizi segreti britannici che li prendono per buoni senza un lungo e complesso processo di verifica.
Uno stupidario che fa cascare le braccia a qualsiasi spettatore non dico dotato di cultura storica, ma semplicemente ragionante (lo so, ce ne son pochi e non fanno mercato).
Lasciam poi perdere la sottile diffamazione del nazionalsocialismo che sottende all'intero stupidario rendendolo anche servile e di cattivo gusto: quella è il pedaggio obbligatorio che devono pagare i registi se vogliono girare il film in regime demoplutocratico e israelocentrico.
Buono per addormentare il cervello e per cervelli addormentati.
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