Mio fratello, mia sorella

Visto ieri sera con la speranza di trovarmi di fronte a un buon film italiano, una commedia seria ma coinvolgente su tematiche familiari che in altri film italiani ho visto sviluppate bene ed in maniera conivolgente. Nulla di tutto ciò. Trama veramente inconcepibile, fine allucinante (togliamo di mezzo il problema così tutti quanti potranno fare una vita più serena?), prestazioni banali nonostante la Pandolfi ci provi ma non ci riesca fino in fondo (sopra le righe in ogni sequenza, eppure la conoscevo come una brava e convincente attrice!). 
Due fratelli si ritrovano dopo 20 anni e devono dividere la casa paterna come da testamento. Da una parte un fratello un po' nullafacente, senza famiglia, senza legami nè affetti. Dall'altra una sorella con una famiglia problematica da crescere da sola.
Una figlia improponibile, un figlio malato mentale. 
In pochissimi giorni si risolvono conflitti mal raccontati in maniera totalmente superficiale. Il finale è allucinante e non si capisce cosa voglia dire il regista: via il problema, perdoniamoci tutti e vogliamoci bene? 
Ogni singolo fotogramma di questo film urla pietà. 
Evitatelo.