L'accademia del bene e del male

Sophie e Agatha sono amiche fin dall'infanzia, legate da un senso comune di estraneità al villaggio di Gavaldon: Sophie sogna di diventare una principessa, Agatha viene additata come una strega. Quando Sophie si candida per frequentare l'Accademia del Bene e del Male, la scuola creata per mantenere l'equilibrio fra quelle due grandi forze all'interno del mondo delle fiabe, Agata la prega di non lasciarla sola, e per impedirle di andarsene si aggrappa a lei proprio nel momento in cui, in una notte di cielo rosso, Sophie viene prelevata. Finiscono entrambe all'Accademia, solo che accade l'imprevedibile: Sophie viene depositata nella Scuola del Male e Agatha in quella del Bene, dirette da due presidi molto competitive l'una con l'altra. Ci sarà modo per le ragazze di comprendere la loro vera natura e, forse, di incontrare l'amore.

L'accademia del Bene e del Male è un'altra storia per il pubblico giovane con al centro il tema della sorellanza e della ricerca della propria identità.

Il genere è quello fantasy che fa leva sulla conoscenza del mondo delle fiabe e dei suoi archetipi (o stereotipi). Le scene di azione sono numerose e cariche di effetti speciali (spesso un po' troppo visibilmente partoriti dal computer) e a fare da padrone è l'ironia che colora tutta la storia e che caratterizza sia le sue due eroine che le due presidi, interpretate da due star: Charlize Theron dalla parte del Male e Kerry Washington da quella del Bene. Anche gli attori di contorno sono di primo piano, da Lawrence Fishburne a Ben Kingsley a Michelle Yeoh (e nella versione originale la voce narrante appartiene nientemeno che a Cate Blanchett).

Il regista e sceneggiatore (oltre che produttore) è quel Paul Feig che ha creato commedie di successo come Le amiche della sposa, Corpi da reato, Spy e il Ghostbusters tutto al femminile, nonché il thriller Un piccolo favore, cementando la propria reputazione come "regista delle donne" e sostenitore dell'empowerment femminile.

Peccato che la messa in scena di L'accademia del Bene e del Male risenta pesantemente della political correctness, dal cast assemblato con il Cencelli mutietnico al tema centrale femminista che non prevede deroghe o reali tradimenti, seguendo un trend che, al netto delle buone intenzioni, sta cominciando a mostrare la corda. Anche la lunga durata del film beneficerebbe di un taglio che aiuti a snellire una storia sovraccarica di elementi visivi e narrativi.

Il modello di partenza è chiaramente la saga di Harry Potter, dunque l'Accademia deve molto a Hogwarts, ma a onor del merito qui è evidente l'intento parodistico nei confronti di quel mondo che si prendeva molto più seriamente: L'accademia del Bene e del Male è infatti più camp che dramedy, più ricco di clichè che genuinamente sovversivo, e aggiunge poco al genere fantasy così come al sottogenere che si dedica al rivoluzionamento delle favole tradizionali e dei loro meccanismi narrativi. La nota di merito va invece alle due giovani attrici che interpretano Sophie e Agatha, Sophia Anne Caruso e Sofia Wylie, che si sforzano di iniettare un po' di realismo sotto la confezione kitsch. 