Il bambino nascosto

Film 2021 | Drammatico, +13 110 min.

Regia di Roberto Andò. Un film Da vedere 2021 con Silvio Orlando, Giuseppe Pirozzi, Lino Musella, Imma Villa, Salvatore Striano. Cast completo Genere Drammatico, - Italia, 2021, durata 110 minuti. Uscita cinema mercoledì 3 novembre 2021 distribuito da 01 Distribution. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 - MYmonetro 3,50 su 19 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento martedì 26 ottobre 2021

Nel problematico quartiere napoletano di Forcella un bambino si nasconde a casa di un professore. Il film ha ottenuto 2 candidature e vinto un premio ai Nastri d'Argento, In Italia al Box Office Il bambino nascosto ha incassato 424 mila euro .

Consigliato sì!
3,50/5
MYMOVIES 3,50
CRITICA 3,31
PUBBLICO 3,69
CONSIGLIATO SÌ
Una parabola laica raccontata con grande eleganza formale e sincerità espressiva.
Recensione di Paola Casella
sabato 11 settembre 2021
Recensione di Paola Casella
sabato 11 settembre 2021

Gabriele Santoro è un maestro di musica, insegna pianoforte e ha scelto di abitare nei Quartieri spagnoli, pur provenendo da una famiglia della Napoli bene. Vive in solitudine un'esistenza abitudinaria e sempre uguale finché un bambino non si intrufola nella sua bella casa: è il figlio del vicino del piano di sopra e la camorra lo sta cercando, per motivi a Gabriele sconosciuti. Quell'uomo schivo che "pensa solo ai cazzi suoi" si ritrova davanti una "creatura" che gli intima: "Tu mi devi aiutare". E Santoro sa, come recita una delle poesie che ripete a memoria per non perdere la lucidità, che "quando ti metterai in viaggio per Itaca devi augurarti che la strada sia lunga, fertile in avventure ed esperienze".

Roberto Andò dirige l'adattamento cinematografico del suo omonimo romanzo, sceneggiandolo insieme a Franco Marcoaldi.

L'afflato poetico è la spina dorsale di una narrazione fatta di silenzi e di sguardi, ma anche ricca di svolte drammatiche e problemi reali, nel contesto allucinato di una città dominata da una malavita che opera in parallelo alle persone oneste finché le loro strade per caso non si incontrano.

Silvio Orlando entra in una maturità interpretativa sofferta ma proprio per questo alleggerita da qualunque vezzo o tecnicismo, e Giuseppe Pirozzi che interpreta Ciro, il bambino nascosto, può contare su un carisma naturale e una spontaneità non edulcorata.

In un luogo senza legge l'uomo anziano e il bambino formano un'insolita alleanza, in barba ai consigli interessati di Renato, il fratello di Gabriele, un magistrato che ritiene che il maestro di musica abbia tradito la loro storia famigliare facendo scelte di vita che non si limitano al trasferimento dal Vomero alla Napoli "sporca e cattiva". "Sei un protestante nel luogo sbagliato", dice Renato a Gabriele. Ma la parabola laica del maestro è un viaggio verso la consapevolezza che Andò racconta con estrema eleganza formale (la fotografia è di Maurizio Calvesi, il montaggio di Esmeralda Calabria e le scenografie e i costumi di Giovanni Carluccio e Maria Rita Barbera) e con grande sincerità espressiva.

In questo arco (narrativo) teso c'è una coerenza che non è solo quella del protagonista ma anche quella dello scrittore e regista che ne racconta la storia con calma, senza "frenetico via vai", aggiungendo pennellate discrete al ritratto di una solitudine scelta e poi altrettanto scientemente abbandonata. A riprova che non è necessario sparare fuochi d'artificio per ricreare la poesia della vita, che resiste anche nei contesti più aberranti, come un giglio che cresce fra le spaccature dei marciapiedi di città.


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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
sabato 26 febbraio 2022
Eugenio

Due solitudini di numeri primi in un ambiente che di solitario ha ben poco, nei suoi vicoli che trasudano di criminalità e coralità, di veracità e luce, di ombre e dolore. Napoli è questo, un caleidoscopio sfaccettato, un Aleph per dirla alla Borges, in cui, ogni qualvolta la prospettiva è mutata, emergono nuovi e inaspettati afflati di amor vissuto.

domenica 14 novembre 2021
Maria F.

 Quando un libro ti cattura, vorresti che non finisse mai, centellini le pagine, rallenti la lettura, la medesima cosa avviene quando osservi un’opera d’arte…come un quadro, una scultura. Di un dipinto ne consideri i particolari, i colori, la capacità dell’autore di avere dato profonda espressione allo sguardo, di avere curato le fattezze, le pieghe di un abito, [...] Vai alla recensione »

martedì 9 novembre 2021
figliounico

 I primi tre versi della poesia “Itaca” di Kavafis, recitati dal professore di conservatorio mentre si rade allo specchio, evocano per suggestione la solitudine e la diversità del protagonista, uomo colto e sensibile che ha scelto di vivere in un quartiere degradato di Napoli. Brani di musica classica eseguiti al pianoforte riecheggiano nelle vuote stanze dell’appartamento [...] Vai alla recensione »

martedì 16 novembre 2021
gvpcat

Silvio Orlando ha detto «Aveva smesso col cinema, poi è arrivato il film giusto nel momento giusto»...ed aveva proprio ragione. Tratto dall'omonimo il romanzo del regista, "Il bambino nascosto" è un soggetto al tempo stesso crudo (la ferocia delle leggi di camorra che non risparmia familiari e bambini), coraggioso (l'indifferenza o la connivenza delle istituzioni [...] Vai alla recensione »

domenica 7 novembre 2021
Rondinella

Chi ha letto il libro rimarrà soddisfatto anche del film pur con un cambiamento. Eccezionali i due protagonisti Silvio Orlando e Giuseppe Pirozzi in un tenero legame che piano piano cresce cambiando radicalmente le loro vite. Una menzione anche per Salvatore Striano bravissimo nell'interpretare una scena molto drammatica del film. Da vedere!

domenica 7 novembre 2021
joecondor

Il film è bello fatto bene e si basa sui 2 protagonisti eccezionali, il ragazzino ed un professore di musica in un legame affettivo che si matura in una trama che amano a mano si carica di tensione e tiene incollati sulla sedia per vedere come và a finire,Tutto sta in una frase tra  Silvio Orlando(figlio) ed il padre il sempre bravo Roberto Herlitska tra scegliete l'amore e la [...] Vai alla recensione »

venerdì 15 dicembre 2023
nanobrontolo

Un film ben fatto, non scontato  ti incolla al video fino alla fine. 

lunedì 28 febbraio 2022
Marco

Da quaanto letto su Mymovies mi sarei aspettato un film intrigante e coinvolgente. Dopo la visione la delusione è forte. Non m speigo come non si riesca a non vedere la debolezza della regia, le sfrangiature della sceneggiatura, le occasioni narrative perse o ignorate. Un film verboso e logorante in cui non si sente la mano di un regista che è stato assistente di maestri come Rosi, Fellini, [...] Vai alla recensione »

sabato 13 novembre 2021
enzo70

I toni cupi con cui Roberto Andò racconta la storia di un incontro particolare tra un anziano professore di piano ed un bambino già avviato sulla strada della criminalità organizzata sono la caratteristica di questo film. Per gran parte ambientata negli spazi angusti del grande appartamento in cui vive da solo Gabriele Santoro, in un bel palazzo del centro storico di Napoli.

lunedì 29 agosto 2022
Xerox

Veramente un bel film. Solido. Orlando mi piace una cifra, ma questa è una cosa mia... Per dirla tutta, non mi è piaciuta la parentesi sull'omosessualità: non aggiunge e toglie niente alla storia. Mi pare una riverenza di Andò alla moda omosex che vuole si parli in ogni caso di questa "diversità". Napoli.

FOCUS
INCONTRI
venerdì 29 ottobre 2021
Ilaria Ravarino

Il successo internazionale è arrivato dopo i sessant’anni, con il personaggio del Cardinal Voiello nella serie di Paolo Sorrentino The Young Pope (e nel sequel The New Pope), ma in Italia Silvio Orlando - 64 anni, due David di Donatello, quattro Nastri d’argento, sei premi alla carriera solo lo scorso mese - è una leggenda da tempo. Al cinema accanto a Toni Servillo in Ariaferma di Leonardo di Costanzo, Orlando torna in sala dal 3 novembre con Il bambino nascosto di Roberto Andò, storia di un maestro di musica napoletano la cui vita viene sconvolta dall’improvvisa irruzione nel suo appartamento di un bambino in fuga (Giuseppe Pirozzi).

Come ha costruito il rapporto con Pirozzi?
Non si costruisce un rapporto a tavolino. Ho fatto un po’ più del solito lavoro: mi sono messo in ascolto, cercando di capire l’animaletto che avevo di fronte e cosa gli passasse per il cervello. Ma con lui è stato facile. È un piccolo professionista che ragiona già in una logica d’attore. Farà quello nella vita. Stare sul set gli piace.

Lei da piccolo come se la cavava sui palchi?
Ricordo il mio primo imprinting, con la maestra che ci fece fare una piccola recita improvvisata su Pinocchio. Mi fece fare Pinocchio e impazzì: l’interesse medio che aveva nei miei confronti, quello per un bambino bravo che non si impegna abbastanza, si accese all’improvviso. Feci un figurone. Poi dopo le vacanze di Natale mi diede il ruolo di Bruto in un'altra recita, e lì capii il senso del mestiere: alti e bassi, trionfi e cadute. Fu un disastro.

La Napoli criminale da cui proviene il bambino nel film, lei l’ha mai incrociata?
Napoli per fortuna, o dannatamente, è una città stratificata. In ogni quartiere, anche quelli più borghesi e tutelati, non puoi prescindere dal rapporto con il sottoproletariato urbano, violento e selvaggio. In classe un po’ le prendevi e un po’ le davi, ma soprattutto le prendevi. Eppure si trattava di uno scambio vitale. Studiavi a scuola e imparavi dalla strada.

E con Andò? Come vi siete trovati?
Trovati è la parola giusta. Dal 2016 ero fuori dal cinema. Non che se ne fosse accorto nessuno, per carità.

E la serie di Sorrentino?  
Sì, ma quella era una serie. Il cinema non lo facevo più. Mi è arrivato questo copione e io, che ho sempre miliardi di dubbi e angosce, non ci ho pensato nemmeno cinque minuti. Il personaggio era in linea con quello che sento oggi.

In che senso?
Ho superato la mezza età e sento il peso della competizione. Ho la saggezza della senilità, il tempo mette un orologio sulla tua faccia. Sento la goccia sulla testa, capisco che non ho più voglia di sgomitare, di fare la fila.

Premi alla carriera, il riconoscimento internazionale. Deve ancora sgomitare?
Tutto questo arriva a ridosso di un periodo in cui avevo praticamente smesso col cinema. Dimostra che bisogna tenere duro in questo lavoro: un minuto c’è la consacrazione, quello dopo finisce tutto. Sono mestieri da prendere con moderazione.

Il successo del suo Cardinal Voiello all’estero se lo aspettava? 
Fin dall’inizio tutti dicevano che Voiello era il personaggio più bello della serie, cosa che mi metteva addosso un’incredibile ansia. Funziona all’estero perché ha una italianità riconosciuta, è un personaggio molto concreto, uno che forse hai conosciuto o che pensi possa esistere. Una grande personalità con molte oscurità, un carattere denso. Scritto come solo Paolo sa fare. Lui riesce a creare personaggi incredibili che diventano credibili su un altro livello, il piano del mito.

Cosa le manca adesso? Fare un cattivo? Guadagnare di più?
Il problema per noi attori è che non puoi prevedere niente. Anche l’incontro con Paolo Sorrentino è avvenuto per caso, a dispetto forse del reciproco interesse. Sono incastri astrali che mi fanno credere al fatalismo. Sarà anche che sono meridionale. Ma preferisco non pensare al domani. Perché magari è meglio di come me lo immagino.

STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
giovedì 25 novembre 2021
Filippo Zoratti
Gli Spietati

L'incontro di due profonde solitudini, dalle opposte polarità. Il professor Gabriele Santoro (chiamato da tutti "il maestro") e il decenne Ciro si assomigliano, e sono al contempo agli antipodi. Santoro insegna al Conservatorio, tiene lezioni private, gioca a poker più per noia che per reale coinvolgimento, incontra saltuariamente il giovane partner e il fratello magistrato che puntualmente lo insulta. [...] Vai alla recensione »

mercoledì 17 novembre 2021
Tonino De Pace
Duels.it

Napoli è una grande città. Ma la Napoli di Gabriele Santoro, professore di musica e uomo colto e solitario che vive in un quartiere dove la camorra spadroneggia, è di piccole dimensioni, un caseggiato, una porzione di cortile sbirciato dalla finestra, le scale dello stabile in cui abita, il suo appartamento. È in questi spazi ridotti che la vita di Gabriele, omosessuale celato al mondo e figlio di [...] Vai alla recensione »

domenica 14 novembre 2021
Fabio Ferzetti
L'Espresso

Un palazzo che sembra una metafora, cortile a vista e scantinati che affondano in chissà quale cuore di tenebra. Due mondi che non dovrebbero mai incontrarsi e invece vivono nello stesso edificio. Un incontro fatale, nei due sensi del termine, che porta un vento di speranza dentro due solitudini. La prima è quella di Gabriele (un quintessenziale, memorabile Silvio Orlando), pianista gentile e meticoloso [...] Vai alla recensione »

lunedì 8 novembre 2021
Gianni Canova
We Love Cinema

La prima cosa che gli vediamo fare è sollevare il bordo della tenda che copre la finestra e spiare quel che accade giù in strada. Gabriele Santoro, maestro di pianoforte, vive così. Spia la vita invece di viverla. Nascosto, solitario, riservato, da anni ha lasciato la casa e la famiglia borghese al Vomero per nascondersi nei Quartieri spagnoli, in una delle zone più povere di Napoli, una di quelle [...] Vai alla recensione »

domenica 7 novembre 2021
Roberto Escobar
Il Sole-24 Ore

«Quando ti metterai in viaggio per Itaca, devi augurarti che la strada sia lunga, fertile in avventure e in esperienze». Mentre recita davanti allo specchio questi versi di Konstantinos Kavafis, qualcuno suona alla porta di Gabriele Santoro (un Silvio Orlando mai tanto profondo e tanto "trattenuto"). Di soppiatto, un ragazzino entra nella penombra del suo appartamento, nel quartiere Mater Dei, a Napoli. [...] Vai alla recensione »

sabato 6 novembre 2021
Francesco Bonfanti
Close-up

Una delle grandi fortune di essere giovani, è che si può serenamente peccare d'inesperienza e quando il sottoscritto - alla Conferenza-stampa di presentazione de Il bambino nascosto a Roma - finisce di porre la domanda al suo autore Roberto Andò, questi non può che rispondere sorridendo: «lei ha già fatto una recensione»; eppure poi aggiunge altro e vaga tra parole e silenzi perché «le storie ti fanno [...] Vai alla recensione »

giovedì 4 novembre 2021
Antonello Catacchio
Il Manifesto

Roberto Andò con Il bambino nascosto, dopo avere chiuso la mostra di Venezia, arriva in sala. Andò è un narratore nato, inoltre sa mettere in scena, con garbo e talento, lo ha sempre fatto, che si trattasse di articoli, documentari, romanzi, film, opere liriche. Questa volta è partito dal suo romanzo, omonimo, per poi approdare al grande schermo. La vicenda è già tutta nel titolo.

giovedì 4 novembre 2021
Maria Lucia Tangorra
Cineclandestino

Il bambino nascosto di Roberto Andò non è un 'semplice' film in cui la camorra cerca di essere la protagonista della vita delle persone del quartiere in cui si muove (e non solo); ma è soprattutto la storia di un incontro. Liberamente tratto dall'omonimo romanzo dell'artista siciliano (edito nel 2019 da La Nave di Teseo) - il quale ha deciso di farsi supportare (scelta particolare e che, al contempo, [...] Vai alla recensione »

giovedì 4 novembre 2021
Maurizio Acerbi
Il Giornale

Il maestro di musica Gabriele vive a Napoli. Un giorno gli piomba in casa Ciro, figlio dei vicini, ricercato dalla camorra per aver scippato la madre di un boss. L'uomo decide di nasconderlo, rischiando tutto e creando un rapporto affettivo con il suo insolito ospite. Che bella alchimia tra i due protagonisti. Ad Orlando non servono le parole per trasmettere emozioni allo spettatore, mentre il giovanissimo [...] Vai alla recensione »

mercoledì 3 novembre 2021
Tiziana Morganti
Asbury Movies

Ciro vive in un quartiere popolare di Napoli, dove le regole sociali sono molte chiare. La quotidianità della sua famiglia è dettata dal rispetto per esponenti della camorra locale che decidono della vita e della morte di tutti, anche di un bambino. Per questo motivo il futuro di Ciro, nonostante i pochi anni, sembra segnato. Diventare uno di loro sembra inevitabile.

martedì 2 novembre 2021
Mariuccia Ciotta
Film TV

C'è un momento in cui il Babbo Natale di Gigi Proietti allude sornione alla Befana e alle profferte d'amore da lei ricevute. Viene naturale pensare a La Befana vien di notte con Paola Cortellesi che a Natale 2018 fu un bell'exploit in sala e probabilmente motiva anche questo Babbo Natale (la Lucky Red di Andrea Occhipinti dietro entrambi). Magari avremmo potuto pure sognare un crossover, chissà.

martedì 21 settembre 2021
Mariuccia Ciotta
Film TV

Una Napoli estatica tra le immagini frenetiche della città leader della Mostra di Venezia 2021. Attesa e silenzio nella figura di Gabriele Santoro, insegnante di pianoforte, un divino Silvio Orlando che scandisce il film nei quadretti fissi di Roberto Andò, regista (cinema, teatro, opera) e scrittore del libro omonimo. Poesia e suspense per un duetto di personaggi, il maestro e lo scugnizzo Ciro (Giuseppe [...] Vai alla recensione »

martedì 14 settembre 2021
Raffaele Meale
Quinlan

Tra i meriti della settantottesima edizione della Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica, per quanto forse solo in pochi ci abbiano fatto caso, c'è quello di aver potuto ammirare di nuovo sul grande schermo nelle vesti di protagonista Silvio Orlando. A parte l'apparizione in Lacci di Daniele Luchetti, film d'apertura al Lido dodici mesi fa, Orlando era assente dal mondo del cinema da un lustro, [...] Vai alla recensione »

domenica 12 settembre 2021
Teresa Marchesi
Huffington Post

In una Mostra 78 dominata dai film tratti da romanzi, la scelta del titolo di chiusura, "Il Bambino Nascosto" di Roberto Andò - fuori concorso- ha quasi un valore simbolico. Andò, regista e scrittore, ha adattato per lo schermo il suo romanzo omonimo (2020. La Nave di Teseo), come in precedenza aveva adattato i propri "Sotto Falso Nome"(2004 ) e "Il Trono Vuoto " (il film , "Viva la Libertà", è del [...] Vai alla recensione »

domenica 12 settembre 2021
Antonello Catacchio
Il Manifesto

Napoli grande protagonista di questa edizione. Si è detto di Toni Servillo, presente con tre titoli, ma anche Silvio Orlando vanta tre presenze a questa mostra. Ariaferma, il commovente documentario su Ezio Bosso, che ha permesso di scoprire la profonda amicizia tra il musicista e l' attore, infine Il bambino nascosto, di Roberto Andò, scelto per la serata conclusiva.

sabato 11 settembre 2021
Simone Emiliani
Sentieri Selvaggi

Un appartamento, un palazzo la strada di sotto. Lo spazio è circoscritto in tutta la parte iniziale di Il bambino nascosto, tratto dal romanzo scritto dallo stesso regista. L'illuminazione della fotografia di Calvesi, soprattutto di notte, somiglia a quella di una rappresentazione teatrale. Non siamo però dalle parti di Martone, tra Il sindaco del Rione Sanità e Qui rido io, dove la parola, l'origine [...] Vai alla recensione »

sabato 11 settembre 2021
Federico Pontiggia
La Rivista del Cinematografo

Roberto Andò porta sullo schermo il suo romanzo (La Nave di Teseo): Il bambino nascosto chiude la 78. Mostar di Venezia, fuori concorso. Protagonisti Silvio Orlando e Giuseppe Pirozzi, nel cast Lino Musella, Imma Villa, Sasà Striano, Tonino Taiuti, Gianfelice Imparato, Francesco Di Leva, Roberto Herlitzka, segue in un vecchio e dimesso palazzo napoletano lo strano incontro tra lo schivo maestro di [...] Vai alla recensione »

sabato 11 settembre 2021
Michele Anselmi
Cinemonitor.it

Diciamolo: a Venezia i film di chiusura contano poco o niente, non fosse altro perché dopo la cerimonia di premiazione tutti scappano via, ma forse si poteva trovare qualcosa di meglio di questo "Il bambino nascosto". Robertò Andò è uno scrittore sensibile, un bravo regista di cinema, teatro e opera lirica, un siciliano colto e gentile; tuttavia non è sempre una buona idea portare sullo schermo i propri [...] Vai alla recensione »

NEWS
MOSTRA DI VENEZIA
sabato 11 settembre 2021
Paola Casella

Il regista porta sul grande schermo il suo omonimo romanzo. Film di chiusura della Mostra e dal 3 novembre al cinema. Vai all'articolo »

TRAILER
venerdì 10 settembre 2021
 

Regia di Roberto Andò. Un film con Silvio Orlando, Giuseppe Pirozzi, Lino Musella, Imma Villa, Roberto Herlitzka. Da mercoledì 3 novembre al cinema. Guarda il trailer »

POSTER
venerdì 27 agosto 2021
 

Gabriele Santoro, professore di pianoforte al conservatorio San Pietro a Majella di Napoli, ha l'abitudine di radersi declamando una poesia. Una mattina, il postino suona al citofono per consegnare un pacco, lui apre la porta e, prima di accoglierlo, [...]

NEWS
lunedì 5 luglio 2021
 

Nel problematico quartiere napoletano di Forcella un bambino si nasconde a casa di un professore. Vai all'articolo »

winner
miglior attore
Nastri d'Argento
2022
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