fabal
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mercoledì 6 dicembre 2023
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comunque ci si emoziona...
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Egon Spengler è morto nella sua spartana tenuta di campagna. La figlia Callie, in difficoltà economiche e con due figli al seguito, è costretta ad abbandonare l'appartamento di città per trasferirsi proprio a Summerville, nella modesta abitazione ereditata da un padre che quasi non ha conosciuto. Madre e figli iniziano una nuova vita nella desolata cittadina, famosa soltanto per le miniere Shandor: Phoebe e Trevor però, ben presto scoprono la verità circa il passato del nonno Egon e sulla terribile minaccia che incombe a Summerville...
Qualsiasi parere su un film del genere non può sottrarsi alla tentazione della nostalgia.
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Egon Spengler è morto nella sua spartana tenuta di campagna. La figlia Callie, in difficoltà economiche e con due figli al seguito, è costretta ad abbandonare l'appartamento di città per trasferirsi proprio a Summerville, nella modesta abitazione ereditata da un padre che quasi non ha conosciuto. Madre e figli iniziano una nuova vita nella desolata cittadina, famosa soltanto per le miniere Shandor: Phoebe e Trevor però, ben presto scoprono la verità circa il passato del nonno Egon e sulla terribile minaccia che incombe a Summerville...
Qualsiasi parere su un film del genere non può sottrarsi alla tentazione della nostalgia. Specie se formulato da un diversamente bambino per cui i Ghostbusters sono stati un caposaldo dell'infanzia. Il film di Reitman, in quanto sequel di un mostro sacro degli anni '80, è protetto dall'aura di questa certezza: non sarà l'effettiva qualità cinematografica a (s)qualificarlo, ma la sua capacità di emozionare con i riferimenti al passato. E questa certezza diventa un potere grande, enorme, quando un quarantenne sa che potrà tornare bambino per due ore al cinema. Essere ruffiano, per Reitman, è un dovere, non un limite: e questa consapevolezza traspare fin dalle prima scena di Ghostbusters Legacy in cui vediamo un attempato Egon Spengler, nella penombra, lottare contro un demone familiare.
Per i fan di vecchia data che aspettavano un sequel dal 2009, basta davvero poco per esaltarsi: ma il richiamo al passato nasconde anche l'insidia della coerenza. L'altra insidia è, invece, rappresentata dall'elemento nuovo: i giovani, sia protagonisti del film quanto il pubblico in sala, con il quale l'essere ruffiani va fatto diversamente. Ad esempio mettendo il volto noto di uno degli eroi di Stranger Things. Come accontentare giovani e vecchi? O semplicemente, per venire al sodo: com'è Ghostbusters Legacy? Certamente emozionante. La presenza/non presenza di Egon è il vero tratto geniale del film nonché l'elemento in grado di far versare qualche lacrimuccia. Ogni singolo dettaglio, ogni fotogramma di Reitman trasuda amore, se non devozione, per il personaggio di Ramis, scomparso nel 2014 e al quale Ghostbusters Legacy è consacrato dai primi istanti sino alla dedica finale. L'aura di Spengler è quel collante tra nuovo e vecchio di cui un film del genere ha bisogno come il pane. E mostrare, subito, questo collante è la scelta corretta per avviare il film sui giusti binari. La storia procede bene, prendendosi i suoi tempi, rivelando, a poco a poco, dettagli e oggetti del passato che ci riportano al 1984. E poi ripercorrendo la brutta faccenda di Gozer, il mistero delle miniere Shandor e il ruolo di Egon in tutto questo.
I minuti, passano, il film resta interessante nonostante l'aria di reboot renda qualche scena decisamente pretestuosa. Molto meglio funzionano, invece, le citazioni “contemporanee”, ad esempio i filmati dei Ghostbusters su Youtube o lo storico annuncio pubblicitario riprodotto da un tablet. I minuti passano ancora, il film continua a reggere ma... Dei Ghostbusters classici, promessi dal trailer, ancora non c'è traccia. Ed è proprio quella che doveva essere la carta vincente a far sbagliare Reitman. Che è riuscito nella cosa difficile, ossia costruire un film piacevole, parzialmente nuovo e autonomo per oltre novanta minuti, con le redini affidate ai bravi Finn Wolfhard e McKenna Grace. Poi è come se Ghostbusters Legacy incolpasse se stesso di non aver pagato sufficiente dazio al primo film: e, negli ultimi 20 minuti, quelli che fin lì erano ben dosati riferimenti al 1984, diventano vere e proprie scene-clone che escono con le ossa rotte dal raffronto con l'originale. Una su tutte la possessione di Callie, che ricalca l'indemoniata Dana Barrett, e arriva a dire “Non c'è nessuna mamma, soltanto Zuul”. Solo che, adesso, la scena risulta fine a se stessa: sia perché Carrie Coon non è la Weaver, sia perché una spalla sarcastica come Murray manca terribilmente. Stesso discorso per l'inseguimento di Paul Rudd, destinato a diventare il Mastro di Chiavi: il paragone con la comica fuga di Moranis - che pensa di essere seguito da un orso - è inevitabile e non indolore.
La frenetica intrusione del primo Ghostbusters nei soli 20 minuti finali, anziché rinforzare Legacy, ne sottolinea l'inferiorità, ricordandoci che il cast non ha lo stesso spessore, che manca l'ironia e che le scene con animatronic e modellini restano ancora cult, mentre Gozer e i suoi cagnoni in CGI non strabiliano allo stesso modo. Persino il tardivo ritorno degli Acchiappafantasmi classici ha il sentore del gettone di presenza, obbligato e ripetitivo: un Rey parecchio ingrassato fa lo stesso discorsetto a Gozer, Murray sembra invecchiato molto peggio degli altri e a stento riesce a maneggiare il fucile protonico. Winston è l'unico a sembrare in palla: purtroppo però, anche Hudson è ingabbiato da una sceneggiatura che vuole a tutti i costi ripetere la scena del 1984. E così vediamo, ancora una volta, i flussi incrociarsi.
La sequenza finale, nonostante queste forzature, riesce comunque ad emozionare, in modo autentico, e fa dimenticare il resto. Ricordando però Egon, il cervello dei Ghostbusters che ora ne diventa anche l'elemento immortale. E a questo punto tutti i difetti del film passano in secondo piano e non resta che arrendersi alla lacrimuccia e godersi il commovente finale. Le tre stelle sono forse generose ma quando ci si emoziona...
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dandy
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lunedì 6 febbraio 2023
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young ghostbusters
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Dopo il pessimo reboot al femminile del 2016,un film che si ricollega ai 2 originali diventando di fatto un terzo sequel che recupera parecchie caratteristiche del capostipite(dalle musiche alle creature a Gozer con lo stesso look androgino,e c'è anche la celebre battuta "Who you're gonna call?").Co-sceneggiato dal regista e co-prodotto dal padre Ivan Reitman(scomparso l'anno scorso)presenta certe grosse lacune di sceneggiatura(dal fatto che i protagonisti ignorino totalmente chi fosse il nonno alla capacità pressochè istantanea di utilizzare le varie attrezzature da Ghostbusters),spreca in toto Simmons nei panni di Ivo Shandor e scritturando Wolfhard la strizzata d'occhio a "Stranger Things" non potrebbe essere più smaccata.
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Dopo il pessimo reboot al femminile del 2016,un film che si ricollega ai 2 originali diventando di fatto un terzo sequel che recupera parecchie caratteristiche del capostipite(dalle musiche alle creature a Gozer con lo stesso look androgino,e c'è anche la celebre battuta "Who you're gonna call?").Co-sceneggiato dal regista e co-prodotto dal padre Ivan Reitman(scomparso l'anno scorso)presenta certe grosse lacune di sceneggiatura(dal fatto che i protagonisti ignorino totalmente chi fosse il nonno alla capacità pressochè istantanea di utilizzare le varie attrezzature da Ghostbusters),spreca in toto Simmons nei panni di Ivo Shandor e scritturando Wolfhard la strizzata d'occhio a "Stranger Things" non potrebbe essere più smaccata.Ma il risultato pur restando innocuo e leggero funziona sia nel revival da anni'80(con citazioni da "Cujo","La bambola assassina","I Gremlins","I Goonies" e citazioni della filografia paterna con "Cannibal Girls" su un cartellone del cinema)sia come scanzonato prodottino per teen agers odierni.Rispetto al reboot qui il cast funziona e anche i dialoghi(almeno in buona parte)e data la regia del figlio di Reitman,la scelta di resuscitare Hatrold Ramis(a cui il film è dedicato,e per il quale hanno usato come modelli Bob Gunton e lo stesso Ivan Reitman)che in altri contesti poteva essere pretestuosa e discutibile risulta un omaggio commovente al mitico personaggio di Spengler che da fantasma aiuta la famiglia e i vecchi colleghi a salvare il mondo.E ovviamente all'attore-regista ed amico Ramis.Anche il ritorno in scena dei 3 Ghostbusters originali Akroyd,Murray,Hudson è meno forzato e superficiale del previsto.Annie Potts/Jeanine appare brevemente all'inizio e nella sequenza post credits,dove l'ormai facoltoso Winston rivela di avere nuovi piani per nuovi Ghostbusters.La Weaver reinterpreta Dana nei titoli di coda(dove si sente la mitica canzone di Ray Parker jr),e sottopone Venkman all'esperimento delle carte ESP che lo scienziato praticava all'inizio del film originale,punendolo con le scosse per aver barato.Come per il reboot,Rick Moranis non ritorna nel ruolo di Luois Tully.
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felicity
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lunedì 8 agosto 2022
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scritto, diretto e interpretato come si deve
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Ghostbusters Legacy è impostato come un lungo teen movie: i ragazzi scoprono la casa, trovano cose, prendono coscienza, eccetera. Un teen come tanti. Quando appare il primo ghostbuster gli applausi in sala sono anche di liberazione: dopo oltre un’ora di coming of age dei nuovi acchiappafantasmi. Poi certo, torna Gozer il gozeriano, il Mastro di Chiavi e il Guardia di Porta. Il racconto gioca sornione sul rifare le stesse sequenze, con piccole ma decisive variazioni: la migliore è la riforma dell’Uomo dei Marshmallow, che si moltiplica e da gigante diventa infinitamente piccolo. Ma siamo nei dintorni dello scherzo. Il film acquista senso negli ultimi minuti e compone un sentito omaggio metacinematografico, nei confronti di un acchiappafantasmi che “diventa” fantasma: l’attore scomparso resuscita in forma digitale e offre uno sguardo sulle possibilità del cinema, sulla capacità della lanterna magica di mostrare oltre la morte.
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Ghostbusters Legacy è impostato come un lungo teen movie: i ragazzi scoprono la casa, trovano cose, prendono coscienza, eccetera. Un teen come tanti. Quando appare il primo ghostbuster gli applausi in sala sono anche di liberazione: dopo oltre un’ora di coming of age dei nuovi acchiappafantasmi. Poi certo, torna Gozer il gozeriano, il Mastro di Chiavi e il Guardia di Porta. Il racconto gioca sornione sul rifare le stesse sequenze, con piccole ma decisive variazioni: la migliore è la riforma dell’Uomo dei Marshmallow, che si moltiplica e da gigante diventa infinitamente piccolo. Ma siamo nei dintorni dello scherzo. Il film acquista senso negli ultimi minuti e compone un sentito omaggio metacinematografico, nei confronti di un acchiappafantasmi che “diventa” fantasma: l’attore scomparso resuscita in forma digitale e offre uno sguardo sulle possibilità del cinema, sulla capacità della lanterna magica di mostrare oltre la morte. Ma il più è già stato detto e fatto: i nerd possono cercare i loro easter eggs.
Ghostbusters: Legacy è un film scritto, diretto e interpretato come si deve, e capace di nuotare con onestà nel mare di citazioni che si porta appresso.
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muttley72
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sabato 4 giugno 2022
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sequel decente e che forse rilancia la saga
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Terzo capitolo della saga, questo sequel (...che qui vedo apprezzato ma anche da alcuni criticato) a me non dispiace.
Premetto che negli ultimi anni ho avuto modo di criticare molte sceneggiature e molti sceneggiatori per bislacche idee che avevano avuto, forse con l'intenzione di sorprendere a tutti i costi, ma che invece apparivano (ai miei occhi) come forzature o storie senza capo nè coda o peggio come storie che potrebbero venire in mente a chi faccia uso di LSD (pare che questa droga stimoli l'immaginazione e sia alal base di molti capolavori es. musicali, ma che talvolta lo faccia anche troppo).
Qui invece la storia è semplice, ma tutto sommato raccontata con un ordine apprezzabile (che ad alcuni potrebbe apparire forse scontato, ma che a me pare invece preferibile alle forzature prima dette).
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Terzo capitolo della saga, questo sequel (...che qui vedo apprezzato ma anche da alcuni criticato) a me non dispiace.
Premetto che negli ultimi anni ho avuto modo di criticare molte sceneggiature e molti sceneggiatori per bislacche idee che avevano avuto, forse con l'intenzione di sorprendere a tutti i costi, ma che invece apparivano (ai miei occhi) come forzature o storie senza capo nè coda o peggio come storie che potrebbero venire in mente a chi faccia uso di LSD (pare che questa droga stimoli l'immaginazione e sia alal base di molti capolavori es. musicali, ma che talvolta lo faccia anche troppo).
Qui invece la storia è semplice, ma tutto sommato raccontata con un ordine apprezzabile (che ad alcuni potrebbe apparire forse scontato, ma che a me pare invece preferibile alle forzature prima dette).
La famiglia di uno dei Ghostbusters (la figlia single ed i nipoti) va a vivere (essendo in difficoltà economiche) in una cittadina dove il nonno (che li viveva) era da poco morto lasciando loro una casa di campagna. La scoperta di una nuova minaccia fantasma (contro la quale il nonno si era preparato) e quella delle tecnologie degli acchiappafantasmi, nonchè della vera personalità e dei sentimenti del defunto ( a cui la figlia si era disaffezionata e che era sconosciuto ai nipoti) porteranno i ragazzini a vincere il ritorno del DIo fantasma sumero, quello del primo episodio.
Gradevole (certo non un capolavoro, ma c'è di peggio), fa credere in un possibile sequel con i veri ghostbusters tornati nelle ultime scene del film e con l'auto dei nostri che corre a New York.
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cristian bisa
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mercoledì 18 maggio 2022
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pessimo
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Come seguire le mode e farne un film pessimo, ecco la dimostrazione. Quando un film che ha incantato milioni di persone diventa una storiella dà teenager. Mal realizzato con storia di base copia e incolla dal passato. Livello grafico assolutamente basso con effetti speciali che rasentano la mediocrità. Unica nota positiva l'aver non cambiato l'aspetto dei nostri cattivi. Film da dimenticare
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cristian bisa
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mercoledì 18 maggio 2022
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pessimo
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kyotrix
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domenica 27 febbraio 2022
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la morte del mito ghostbusters
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Tralasciando ( ma anche no ) i soliti protagonisti bambini che fanno cose impossibili per la loro età, ma anche tutto il resto è mediocre e la trama ripetitiva. Certo, è bello rivedere alla fine i vecchi protagonisti, ma non basta certamente a risollevare un film mediocre, solo per bambini.
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lizzy
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sabato 22 gennaio 2022
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bene, bravi, bis!
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Bellissima prova cinematografica e tanto, tanto rispetto per le pellicole precedenti.
A me questa "eredità" è piaciuta molto e la trovo molto coerente con tutto, tanto da pensare veramente a dei "sequel" nuovi, ma che nulla possono togliere ai precedenti episodi.
I ragazzi, nuova linfa vitale per la serie, le vecchie glorie, ben inserite e possibilmente utilizzabili come "consiulenti" per gli acchiappafantasmi in carriera.
E poi come non esultare di gioia con "Gozer, il Gozeriano"?
Forse qua e la c'erano delle storpiature, certo, ma il film è veramente carino e non un mappazzone irrisolto come il nuovo Matrix.
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Bellissima prova cinematografica e tanto, tanto rispetto per le pellicole precedenti.
A me questa "eredità" è piaciuta molto e la trovo molto coerente con tutto, tanto da pensare veramente a dei "sequel" nuovi, ma che nulla possono togliere ai precedenti episodi.
I ragazzi, nuova linfa vitale per la serie, le vecchie glorie, ben inserite e possibilmente utilizzabili come "consiulenti" per gli acchiappafantasmi in carriera.
E poi come non esultare di gioia con "Gozer, il Gozeriano"?
Forse qua e la c'erano delle storpiature, certo, ma il film è veramente carino e non un mappazzone irrisolto come il nuovo Matrix.
Bene.
Bravi.
Bis!
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no_data
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sabato 15 gennaio 2022
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sapore di cult
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Molto più di tante altre minestre riscaldate che negli ultimi anni hanno cercato invano di riproporre e spolverare vecchi miti cinematografici di generazioni ormai brizzolate.
Mentre quasi sempre si sente solo un sapore sciapo di minestra stantia riscaldata, questa opera di Reitman trova brillantezza, mistero e ironia per regalare divertimento e proporre un cast di giovani "strani ragazzi" molto ben azzeccato.
Alla fine il film ti lascia con una piacevole sensazione di essere un nuovo inizio.
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