Un eroe

Thomas, concordo su tutto: bellissimo film,ben recitato e sceneggiato.

Due volte Premio Oscar con ''Una separazione'' (2011) e ''Il cliente'' (2016), vincitore con ''Un Eroe'' del Grand Prix Speciale della Giuria al Festival del cinema di Cannes 2021, Farhadi ha scelto di ambientare la storia di nuovo nell''Iran contemporaneo. Fulcro dell''attenzione di quest''opera è la società iraniana, arenata tra mass media e burocrazia. Il ritorno in patria ha molto giovato al regista che ritrova linearità, essenzialità e complessità narrativa, precisione e chiarezza sociologica, spessore tematico e profondità psicologica, un po'' perse nella parentesi europea. Il suo cinema è in cerca di una conciliazione impossibile tra i suoi personaggi oppressi da eventi che li sovrastano e la realtà sempre sfuggente nella quale si muovono (a partire dalla o dalle tante verità apparenti, soggettive, incomplete: qual è? Dove sono?). [+]

Due volte Premio Oscar con ''Una separazione'' (2011) e ''Il cliente'' (2016), vincitore con ''Un Eroe'' del Grand Prix Speciale della Giuria al Festival del cinema di Cannes 2021, Farhadi ha scelto di ambientare la storia di nuovo nell''Iran contemporaneo. Fulcro dell''attenzione di quest''opera è la società iraniana, arenata tra mass media e burocrazia. Il ritorno in patria ha molto giovato al regista che ritrova linearità, essenzialità e complessità narrativa, precisione e chiarezza sociologica, spessore tematico e profondità psicologica, un po'' perse nella parentesi europea. Il suo cinema è in cerca di una conciliazione impossibile tra i suoi personaggi oppressi da eventi che li sovrastano e la realtà sempre sfuggente nella quale si muovono (a partire dalla o dalle tante verità apparenti, soggettive, incomplete: qual è? Dove sono?).
La pellicola, infatti, porta il personaggio di Rahim Soltani a fare i conti non tanto con la sua coscienza (cosa dalla quale non rifugge mai) quanto con l''ambiente che lo circonda.
In una spirale di contraddizioni ed eventi assurdi, Kafkiani, che spostano progressivamente il baricentro morale della vicenda, si assiste al declassamento dell''atto di Rahim, che verrà via via ridiscusso, reinterpretato, attaccato e persino manipolato non solo da chi diffida di lui, ma anche dallo stesso protagonista, costretto a portare prove false di ciò che ha fatto in piena coscienza.
Il film elogia il grande valore della dignità umana, racconta la lotta che un (anti)eroe compie per riscattarsi a livello sociale, descrive sapientemente l''impossibile riuscita di quest''ultimo, e, soprattutto, la filtra attraverso lo sguardo innocente di un bambino, testimone morale di un mondo cieco che gira a vuoto.
La mirabile sceneggiatura si interroga sulle azioni umane, esamina il rapporto tra verità e menzogna, ponendolo davanti al giudizio astratto di una comunità che non valorizza tanto l''onestà dei sentimenti quanto la minaccia della diffamazione.
Coinvolgente, interessante, emozionante e ricco di spunti di riflessione, ''A Hero'' è uno dei migliori film dell''anno, imperdibile non soltanto per i fan dell''autore iraniano, ma anche per lo spettatore più intransigente che vuole il cinema che sa riproporre e trasmettere l''autenticità e l''intensità della vita...
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