felicity
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mercoledì 24 giugno 2020
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tronfio, gonfio, ridondante, interminabile
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Una durata eccessiva, una narrazione vuota e un’azione per niente coinvolgente sono solo alcuni dei grandi difetti di questo film.
Il problema generale del film risiede nel rapporto fra durata e assenza di approfondimento: 149 minuti di dialoghi banali, scene d’azione poco coinvolgenti e uno stile tamarro.
Senza una minima accenno al ruolo delle forze dell’ordine senza alcuna riflessione sulla criminalità, alla trama restano solo pochi punti fermi da portare avanti. Ma tutto ciò non giustifica la durata del film.
The Last Days of American Crime non è neanche in grado di soddisfare il minimo richiesto da un film action: divertire.
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Una durata eccessiva, una narrazione vuota e un’azione per niente coinvolgente sono solo alcuni dei grandi difetti di questo film.
Il problema generale del film risiede nel rapporto fra durata e assenza di approfondimento: 149 minuti di dialoghi banali, scene d’azione poco coinvolgenti e uno stile tamarro.
Senza una minima accenno al ruolo delle forze dell’ordine senza alcuna riflessione sulla criminalità, alla trama restano solo pochi punti fermi da portare avanti. Ma tutto ciò non giustifica la durata del film.
The Last Days of American Crime non è neanche in grado di soddisfare il minimo richiesto da un film action: divertire.
Non c’è adrenalina e spesso si parla fin troppo, e lo si fa essenzialmente sul nulla. Diverse scene d’azione sembrano inserite unicamente perchè siamo in un film d’azione, e non sono rese al meglio sulla scena. Quello che manca inoltre è un preciso progetto logico dietro alla sequenzialità delle scene: in diverse occasioni si salta di palo in frasca senza tanta attenzione.
Il risultato, quindi, non è altro che un action che annoia e non genera la minima empatia per i personaggi. Questi sono anche interpretati da attori di un certo talento, ma il loro sforzo non è in grado di risollevare il tutto.
Il regista sfoggia una tecnica più tronfia che virtuosistica, con la pretesa di immergere lo spettatore in un vortice disorientante che si rivela invece monotono e asfissiante.
Il film di Olivier Megaton è una delusione dalla lunga durata, caratterizzata da una sceneggiatura debole e un’azione veramente poco coinvolgente.
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